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giovedì, 10 Ottobre 2024

Grano: alieni vecchi e nuovi  

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Quali sono le malattie del grano che potrebbero invadere l’Europa? Da cosa sono causate? Approfondiamo insieme Tilletia indica (Mitra), agente della Carie parziale del grano e Pyricularia oryzae, causa di  Wheat blast disease (WBD) 

Tilletia indica (Mitra) è un fungo basidiomicete, agente della Carie parziale del grano (o malattia di Karnal” o “bunt parziale”). Si tratta di un patogeno che sopravvive nel terreno fino a 5 anni, per poi germinare  e infettare le piante del grano (Triticum aestivum e Triticum durum) e del triticale (×Triticosecale), dalle inflorescenze fino alle spighe in formazione e il seme. Le condizioni ideali per l’infezione si verificano tipicamente in presenza di basse temperature ed elevata umidità durante la fioritura, mentre risultano sfavorevoli condizioni asciutte e temperature elevate. 

Nell’ambito delle attività svolte nel Progetto UE “Risks associated with Tilletia indica, the newly-listed EU quarantine pathogen, the cause of Karnal bunt of wheat”, è stato prodotto un Pest Risk Analysis (PRA), dal quale si è evidenziato l’elevato rischio di introduzione, insediamento e dannosità del patogeno in Europa, e per tale motivo è stato inserito nella lista A1 dell’EPPO. Nonostante, alcuni paesi, in particolare gli USA, non ritengano necessarie misure di quarantena per T. indica, i risultati del progetto KB Risk confermano il pericolo associato all’introduzione di tale specie. Tale rischio non riguarda tanto la riduzione delle rese, quanto la potenziale perdita di qualità, derivante dal declassamento del frumento da macina a frumento da foraggio, nell’ambito dei programmi di garanzia della qualità, nonché le possibili perdite nelle esportazioni a causa dei requisiti di importazione imposti da altre Nazioni. 

Wheat blast disease (WBD) è una malattia causata da un fungo ascomicete, Pyricularia oryzae (sinonimo Magnaporthe oryzae), pathotype Triticum (MoT), emersa di recente in molti paesi del Sud America (Brasile, Bolivia, Argentina, Paraguay), dove ha avuto conseguenze devastanti. Attraverso il trasporto di seme infetto, inoltre, la malattia è stata portata in Bangladesh, dove si è diffusa su oltre il 20% della superficie coltivata a grano del Paese.  

L’origine dei ceppi patogeni del grano in Sud America è ancora dibattuta, sebbene studi biologici e filogenetici sostengano un salto d’ospite da Lolium sp. (loietto). Negli Stati Uniti è stato osservato un salto d’ospite su una singola pianta di grano. Il genere Lolium comprende un’erba coltivata (Lolium perenne) insieme a comuni erbe infestanti. Il fungo Pyricularia oryzae è stata recentemente identificato come agente causale di epidemie su Lolium coltivato in Francia. Le informazioni sulla distribuzione di P. oryzae su Lolium spp. rimangono limitate. Nell’Europa meridionale, dove il clima può essere molto più favorevole a P. oryzae, ci sono regioni in cui L. multiflorum è un’infestante grave e dominante nelle colture di cereali, con popolazioni estese inclini a evolvere la resistenza agli erbicidi. Pertanto, l’elevata distribuzione regionale e spaziale di L. multiflorum, in combinazione con la coltivazione di varietà di Lolium spp. in tutta Europa come foraggio da pascolo, tappeto erboso o coltura di copertura, aumenta il rischio di WBD e la rende una minaccia realistica.  

Spiga con cariosside infetta da Carie del Grano

La WBD si trasmette attraverso la dispersione aerea delle spore del patogeno e dei semi infetti. La lotta preventiva con l’impiego di varietà resistenti è difficile, poiché la maggior parte delle varietà di frumento coltivate, finora testate, sono suscettibili. Inoltre, nel germoplasma del grano sono state identificate poche fonti di resistenza. Anche il controllo curativo in campo, mediante l’uso di fungicidi, mostra un’efficacia limitata. La WBD non è presente in Europa, ma la filiera del grano europeo è esposta a due tipi di rischi. Il primo è l’introduzione accidentale (e inizialmente non rilevata) dell’agente patogeno attraverso l’importazione di semi o grani infetti. Il recente e drammatico focolaio in Bangladesh esemplifica il rischio di introduzione attraverso semi o grani. Il secondo rischio è il salto dell’ospite (host jump) dal Lolium coltivato o selvatico al grano. 

Alessandro Infantino
Ricercatore, CREA Centro Difesa e Certificazione

Fitopatologo, si occupa da anni di malattie fungine trasmissibili attraverso il seme e il terreno, nel campo della diagnosi con metodi convenzionali e molecolari, e nel campo della interazione pianta-patogeno.

#lafrase Non si giudica una persona dagli errori che commette, ma dal modo in cui li supera (Ennio Flaiano)

Maria Teresa Valente
Collaboratore tecnico, CREA Centro Difesa e Certificazione

Laureata in Biotecnologie Agrarie, con un Dottorato in Biotecnologie Entomologiche. Lavora al CREA dal 2009 e si occupa di biologia molecolare e biotecnologie applicate allo studio dei fitopatogeni fungini.

#lafrase La mente è come un paracadute: funziona solo quando è aperta (Albert Einstein)

Laura Orzali
Collaboratore tecnico, CREA Centro Difesa e Certificazione

Laureata in Scienze Biologiche, con un Dottorato in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia, lavora dal 2009 presso il CREA nel campo della patologia vegetale. Il suo lavoro si è concentrato sull’approfondimento degli aspetti relativi all’identificazione e alla diagnosi morfologica e molecolare delle fitopatie fungine, dedicandosi in particolare alla protezione delle sementi delle principali colture agricole da funghi patogeni trasmissibili per seme, con un focus particolare sull’agricoltura biologica. 

#lafrase Le donne sono guardiane del futuro (Vandana Shiva)

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