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martedì, 3 Dicembre 2024

Biodiversità a tavola: le Linee Guida per una Sana Alimentazione

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La biodiversità è alla base di tutti i meccanismi che regolano i rapporti tra gli esseri viventi, così da garantire l’equilibrio dei diversi ecosistemi al punto che, se venisse a mancare una specie, tutte le altre ne risentirebbero. Tutelare la biodiversità è di fondamentale importanza per il raggiungimento di un futuro sostenibile. In quest’ottica, le Linee Guida per una Sana Alimentazione ci aiutano ogni giorno a fare scelte alimentari consapevoli, che tengano conto non solo della salute dell’uomo, ma anche quella dell’ambiente in cui vive. 

In un mondo dove la globalizzazione e il degrado ambientale aumentano sempre di più, la gestione delle risorse viventi, ovvero la diversità biologica, è una delle sfide più importanti e critiche che l’umanità deve affrontare. In occasione della “The Convention on Biological Diversity” organizzato nel 1992 a Rio de Janeiro dalle Nazioni Unite, i leader mondiali hanno concordato una strategia globale per lo sviluppo sostenibile: soddisfare i nostri bisogni, garantendo al contempo di lasciare un mondo sano e vitale per le generazioni future. Un patto, questo, che stabilisce impegni per preservare e tutelare l’ambiente, pur svolgendo attività di sviluppo economico. La Convenzione stabilisce tre obiettivi principali: la conservazione della diversità biologica, l’uso sostenibile delle sue componenti e la condivisione equa dei benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche.

Ma cosa si intende per diversità biologica?  

La diversità biologica – o biodiversità – è il termine dato alla varietà della vita presente sulla Terra e ai modelli naturali che essa forma. Esiste, infatti, una enorme ricchezza naturale che rende ciascun ambiente unico e diverso dagli altri: per il paesaggio, per la flora, per la fauna e anche per la cultura di chi vi abita. Tutto questo è il frutto di un’evoluzione dovuta, secoli fa, principalmente al susseguirsi di processi naturali e oggi, sempre di più, all’intervento dell’uomo che ha modificato, a volte in modo irrimediabile, il paesaggio provocando l’estinzione di piante e animali.  

Una delle principali cause di questa erosione delle risorse è legata al fatto che gli individui, le comunità e le nazioni danno per scontato che le risorse naturali e la diversità biologica siano illimitate.  

Proteggere la biodiversità, invece, è non solo nel nostro stesso interesse, ma anche un imperativo categorico, perché rappresenta il pilastro su cui costruiamo le civiltà. Specie animali e vegetali, infatti, si evolvono in relazione e insieme all’ambiente: un habitat diversificato a sua volta fa sì che le specie che vi abitano si differenzino fra loro, pur rimanendo in uno stato di equilibrio reciproco e complesso in cui, se ne viene a mancare una, tutte le altre, compreso l’uomo, ne risentiranno. Proprio per questo, la biodiversità è alla base di tutti i meccanismi che regolano i rapporti tra gli esseri viventi, così da garantire l’equilibrio dei diversi ecosistemi. 

Cosa possiamo fare concretamente? 

Un passo importante per affrontare il nostro uso eccessivo della biosfera consiste nell’educare le persone a cercare di superare singolarmente o collettivamente le attuali tendenze distruttive per il raggiungimento di un futuro sostenibile. 

La biosfera

La biosfera è l’insieme delle zone della Terra in cui le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita, cioè l’insieme di tutti gli ecosistemi, incluse la porzione esterna della litosfera (suolo e parte del sottosuolo), l’idrosfera (le acque marine, lacustri e fluviali) e i primi strati dell’atmosfera (fino a un’altitudine di circa 10 km)

In quest’ottica le Linee Guida per una Sana Alimentazione, elaborate dal CREA, con il suo Centro di Alimenti e Nutrizione, ci aiutano ogni giorno a fare scelte alimentari consapevoli, che tengano conto non solo della salute dell’uomo, ma anche quella dell’ambiente in cui vive. 

Linee Guida per una sana alimentazione

È il documento italiano di riferimento sulla sana alimentazione rivolto ai consumatori. Raccoglie e aggiorna periodicamente una serie di consigli e indicazioni alimentari, elaborate da un’apposita commissione scientifica, costituita da prestigiosi studiosi del mondo dell’alimentazione e non solo.

Si tratta, per l’Italia, delle uniche indicazioni istituzionali per una alimentazione equilibrata dirette alla popolazione sana, autorevoli e libere da condizionamenti, redatte periodicamente, a partire dal 1986 e fino al 2003, dal CREA Alimenti e Nutrizione (allora Istituto Nazionale della Nutrizione e poi INRAN), con l’obiettivo prioritario di prevenire l’eccesso alimentare e l’obesità che, in Italia, soprattutto nei bambini, mostra dati preoccupanti.

Per maggiori info: Linee guida per una sana alimentazione 2018 – Linee guida per una sana alimentazione 2018 – Alimenti e Nutrizione – CREA

Le tredici direttive, infatti, presentano tutte spunti di riflessione, approcci e suggerimenti pratici per ridurre l’impatto dell’uomo sulla biodiversità. A titolo di esempio, basti pensare alla prima direttiva “Controlla il peso e mantieniti sempre attivo”. Nel nostro Paese un adulto su due e un bambino su tre sono obesi o in sovrappeso. Controllare l’eccesso ponderale, significa ridurre l’eccessivo consumo di cibo che, a sua volta, si traduce in un minor spreco di risorse alimentari. La scelta di uno stile di vita orientato al movimento significa ridurre l’uso di automezzi, che utilizzano carburanti fossili, fonte di emissioni, promuovendo in sia vede l’attività motoria più sana per l’uomo e per l’ambiente.  

Anche la seconda direttiva “Più frutta e verdura” suggerisce il consumo di prodotti stagionali per preservare sapore e territorialità, ottenuti possibilmente con metodo biologico e/o limitando l’uso di fitocomposti di sintesi. Lo stesso potremmo dire della terza direttiva “Più cereali integrali e legumi”, alimenti che per loro valenza nutrizionale e il minor ricorso a processi di raffinamento costituiscono un importante esempio di rispetto della biodiversità. La quarta direttiva “Bevi ogni giorno acqua in abbondanza”, non solo ci ricorda l’esigenza di idratare il nostro organismo, ma di farlo anche in modo sostenibile suggerendo l’uso di acqua del rubinetto o di una bottiglia riutilizzabile al posto dell’acqua imbottigliata. 

Ma la direttiva che meglio incarna le indicazioni per difendere la biodiversità è la numero 9: “Varia la tua alimentazione: come e perché”. È bene ricordare che non esiste un alimento “completo”, che contenga cioè tutte le sostanze necessarie e nella giusta quantità, che sia in grado quindi di soddisfare da solo le nostre esigenze nutritive. Proprio per queste Le Linee Guida sono basate sul modello alimentare tipico della Dieta Mediterranea, quello che meglio soddisfa l’esigenza del variare e che offre anche i maggiori vantaggi come modello alimentare sostenibile: il miglioramento della salute, il minor impatto ambientale, la valorizzazione della biodiversità, l’alto significato socioculturale e un ritorno positivo sull’economia locale. Questa dieta infatti incentiva il consumo stagionale di prodotti freschi e locali, la biodiversità e la varietà di cibi, stimola le attività culinarie tradizionali, la convivialità e la frugalità. 

Infine, l’ultima direttiva, la 13. “Sostenibilità delle diete: tutti possiamo contribuire”. La produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti hanno un impatto sull’ambiente in diversi modi e le Linee Guida per una Sana Alimentazione si prefiggono come obiettivo primario la protezione della salute del consumatore, guidandolo verso scelte alimentari salutari che siano al tempo stesso, ove possibile, sostenibili. Lo scopo ultimo è di promuovere modelli di consumo alimentare che abbiano ricadute positive sulla qualità della vita dei consumatori e delle persone coinvolte nel processo di produzione e distribuzione e con l’impatto ambientale più basso possibile. Al consumatore viene chiesto, infatti, di combinare la dieta con tanti alimenti vegetali (frutta, verdura e ortaggi, legumi e cereali) e con pochi prodotti animali, la cui produzione determina effetti sull’ambiente in termini di sfruttamento delle risorse agricole, idriche e di emissioni di CO2 maggiori rispetto a agli alimenti di origine vegetale. 

Appare chiaro dalle considerazioni sino ad ora fatte che le Linee Guida per una Sana Alimentazione possono contribuire ad arricchire le conoscenze del cittadino per il miglioramento della salute e dell’ambiente. Non sono richieste grandi azioni, se non ripensare le proprie scelte quotidiane alla luce dei benefici che si potranno ottenere nel breve termine come miglioramento del proprio stato di salute e nel lungo termine a vantaggio di un pianeta in cui la biodiversità non sarà minacciata.   


Umberto Scognamiglio
Ricercatore CREA Alimenti e Nutrizione

Nutrizionista con esperienza nel campo delle problematiche cliniche e di sanità pubblica. Tra le principali attività svolte: componente dell’OERSA “Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari” istituito dal MiPAAF con il CREA. Componente del Gruppo di Lavoro per la revisione delle “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana”, nonché coordinatore editoriale del Dossier Scientifico. Professore a contratto del Corso di Laurea Specialistica in Scienze della Nutrizione Umana e del Corso di Laurea in turismo Enogastronomico dell’Università di Roma “Tor Vergata”. 

#lafrase Al consumatore non sono richieste grandi azioni se non rivedere le proprie scelte quotidiane motivandole per i benefici che si potranno ottenere sia nel breve termine come miglioramento del proprio stato di salute, che nel lungo termine a vantaggio di un pianeta più sostenibile

Laura Rossi
Primo Ricercatore CREA Alimenti e Nutrizione 

Nutrizionista esperta in nutrizione di comunità e salute pubblica. Coordinatore Generale Revisione delle “Linee Guida per una sana alimentazione” e Coordinatore generale Osservatorio Nazionale Sprechi Alimentari costituito in ambito CREA Alimenti e Nutrizione su richiesta del MIPAAF. Professore a contratto presso l’Università Roma Tre, L’Università di Roma La Sapienza e l’Università Campus Bio-Medico di Roma. 

#lafrase Dieta sana è cibo vero, non troppo, e prevalentemente vegetale

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