Risponde Marina Carcea, Dirigente Tecnologo CREA Alimenti e Nutrizione
Le TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita) sono un superamento degli OGM ed un avanzamento rispetto ai metodi tradizionali di selezione genetica in campo, che necessitano di lunghi tempi di attuazione.
Esse permettono di modificare il DNA di un organismo vivente in maniera estremamente precisa, inserendo o “spegnendo” geni, che codificano per particolari caratteri e non fanno altro che accelerare processi che potrebbero avvenire in natura, perché i geni vengono modificati all’interno della stessa specie.
I geni in questione possono riguardare aspetti legati alla produttività, alla sostenibilità e alla resilienza delle specie vegetali (pensiamo ad esempio a tutte le problematiche legate al cambiamento climatico), ma anche aspetti relativi alla qualità tecnologica e nutrizionale degli alimenti (riduzione di componenti dannosi, incremento di quelli positivi).
Al momento, anche per il persistere del divieto di coltivazione degli organismi derivati da TEA, gli studi degli effetti sulla salute umana del consumo di alimenti derivati da questi ultimi sono praticamente inesistenti, ma visto il modo in cui vengono ottenuti non c’è ragione di pensare che il loro consumo possa creare dei problemi . Il CREA-Alimenti e Nutrizione sarà comunque in primo piano nel loro studio.
Marina Carcea, Laurea in Scienze Agrarie, Specializzazione in Industrie Agrarie. Docente per oltre 10 anni di Processi delle tecnologie alimentari presso l’Università di Tor Vergata, Roma. Valutatore di progetti di ricerca internazionali per la Commissione Europea e nazionali per Ministeri e Regioni. Presidente dell’Associazione Italiana di Scienza e Tecnologia dei Cereali, membro dell’ ICC Academy e dell’Accademia dei Georgofili, divulgatore scientifico della qualità dei prodotti alimentari su canali televisivi pubblici e privati.
#lafrase Non c’è progresso senza scienza e non c’è scienza senza sperimentazione” (Marina Carcea)