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giovedì, 21 Novembre 2024

Giù le mani dal Pesto: il caso del Basilico Genovese Dop

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Il basilico è una specie orticola molto coltivata in Italia e soprattutto in Liguria. È una coltura di interesse per il consumo fresco e, dalla sua trasformazione, si ottiene la salsa cruda più venduta al mondo, ossia il pesto, un’eccellenza del Made in Italy. Da tanti anni, tuttavia, le coltivazioni di basilico sono duramente compromesse dalla Peronospora, che provoca evidenti danni e morte della pianta intera.

Il CREA- Centro di Orticoltura e Florovivaismo, con il progetto BIOTECH-GEO (Biotecnologie sostenibili per l’agricoltura italiana – Genome Editing in Ocimum), finanziato dal MASAF, ha prodotto delle piante con una resistenza migliorata al parassita fungino, mantenendo il profilo aromatico e l’identità genetica della cultivar.

Le colture orticole sono esposte a stress di tipo biotico e di tipo abiotico che possono causare perdite produttive ed economiche ingenti. In particolare, il basilico (Ocimum basilicum) è una specie aromatica di grande rilevanza economica mondiale e italiana: si stima che il mercato di piante di basilicoin America sia pari a 96.8 milioni di dollari, mentre in Liguria, la produzione annua di Basilico Genovese Dop è di circa 22 mila quintali e di circa 35 milioni di piantine, con un impatto economico pari a circa 6 milioni di euro. La varietà genovese (la cv maggiormente utilizzata è ‘FT Italiko’) rappresenta una eccellenza del “Made in Italy” ed è utilizzata per il consumo fresco e per la produzione di pesto ligure (la salsa cruda più venduta al mondo).

A partire dal 2003 in Italia e dal 2007 negli USA, intere coltivazioni di basilico sono state pesantemente colpite da Peronospora belbahrii, un parassita fungino che provoca perdite di prodotto anche del 90%.

Le Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) si pongono come un’efficiente biotecnologia per il miglioramento genetico di caratteri di interesse, in un’ottica di agricoltura sostenibile che mira ad eliminare l’impiego di fitofarmaci (dannosi per l’uomo e per l’ambiente e capaci di indurre lo sviluppo di ceppi di patogeni resistenti), salvaguardando la salute dell’uomo e del pianeta.

Per migliorare la resistenza del basilico al suo patogeno, si può intervenire a livello molecolare, individuando e spegnendo geni di suscettibilità che si attivano quando il fungo riconosce la pianta come suo bersaglio. Tra i geni di suscettibilità in basilico, ne sono stati individuati due.

Fig. 1 Ottenimento del basilico “Italiko” resistente a Peronospora tramite le TEA, dalla rigenerazione in vitro alle piante adulte. Foto di Marina Laura e Marco Savona (CREA-OF) 

La ricerca: dall’esperienza CREA con il progetto BIOTECH-GEO a quella USA

Nell’ambito del progetto BIOTECH-GEO (Biotecnologie sostenibili per l’agricoltura italiana – Genome Editing in Ocimum), finanziato dal MASAF, presso il CREA-Centro di Orticoltura e Florovivaismo e mediante l’utilizzo delle TEA, è stato inattivato (editato) uno dei geni di suscettibilità nella cultivar di basilico ‘Italiko’. Sono state quindi prodotte delle piante con una resistenza migliorata a Peronospora, mantenendo il profilo aromatico e l’identità genetica della cultivar.

Le TEA hanno permesso di intervenire sulla problematica del basilico in tempi estremamente brevi, con costi di sviluppo contenuti; inoltre hanno salvaguardato la varietà commerciale sinora ottenuta in anni di selezione e permetteranno coltivazioni ad impatto ambientale tendente a zero.

Recentemente, la patologia causata da Peronospora è stata affrontata anche da gruppi di ricerca americani (New Jersey e Hawaii), che confermano l’efficienza delle TEA in altre cultivars di basilico dolce coltivato e commercializzato negli Stati Uniti.

#CREABREAK per #innovazione2020: il #miglioramentogenetico di #OrticolturaFlorovivaismo
Marina Laura
Ricercatore CREA centro Orticoltura e Florovivaismo

Svolge la sua attività di ricerca nel campo delle biotecnologie applicate alle specie ornamentali e aromatiche, si occupa di trasformazione genetica e recentemente di Genome Editing in basilico.

#lafrase Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica (T. Edison)

Marco Savona
Ricercatore CREA Centro Orticoltura e Florovivaismo. Responsabile scientifico sottoprogetto GEO

Di recente ha pubblicato una review sul genome editing nelle specie ornamentali: Giovannini A., Laura M., Nesi B., Savona M. and Cardi T. (2021) Genes and genome editing tools for breeding desirable phenotypes in ornamentals. Plant Cell Rep 40, 461–478. https://doi.org/10.1007/s00299-020-02632-x

#lafrase: La ricerca è curiosità, passione, ma soprattutto innovazione

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