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venerdì, 19 Aprile 2024

Alimentazione: verso una dieta sostenibile italiana

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Cosa si intende per dieta sostenibile? E’ una scelta possibile? Scopriamo cosa sta facendo in concreto il CREA Alimenti e Nutrizione per favorire la transizione verso modelli alimentari sani e rispettosi dell’ambiente, in grado di contenere gli sprechi, preservare le tradizioni locali e tutelare la biodiversità  

Le prime raccomandazioni sul consumo di alimenti che considerino sia il loro contenuto nutrizionale che il loro impatto sulle risorse naturali, risalgono al 1986 e sono state redatte da Gussow e Clancy, due ricercatori dell’Università della Columbia e di Syracuse di New York. Gli autori coniano il termine di “dieta sostenibile”, rifacendosi a quello di “agricoltura sostenibile”, come attività che non spreca risorse naturali e produce alimenti per il consumo locale e stagionale. Da allora il concetto si è ampliato, e nel 2019 la FAO (Food Agricolture Organization) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), definiscono le “diete sane e sostenibili” considerando non solo la sostenibilità nutrizionale e ambientale ma anche quella sociale, economica e culturale (vedi immagine). La definizione prende in considerazione, quindi, tutte le politiche da mettere in opera in ambito alimentare per il raggiungimento di obiettivi globali di sviluppo sostenibile (SDGs: Sustainable Development Goals).

Definizione di diete sane e sostenibili per il raggiungimento di alcuni SDGs

Vista l’importanza del tema, il CREA ha inserito apposite raccomandazioni nelle “Linee Guida per una sana alimentazione”, per orientare la dieta verso modelli alimentari sostenibili dal punto di vista ambientale (in particolare per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra), sociale, economico e nutrizionale.

L’urgenza del problema è stata messa in evidenza nel 2019 da una pubblicazione curata dell’Eat Lancet Commission (https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(18)31788-4/fulltext ), in cui si propone di modificare le politiche alimentari del mondo orientandole verso una dieta a forte componente vegetale che, secondo il rapporto, è l’unica sostenibile sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale.

Nel 2021, sono state organizzate dal CREA Alimenti e Nutrizione, quattro videoconferenze partendo proprio da questa pubblicazione. Il video-racconto qui sotto illustra come colleghi che svolgono ricerche con approcci estremamente vari – trasversali e di filiera – si siano interrogati sulla transizione verso un sistema agro-alimentare più sostenibile, grazie ad approcci alternativi di facilitazione anche ludici.

https://youtu.be/Z5sKE48RSiA

La ricerca CREA Alimenti e Nutrizione per modellizzare diete sostenibili

Il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione è coinvolto in diversi progetti nazionali ed internazionali che prevedono la modellizzazione di diete sostenibili, partendo da dati come quelli raccolti nell’ultima indagine nazionale sui consumi alimentari (INRAN SCAI 2005-2006).

La dieta sviluppata per il contesto italiano, nell’ambito del progetto nazionale FOODCONS e di quello europeo SUSDIET, prevede il passaggio dal modello alimentare attuale, caratterizzato da un eccesso di alimenti di origine animale, ad uno molto ricco di alimenti di origine vegetale quali frutta, verdura, ma soprattutto legumi e cereali. La rimodulazione dei consumi è stata realizzata tramite un approccio conservativo e rispettoso della cultura alimentare italiana. La dieta ottimizzata mantiene infatti le stesse porzioni e lo stesso paniere di alimenti, modificando solo la frequenza di consumo dei gruppi alimentari per assicurarne l’accettabilità da parte della popolazione.

Modifica in percentuale delle quantità giornaliere dei gruppi alimentari della dieta ottimizzata rispetto ai consumi dell’indagine INRAN SCAI 2005-2006

L’adozione del nuovo modello da parte della popolazione porterebbe ad un risparmio dell’emissione dei gas ad effetto serra del 50%, perfettamente in linea con gli obiettivi climatici dell’Unione Europea del 2030 (Reg. EU 2021/1119).

È attualmente in corso il progetto NutriSUSFood (Sicurezza Nutrizionale per un consumo sano e sostenibile) coordinato dal CREA Alimenti e Nutrizione, in cui sono stati sviluppati dei nuovi menù per la refezione scolastica a partire da ricette già esistenti, nutrizionalmente bilanciati e a basso impatto ambientale, in termini di emissioni dei gas ad effetto serra.

Menu a più basso impatto ambientale per ciascuna fonte proteica animale

I biodistretti, scenari ideali per mettere la ricerca del CREA al servizio degli attori del sistema agro-alimentare, per un futuro sempre più verde.

I biodistretti sono aree geografiche vocate al biologico, nelle quali i diversi attori del territorio (agricoltori, privati cittadini, associazioni, operatori turistici e pubbliche amministrazioni) stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse. Una caratteristica dei biodistretti è che tutti gli attori del sistema agro-alimentare sono presenti su un territorio ben delimitato. Costituiscono quindi uno scenario perfetto, in cui le ricerche del CREA Alimenti e Nutrizione possono essere messe al servizio del territorio per la produzione e il consumo locale di prodotti alimentari sani e sostenibili.

Il territorio del biodistretto “Maremma Etrusca e Monti della Tolfa” (MET) include i Comuni di Allumiere, Monte Romano, Tarquinia e Tolfa. Un accordo di collaborazione tra il MET e il CREA Alimenti e Nutrizione è stato firmato nel 2021.  Dal 2022 questa collaborazione sarà finanziata dalla Regione Lazio.

Biodistretto Maremma Etrusca e Monti della Tolfa, un mare di verde

Lo scarso accesso della popolazione ai prodotti agricoli locali, un paradosso globale presente anche nei biodistretti

Nell’ambito delle ricerche del CREA si è notato che lo scarso accesso della popolazione ai prodotti locali, presente in alcuni Paesi a basso reddito, si ritrova in Paesi come l’Italia e anche nei biodistretti. Infatti, i prodotti coltivati in un contesto di biodiversità agricola e fortemente legati alla tradizione gastronomica del territorio non riescono a competere con quelli della grande distribuzione organizzata, in termini di costo e di facilità di accesso. Poiché le catene corte di prodotti alimentari non sono sostenibili economicamente, molti prodotti locali sono quindi destinati all’esportazione o alla vendita a turisti.

Prodotti freschi locali e grande distribuzione organizzata, una gara impari tra Davide e Golia!

Giocare, un metodo di apprendimento sociale verso la sostenibilità agro-alimentare

Nel 2020 è stato istituito il Gruppo di Lavoro “CREAILDUBBIO” presso il CREA Alimenti e Nutrizione per la ricerca e sperimentazione di laboratori esperienziali con l’uso del gioco. Lo scopo è di contribuire a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, coinvolgendo attori del sistema agro-alimentare italiano in incontri di apprendimento sociale basati sul gioco.

Laboratori esplorativi con l’uso del gioco tra colleghi del Centro CREA Alimenti e Nutrizione. Grazie al movimento, si sviluppa empatia tra i partecipanti e si cercano soluzioni collettive

Usare il gioco per andare verso un sistema alimentare più sostenibile sul territorio di un biodistretto

Nel 2021 il progetto di ricerca del CREA Alimenti e Nutrizione PALS finanziato dalla European Sensory Network ha coinvolto 81 persone tra produttori e cittadini residenti nel biodistretto.

Attori del sistema alimentare di un biodistretto si mettono in gioco. L’aspetto ludico e l‘uso del corpo facilitano l’espressione libera dei partecipanti, limitando l’auto-censura. Si comprende meglio il punto di vista di persone che hanno ruoli diversi

È stata studiata la complementarità tra laboratori esperienziali basati sul gioco (una tecnica di apprendimento sociale) e tradizionali focus group, per identificare barriere e motori al cambiamento dei comportamenti verso un sistema agro-alimentare più sostenibile sul territorio.

Laboratori esperienziali basati sul gioco

Tra le soluzioni identificate collettivamente sono emerse quelle di trasformare localmente i prodotti, avere un punto vendita facilmente raggiungibile per i cittadini e sostenere i piccoli produttori nell’accesso ai finanziamenti.


Il video qui sotto illustra brevemente il progetto e permette di immergersi nelle attività di gioco:

Tutte le foto e i due video-racconti di quest’articolo sono state realizzate da Elisabetta Toti, CREA Centro Alimenti e Nutrizione

Marika Ferrari
Ricercatrice CREA Centro Alimenti e Nutrizione

La ricerca è dedicata nell’identificazione di modelli di consumo alimentare sostenibili in termini di adeguatezza nutrizionale e impatto ambientale e allo sviluppo di database sui consumi alimentari integrati con gli indicatori di impatto ambientale (emissione dei gas ad effetto serra, uso del suolo, consumo d’acqua) dei prodotti alimentari.

#lafrase Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre (Mahatma Gandhi)

Catherine Leclercq Dirigente di Ricerca CREA Centro Alimenti e Nutrizione

I suoi principali interessi scientifici sono nel campo della sostenibilità ambientale e nutrizionale dei consumi alimentari. Coinvolge attori del sistema agro-alimentare in laboratori di social learning basati sul gioco per l’ideazione collettiva di soluzioni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra.

#lafrase Giocare per conoscere, conoscere per trasformare (Ariel Castelo)

Elisabetta Toti Collaboratore tecnico CREA Centro Alimenti e Nutrizione

Nutrizionista di formazione, ha una lunga esperienza in progetti di ricerca volti alla valutazione dello stato di nutrizione e recentemente coinvolta su temi della sostenibilità della dieta. Appassionata di fotografia e video reportage

#lafrase Ho capito che il paesaggio è vivo. Con i minerali, i vegetali, gli animali, il nostro pianeta è vivo a tutti i livelli. Ho preso coscienza di quanto rispetto gli dobbiamo. Un rispetto immenso (Sebastião Salgado)

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