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mercoledì, 11 Dicembre 2024

Scopriamo il Centro di ricerca Genomica e Bioinformatica

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Il Centro Genomica e Bioinformatica (CREA GB): com’era ieri e com’è oggi

Il CREA GB è nato dall’unione di tre strutture, ognuna delle quali con una lunga tradizione di ricerca genetica e genomica.

La struttura principale del centro di trova a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza). La sede di Fiorenzuola venne istituita nel 1942, dall’allora Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura, come Stazione Fitotecnica Piacentina. Nel 1968 essa diventò parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura ed iniziò il lavoro di miglioramento genetico dell’orzo. La sede attuale viene inaugurata nel 1990 e nei decenni successivi, si arricchisce di nuovo personale e di nuova strumentazione, indirizzando sempre più l’attività verso la genomica e la biotecnologia delle piante coltivate. La sede di Montanaso Lombardo venne istituita con Regio Decreto il 18 maggio 1922, come parte della Stazione Sperimentale di Orti-frutticoltura e nel 1967 diventa parte dell’Istituto Sperimentale per l’Orticoltura, occupandosi di miglioramento genetico delle specie ortive. La sede di Roma è costituita da un laboratorio ospitato all’interno del Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, dedicato alla biotecnologia vegetale di specie modello e piante orticole.

L’attività di ricerca del Centro Genomica e Bioinformatica

Il genoma, cioè l’insieme di tutti i geni di un individuo, determinano la crescita, lo sviluppo ed in ultima analisi la performance complessiva di ogni specie vivente. L’agricoltura coltiva specie viventi e la genomica è la disciplina fondante per gestire, valorizzare e migliorare le specie agrarie: per questo. Il Centro la pone al cuore delle proprie attività, consapevole del fatto che le risorse genetiche sono l’elemento primario dell’agricoltura. In altre parole: Non esiste agricoltura senza genetica.

Il CREA GB opera per sostenere la competitività internazionale dell’Italia nel settore delle conoscenze genetiche e genomiche delle piante alla base del made in Italy agro-alimentare, secondo una strategia che fa del know-how genomico un asset strategico dell’agricoltura nazionale. Studia il genoma delle piante coltivate e la sua interazione con l’ambiente al fine di comprendere i meccanismi molecolari che determinano lo sviluppo e la performance quantitativa e qualitativa delle piante e, conseguentemente, dei prodotti di origine vegetale. Le ricerche sono volte a comprendere come piccole variazioni nella sequenza del DNA, e/o delle proteine, possano causare modifiche importanti nelle caratteristiche delle piante coltivate e sono finalizzate ad applicare tali conoscenze al miglioramento genetico, alla sostenibilità delle colture, alla tracciabilità dei processi produttivi ed alla sicurezza alimentare.

Luigi Cattivelli, Direttore CREA Centro di Ricerca Genomica e Bioinformatica

#laFrase
Non c’è agricoltura senza genetica ed avere in mano i semi e le conoscenze necessarie per la selezione dei semi significa avere in mano le chiavi dell’agricoltura

Manuela Cicerchia, Tecnologo presso l’Ufficio Stampa

Editor di pubblicazioni scientifiche e divulgative, redattore e curatore editoriale.
Coordina la pianificazione e la gestione delle attività informative dell’Ente attraverso il canale istituzionali del sito e dei social. Collabora alla pianificazione strategica relativa alla disseminazione dei progetti di ricerca.

#laFrase
Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c’è più speranza. E’ difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all’erta.
Tiziano Terzani

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