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domenica, 7 Dicembre 2025

Il suolo… respira

Della stessa Rubrica

Mantenere i suoli in salute รจ la sfida che il CREA Agricoltura e Ambiente sta portando avanti, non soltanto per permettere ai suoli di continuare a vivere, ma per aumentare la quantitร  di carbonio stoccato in essi che consente la riduzione dei gas serra.

Il suolo รจ vivo e respira, perchรฉ in esso miriadi di animali, batteri e funghi trasformano la sostanza organica, la decompongono e da essa ricavano nutrimento per sรฉ e per le piante, fornendo elementi nutritivi che sono alla base della vita come noi la conosciamo. Anche le radici delle piante respirano, ricavando energia per crescere e assimilare lโ€™acqua e i nutrienti che servono per crescere. 

Con la respirazione, gli esseri viventi che abitano il suolo emettono anidride carbonica (CO2) che sappiamo essere, insieme al metano (CH4) e al protossido di azoto (N2O), gas serra responsabili dei cambiamenti climatici a cui oggi abbiamo cominciato ad assistere, determinando lโ€™aumento delle temperature, del livello dei mari e una maggiore frequenza di fenomeni estremi (siccitร , alluvioni, ondate di caldo o freddo).  

Il suolo, quindi, emette CO2 ed altri gas serra, ma questo fa parte di un processo naturale che รจ essenziale per fornire alle piante gli elementi nutritivi (azoto ed altri minerali) di cui hanno bisogno: la CO2 assimilata dalle piante con la fotosintesi arriva al suolo sotto forma di carbonio organico (attraverso le radici e dai residui vegetali come legno, foglie e frutti).  Nel suolo, una parte del carbonio rimane immagazzinato per centinaia o migliaia di anni ed una parte torna in atmosfera come CO2 a causa della decomposizione della sostanza organica.  

Il suolo, quindi, รจ anche un grande magazzino di accumulo per la CO2 atmosferica. La sfida che stiamo affrontando al CREA Agricoltura e Ambiente, con i nostri studi, รจ quella di mantenere i suoli in salute, permettendo ad essi di svolgere le loro funzioni, respirando e, di conseguenza, emettendo CO2, ma, al tempo stesso, di aumentare la quantitร  di carbonio stoccato in essi e, quindi, la loro capacitร  di ridurre i gas serra presenti in atmosfera. Quello che ci interessa รจ portare il bilancio tra entrate e uscite in positivo, aumentando le entrate (di carbonio e azoto) e limitando le uscite (di CO2, CH4 e N2O). 

Il metano รจ un gas serra prodotto in condizioni di mancanza di ossigeno, ad esempio, in suoli sommersi come le paludi o le risaie. Tra le attivitร  agricole, la coltivazione del riso รจ causa del 18 % delle emissioni antropogeniche di metano (CH4 ). Le sperimentazioni condotte dal CREA Agricoltura e Ambiente hanno evidenziato che differenti pratiche di gestione idrica dei campi coltivati a riso possono portare a forti differenze nella quantitร  e nella qualitร  delle emissioni gassose. Infatti, la coltivazione del riso in condizioni di semi-sommersione o in asciutta ha dimostrato di ridurre in maniera rilevante (fino al 80 %) le emissioni di CH4, pur mantenendo produttivitร  simili.  

Il protossido di azoto (N2O) รจ un gas particolarmente importante perchรฉ ha un grandissimo potere di riscaldamento e il settore agricolo ne รจ la fonte principale, a causa soprattutto delle fertilizzazioni eccessive o inadeguate. Alcuni dei progetti oggi in essere al CREA Agricoltura e Ambiente (ad esempio il progetto โˆ‘OMMIT) si focalizzano proprio sulla gestione sostenibile del suolo in grado di aumentare lโ€™efficienza delle fertilizzazioni azotate, fornendo i giusti apporti di azoto alle colture, senza aumentare le emissioni e le perdite in atmosfera. Lโ€™uso di fertilizzanti organici, come quelli derivanti dagli allevamenti zootecnici, ha il vantaggio di โ€œchiudere il cerchioโ€ e utilizzare in maniera responsabile e sostenibile quello che poteva essere considerato un rifiuto o uno scarto (ad esempio i reflui degli allevamenti) per migliorare la qualitร  del suolo. 

I processi di mineralizzazione che avvengono nel suolo trasformano lโ€™azoto organico dei residui in azoto minerale assimilabile dalle piante. Durante questi processi naturali una parte di questo azoto verrร  naturalmente emessa in atmosfera sotto forma di protossido di azoto e ammoniaca, con relativi effetti negativi sullโ€™ambiente. Il nostro obiettivo รจ quello di ridurre al minimo queste emissioni, modulando il tipo di fertilizzante, le modalitร  e i tempi di applicazione a seconda delle colture. 


Per ulteriori informazioni: Il suoloโ€ฆ quant’รจ profondo. Intervista a Rosario Napoli sul progetto EJP SOIL
Alessandra Lagomarsino

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