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martedì, 23 Aprile 2024

Andrea: perché il suolo è una risorsa non rinnovabile?

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Risponde Marcello Mastrorilli, Direttore del Centro Agricoltura e Ambiente

“Non è proprio così. Il suolo è un sistema complesso fatto essenzialmente di particelle minerali a cui si aggiungono sostanza organica, acqua, aria ed organismi viventi ed è in continua trasformazione ed evoluzione. Per fare il Suolo ci vuole una roccia. Questa viene sottoposta all’azione degli agenti ambientali (vento, pioggia, gelo e disgelo) che riducono la roccia in frammenti. Le particelle di roccia possono restare nello stesso posto oppure essere trasportate altrove.  Poi inizia l’azione degli organismi pionieri (licheni, muschi e alghe) a cui segue quella dei batteri e delle piante. A questo punto si incorporano i resti di animali e vegetali, che diventano la sostanza organica del suolo, e il suolo aumenta in spessore. A mano a mano che lo strato di suolo cresce, si sviluppano piante e animali sempre più grandi che, insieme all’azione dell’uomo e del clima, modificano in continuazione il suolo. Le proprietà del suolo si sviluppano e cambiano tramite processi naturali. I tempi sono lunghissimi (anche 1000 anni).

L’uomo ha due possibilità:

  1. assecondare il rinnovamento naturale del suolo;
  2. degradare il suolo.

Se sceglie l’opzione 2, ci vogliono altri 1000 anni almeno per rinnovare il suolo.”

Marcello Mastrorilli, Direttore del Centro Agricoltura e Ambiente

#lafrase
non solo pane, ma tanti eco-servizi produce il Suolo…

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