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giovedì, 10 Ottobre 2024

Le soluzioni per cambiare Sistema (agroalimentare)

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“Ottenere sistemi agricoli e alimentari più produttivi, resistenti e sostenibili”: scopriamo le azioni e gli studi del Centro in differenti ambiti (dal carbon farming alle pratiche agronomiche per ridurre le emissioni, dalla gestione idrica ottimizzata alla formazione del capitale umano),  per raggiungere questo ambizioso obiettivo. 

Con i suoi 37 mld di euro per l’Italia, circa il 10% del budget di 387 miliardi a disposizione nel periodo 2023-2027 per tutti gli Stati Membri, le politiche agricole dell’Unione Europea (UE) perseguono finalità perfettamente in linea con l’obiettivo “Ottenere sistemi agricoli e alimentari più produttivi, resistenti e sostenibili” stabilito nei 12 punti del documento diffuso al termine del G7 dell’Agricoltura, che si è svolto il 22 e 23 aprile 2023 a Miyazaki in Giappone. 

Il Centro Politiche e Bioeconomia ha accompagnato, nell’ambito del progetto Rete Rurale Nazionale, la definizione del Piano Strategico della Politica Agricola Comune (PSP), documento di programmazione che contiene le scelte italiane per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla UE. 

Centro Politiche e Bioeconomia – L’identikit 

Le sedi del Centro CREA Politiche e Bioeconomia
  • Mission: Comprensione delle dinamiche economiche ambientali e sociali del sistema agroalimentare. Produzione di dati e statistiche. Accompagnamento e valutazione delle politiche di sostegno al settore. 
  • Sedi: presente in tutto il territorio nazionale, con 17 proprie sedi 
  • Personale: oltre 330 unità  
  • Progetti attivi: 89 progetti di ricerca, 49 dei quali dedicati al tema “Sostenibilità e bioeconomia (acqua, foreste, suolo, cambiamenti climatici – energie rinnovabili, biodiversità)”  
  • “Segni particolari”: da quasi 100 anni fornisce le chiavi di lettura del mondo agroalimentare e delle aree rurali, utili a comprendere “cosa succede” e che successo hanno le politiche pubbliche a sostegno delle imprese. Dal 1947 pubblica l’Annuario dell’Agricoltura italiana. Dal 1965, il CREA PB è organo di collegamento per lo Stato italiano della “Rete di Informazione Contabile Agricola” (RICA), strumento con il quale si raccolgono annualmente e si elaborano dati strutturali ed economici su un campione di 11.000 aziende agricole. Dal prossimo anno la RICA si trasformerà in RISA (Rete Informativa sulla Sostenibilità Agricola), con un focus specifico sulla gestione sostenibile delle aziende. 

Per saperne di più: sito del Centro https://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia; l’Annuario dell’Agricoltura italiana https://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia/-/annuario-dell-agricoltura-italiana;
RICA https://rica.crea.gov.it 

Quanto definito nel PSP si fonda sulla consapevolezza che il sistema agroalimentare italiano ha una notevole importanza economica e sociale per l’intero Paese. La grande varietà di prodotti realizzati e la numerosità, tra questi, di eccellenze universalmente riconosciute ne fanno una risorsa da valorizzare, con attenzione sia alle esigenze delle imprese che a quella della collettività. 

Sono però necessarie nuove strategie e nuovi strumenti che consentano alla sfida di trovare soluzioni per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici di diventare una opportunità. 

C-FARMSs (https://c-farms.eu/wp-content/uploads/2023/04/STANDARD-CARBON-FARMING-STORAGE-Public-Consultation-ENG.pdf), co-finanziato dal programma LIFE 2020 della Commissione europea, è stato incentrato sul tema del Carbon Farming, ossia un modello di gestione agricola che ricompensa gli agricoltori per l’adozione di pratiche migliorate di gestione del territorio, in grado di portare a un aumento del carbonio sequestrato (fissato) nella biomassa vivente (soprattutto il legno delle piantagioni arboree), nella materia organica morta e nei suoli, riducendone quindi il rilascio di CO2 nell’atmosfera. 

Le attività, concentrate nella regione Lombardia presa come caso studio, hanno consentito di realizzare un sistema informativo geospaziale dimostrativo ad alta risoluzione (GIS-FARMs) con il quale determinare le aree dove maggiore è il potenziale di sequestro del carbonio nei suoli agricoli. Si tratta di uno strumento strategico per poter identificare i luoghi nei quali le imprese agricole possono contribuire al meglio al raggiungimento dell’obiettivo “emissioni nette zero” di gas serra, allo scopo di contenere il riscaldamento climatico globale. Inoltre, il progetto ha supportato con analisi e ricerche la progettazione e l’attuazione delle pratiche di Carbon Farming, giungendo alla proposta di un quadro normativo per la certificazione degli assorbimenti di carbonio, fondamentale per la regolamentazione di un tema così di “frontiera”. 

Sulla stessa linea d’azione, LIFE ADA (ADaptation in Agricolture) (https://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia/-/i-cambiamenti-climatici-in-agricoltura-dal-crea-una-valutazione-costi-benefici-delle-misure-di-adattamento), anch’esso co-finanziato dal programma LIFE 2020 della Commissione europea, si è occupato della valutazione dei costi e dei benefici determinati dall’implementazione delle misure di adattamento al cambiamento climatico per limitare i sempre più probabili danni alla produzione agricola e salvaguardare i redditi delle aziende agricole, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, maggiormente a rischio in caso di eventi climatici avversi. Le attività, realizzate nell’ambito di un partenariato pubblico-privato, hanno consentito la definizione di un modello che fornisce utili informazioni per l’attuazione di misure di adattamento (per esempio relative alla gestione del suolo, a tecniche innovative di allevamento e benessere animale finanziariamente sostenute dalle politiche pubbliche). L’analisi svolta ha indicato che quasi sempre risulta conveniente intraprendere concrete azioni di adattamento, tra l’altro generatrici di lavoro e reddito anche nell’indotto dei fornitori di mezzi e servizi. 

Il tema della sostenibilità permea anche l’azione che il Centro PB esercita nelle attività di supporto alla definizione di strategie e strumenti per l’uso efficiente della risorsa irrigua. Con la gestione di due determinanti banche dati, il SIGRIAN e DANIA, il CREA PB fornisce le informazioni circa i sistemi di risparmio idrico e di miglioramento qualitativo della gestione dell’acqua in agricoltura. 

Non solo: il tema della gestione forestale sostenibile ispira un nutrito gruppo di lavoro, che si occupa, tra l’altro, del monitoraggio dello stato di avanzamento dei mercati volontari dei Servizi Eco-sistemici a livello nazionale, con particolare riferimento ai progetti forestali per la compensazione delle emissioni (https://www.nucleomonitoraggiocarbonio.it/it/). 

Tutte le azioni di risposta alle emergenze ambientali sono, comunque, pensate e realizzate dalle persone. Ed è per questo che la crescita delle competenze, il cosiddetto “investimento sul capitale umano”, insieme alla intensificazione dei rapporti tra tutti i soggetti (imprese, istituzioni, rappresentanze della società civile, enti di ricerca, ecc.) che si interessano ed operano nel sistema agroalimentare e nei territori rurali diventa fondamentale per la “messa a terra” di qualsiasi intervento e per la ideazione ed attuazione di innovazioni. 

A questo scopo, nel CREA PB lavora da alcuni decenni un ampio gruppo di lavoro che promuove studi e ricerche sul tema dell’innovazione, coerentemente con l’obiettivo della sua diffusione nel tessuto imprenditoriale agricolo e forestale perseguito dall’Unione europea sin dal 2010.In questo contesto  CREA PB è anche l’editore e il gestore del Portale Innovarurale (https://www.innovarurale.it), un ricco strumento informativo, luogo di incontro  e confronto fra i numerosi soggetti che operano nell’ambito del sistema della conoscenza e dell’innovazione. Innovarurale ospita la banca dati dei Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in Agricoltura, un’iniziativa sostenuta finanziariamente dall’Unione europea che ha promosso migliaia di progetti di innovazione in tutto il territorio europeo e che ad oggi vanta ben 840 iniziative nei territori rurali italiani. La riconoscibilità del ruolo del CREA PB in questo campo ha permesso di organizzare lo scorso giugno la xv conferenza internazionale IFSA (International Farming System Association) “Cambiamento sistemico per un futuro sostenibile” a Trapani, con la partecipazione di oltre 200 ricercatori da tutto il mondo, mentre il progetto Open Farms (OFs), con il coinvolgimento di oltre 500 studenti, coniuga gli obiettivi di apprendimento con il servizio reso alle aziende, per rispondere a bisogni concreti dei giovani imprenditori e imprenditrici agricole

Research Centre for Agricultural Politicies and Bioeconomy. Solutions to change the system (Agri-Food) 

“Achieving more productive, resilient, and sustainable agricultural and food systems”: let’s discover the actions and studies of the Centre different fields study (from carbon farming to agronomic practices to reduce emissions, from optimized water management to human capital development) to achieve water use efficiency. 

With a budget of 37 billion euros allocated for Italy—around 10% of the total 387 billion euros available for all Member States during the 2023-2027 span—the Common agricultural policy (CAP) aims to achieve the goal of “more productive, resilient, and sustainable agricultural and food systems.” This target was also outlined in the 12 points of the document released at the end of the G7 Agriculture meeting, held on April 22-23, 2023, in Miyazaki, Japan. 
 
In this framework, the Policies and Bioeconomy Research Centre has supported the development of the Strategic Plan for the Common Agricultural Policy (PSP) within the framework of the National Rural Network project. This programming document outlines Italy’s strategic choices on the use of resources provided by the EU, in consideration of economic and social importance for the entire country that   the Italian agri-food system holds.

Research centre for Agricultural Policies and Bioeconomy – L’identikit

Le sedi del Centro CREA Politiche e Bioeconomia
  • Mission: Understanding the economic, environmental, and social dynamics of the agri-food system; producing data and statistics; supporting and evaluating policies to bolster the sector. 
  • Headquarters: Present throughout the national territory with 17 locations 
  • Staff:   330 employees 
  • Active projects: 89 research projects, 49 of which focus on the theme “Sustainability and bioeconomy (water, forests, soil, climate change – renewable energy, biodiversity).” 
  • Special features: For almost 100 years, it has provided insights into the agri-food world and rural areas, essential for understanding “what happens” and the success of public policies supporting businesses. Since 1947, it has published the Yearbook of Italian Agriculture. Since 1965, CREA PB has served as the liaison body for the Italian State in the “Agricultural Accounting Information Network” (RICA), collecting and processing structural and economic data from a sample of 11,000 agricultural companies annually. Starting next year, RICA will transition to RISA (Information Network on Agricultural Sustainability), with a specific focus on the sustainable management of companies. 

More about us: Home – Agricultural Policies and Bioeconomy – CREA 
Yearbook of Italian Agriculture Italian Agriculture Yearbook – Italian Agriculture Yearbook – Agricultural Policies and Bioeconomy – CREA 
RICA: Italian Agriculture Yearbook – Italian Agriculture Yearbook – Agricultural Policies and Bioeconomy – CREA 

The different range of products produced, and the several worldwide well-known excellences among them, make the agrifood sector a strong valuable resource that must be enhanced, with attention to both business needs and community welfare. 
 
However, new strategies and tools are necessary to transform the challenge of finding solutions for climate change adaptation and mitigation into an opportunity. C-FARMS (https://c-farms.eu/wp-content/uploads/2023/04/STANDARD-CARBON-FARMING-STORAGE-Public-Consultation-ENG.pdf), co-financed by the LIFE 2020 program of the European Commission, focuses on the concept of Carbon Farming—a farm management model that rewards farmers for adopting improved land management practices. These practices can lead to an increase in carbon sequestered in living biomass (especially wood from tree plantations), dead organic matter, and soils, thereby reducing CO2 emissions into the atmosphere. 
 
The activities concentrated in the Lombardy region, which served as a case study, eased the creation of a high-resolution geospatial information system (GIS-FARMs) to determine areas with the greatest potential for carbon sequestration in agricultural soils. This strategic tool identifies locations where agricultural businesses can best contribute to achieving the goal of “net zero emissions” of greenhouse gases, aiming to mitigate global climate change. 
 
Furthermore, the project supported the design and implementation of Carbon Farming practices through analysis and research, culminating in the proposal of a regulatory framework for the certification of carbon absorption—an essential element for regulating this “frontier” issue. Similarly, LIFE ADA (ADaptation in Agriculture) (https://www.crea.gov.it/web/politiche-e-bioeconomia/-/i-cambiamenti-climatici-in-agricoltura-dal-crea-una-valutazione-costi-benefici-delle-misure-di-Adattamento), also co-financed by the LIFE 2020 program, evaluated the costs and benefits associated with implementing adaptation measures to climate change. This evaluation aims to limit the increasingly probable damage to agricultural production and safeguard the incomes of agricultural businesses—especially small and medium-sized enterprises that are most vulnerable to adverse climate events. 
 
Activities carried out within a public-private partnership have led to the development of a model that provides useful information for implementing adaptation measures (such as soil management, innovative breeding techniques, and animal welfare, all financially supported by public policies). The analysis indicated that undertaking concrete adaptation actions is almost always advantageous, as these actions can also generate employment and income in the supply chain of means and services. 
 
Sustainability is a central theme in the work of the PB Centre, particularly in supporting the definition of strategies and tools for the efficient use of irrigation resources. By managing two crucial databases, SIGRIAN and DANIA, CREA PB provides valuable information on water-saving systems and the qualitative improvement of water management in agriculture. Additionally, the theme of sustainable forest management inspires a large working group that monitors the progress of voluntary markets for Ecosystem Services at the national level, particularly concerning forestry projects for emissions compensation (https://www.nucleomonitoraggiocarbonio.it/it/).

All actions, aimed at addressing environmental emergencies, are conceived and implemented by people. Thus, the development of skills—termed “investment in human capital”—along with the strengthening of relationships among all stakeholders (businesses, institutions, civil society representatives, research bodies, etc.) engaged in the agri-food system and rural areas is fundamental for the effective implementation of any intervention and the conception and execution of innovations. 
 
To this end, a large working group has been engaged for several decades in CREA PB to promote studies and research on innovation, aligning with the objective of disseminating innovation in the agricultural and forestry sectors pursued by the European Union since 2010. In this context, CREA PB is the publisher and manager of the Innovarurale Portal (https://www.innovarurale.it), a comprehensive information tool and a meeting place for various stakeholders involved in the knowledge and innovation system. Innovarurale hosts the database of the Operational Groups of the European Partnership for Innovation in Agriculture—an initiative financially supported by the European Union that has promoted thousands of innovation projects across Europe, boasting 840 initiatives in Italian rural areas to date. 
 
The recognition of CREA PB’s role in this field enabled the organization of the 15th International Farming System Association (IFSA) conference, titled “Systemic Change for a Sustainable Future,” in Trapani last June, which attracted over 200 researchers from around the world. Meanwhile, the Open Farms (OFs) project, involving over 500 students, merges educational objectives with practical services for companies, addressing the real needs of young agricultural entrepreneurs. 

Alessandra Pesce
Direttrice CREA Politiche e Bioeconomia

Luca Cesaro
CREA Centro Politiche e Bioeconomia


Anna Vagnozzi
Dirigente tecnologo CREA Politiche e Bioeconomia

I temi principali delle sue attività di ricerca, analisi e supporto alle istituzioni riguardano l’innovazione, i servizi alle imprese, il sistema ricerca agricolo, la valutazione dei risultati della ricerca

#lafrase A livello Individuale, siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano (Ryunosuke Satoro, scrittore giapponese)

Pierpaolo Pallara
Primo Ricercatore, CREA Politiche e Bioeconomia

Politiche di sviluppo, analisi di filiera, mercato del lavoro

#lafrase L’umiltà ci fa eterni discepoli, la consapevolezza eterni maestri

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