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venerdì, 22 Novembre 2024

La Rete Rurale Nazionale: l’innovazione e lo sviluppo in agricoltura passano anche per la ricerca del CREA

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Il CREA Politiche e Bioeconomia contribuisce alla Rete Rurale Nazionale, per una politica di sviluppo rurale sempre più efficace ed articolata, sostenibile ed inclusiva, che favorisce una maggiore competitività e fa crescere tutto il sistema.

La Rete Rurale Nazionale è il programma finanziato dall’Unione Europea nell’ambito della politica di sviluppo Rurale. Un progetto complesso, con attività rivolte a categorie di attori diversi, quali le amministrazioni responsabili dell’attuazione della PAC, il partenariato economico e sociale, il tessuto produttivo del settore fatto di aziende agricole, cooperative, forme consortili, imprese e le istituzioni locali operanti nei territori rurali, ma anche scuole, università, studenti.

Essa è finalizzata a creare le condizioni per migliorare l’efficacia della politica di sviluppo rurale e a rendere gli aiuti pubblici più capaci di raggiungere gli obiettivi di competitività, sostenibilità, inclusione sociale. Queste sfide, in particolare quelle in termini di sostenibilità rilanciate dagli ultimi documenti strategici europei, quali il Green Deal e Farm2Fork, non possono fare a meno di innovazioni tecnologiche, organizzative, sociali.

La Rete: una opportunità per mettere a sistema le competenze del CREA.

Il CREA è uno dei soggetti attuatori del programma RRN. Il suo Centro di Politiche e bioeconomia supporta le attività di coordinamento della politica di sviluppo rurale e del programma, raccordandosi con la Commissione europea, il Mipaaf e le Autorità di gestione dei PSR, attraverso la realizzazione di numerosi progetti tematici. Tutte le attività realizzate sono svolte in stretta collaborazione con i diversi rappresentanti individuati dall’Autorità di gestione del programma Rete, con il costante confronto con il partenariato istituzionale (in particolare Regioni, MISE, MEF e MATTM) e con quello socioeconomico (in particolare OOPP e associazioni ambientaliste).

Grinzane Cavour (CN), Piemonte

Le attività, condotte nell’ambito delle diverse schede progetto, prevedono un mix di azioni dirette alle quattro Priorità del Programma, orientandole ai diversi target dei beneficiari, lungo tre ambiti principali:

  • Supporto alla gestione dei PSR e azioni di sistema, attraverso diverse iniziative di accompagnamento individua le soluzioni a problematiche orizzontali legate all’adozione dei Programmi di Sviluppo Rurale nelle Regioni italiane, alla definizione di schemi interpretativi/attuativi nazionali e comuni a più Regioni, allo sviluppo di strumenti informativi finalizzati a migliorare l’esecuzione dei piani. Una parte di queste attività si caratterizza per lo sviluppo di “analisi, studi e documenti di approfondimento” necessari per mettere a disposizione degli stakeholders, rappresentanti del mondo istituzionale, agricolo, economico e sociale, gli elementi conoscitivi comuni per migliorare l’attuazione della politica di sviluppo rurale.
  • Animazione, informazione e networking sulle tematiche dello sviluppo rurale: si tratta di un’attività propositiva e ricca di occasioni di confronto, che si caratterizza nell’organizzazione di numerosi convegni, seminari, workshop, focus group, study visit e in incontri di accompagnamento su tematiche strategiche connesse alla politica di sviluppo rurale. Il fine è soprattutto quello di migliorare il “networking”, per creare una visione condivisa ed esperta tra tutti gli attori che si occupano agricoltura e aree rurali.
  • Comunicazione: le azioni sono rivolte sia agli operatori del settore sia alla società civile, al fine di comunicare con un linguaggio accessibile e con diversi strumenti e strategie, le opportunità offerte dalla Politica di sviluppo rurale al settore agricolo e alle aree rurali, anche con la finalità di raccontare agli attori coinvolti i principali temi strategici di tale politica: sostenibilità, qualità, innovazione, uso sostenibile delle risorse naturali, biodiversità.
  • Vista l’attualità della discussione sulla PAC 2021-27, il CREA Politiche e Bioeconomia ha dedicato uno specifico spazio agli approfondimenti connessi alla Riforma, in particolare i regolamenti in corso di approvazione, gli aspetti relativi alla definizione della strategia nazionale e l’elaborazione Piano strategico della PAC. Oltre alla redazione di specifici documenti, il CREA è impegnato nelle attività di animazione, lettura dei fabbisogni del settore, accompagnamento dei processi di consultazione e supporto dei tavoli tematici di confronto tra Ministero, Regioni e i partner istituzionali più rilevanti.

La Rete, potente strumento di innovazione

La Rete può essere considerata un incubatore di innovazione, capace di raccogliere, sistematizzare, diffondere e moltiplicare le innovazioni prodotte dalla ricerca, ma anche direttamente dalle aziende agricole e da altri attori operanti nelle aree rurali. L’agricoltura e le nostre aree rurali possono essere considerati un grande laboratorio in cui si produce innovazione in campo, che merita di essere conosciuta e valorizzata per essere poi replicata e creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile. Le azioni descritte precedentemente, propongono occasioni stimolanti per diversi stakeholder e potenziali beneficiari delle politiche pubbliche a sostegno dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. Attraverso le iniziative della Rete gli agricoltori possono apprendere da altre esperienze; le istituzioni che fanno programmazione possono adattare le misure di finanziamento pubblico alle nuove esigenze, gli addetti ai lavori hanno la possibilità di accrescere conoscenza e innovazioni disponibili e il sistema della formazione (scuola e università) può acquisire strumenti non tradizionali di didattica e apprendimento. Inoltre, il mondo della consulenza, quello della ricerca e un pubblico molto ampio possono essere raggiunti da nuovi messaggi, che dimostrino in maniera diretta come agricoltura e aree rurali non siano solo tradizione, arretratezza, ritardo di sviluppo e marginalità, ma anche dinamismo, sostenibilità, capacità di investimento, innovazione, ma soprattutto di proposta di nuovi modelli di sviluppo inclusivo e sostenibile.

La rubrica “Presi nella Rete” proporrà periodicamente per “CREAFuturo”, un focus specifico su alcuni dei principali temi della Rete, illustrando azioni realizzate, metodologie di intervento, creazione di networking locali, settoriali o intersettoriali e discussioni sulle nuove sfide che l’agricoltura, le istituzioni e la ricerca si apprestano ad affrontare.

Alessandro Monteleone è un ricercatore del CREA Centro Politiche e Bioeconomia

I suoi principali interessi di ricerca sono l’analisi e il supporto all’implementazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale, nonché lo studio delle aree rurali. Per il CREA coordina le attività relative della Rete Rurale Nazionale, con l’ambizioso compito di mettere la ricerca a servizio della programmazione e attuazione della politica di sviluppo rurale e di valorizzare il naturale “incubatore” di innovazione rappresentato dalle aree rurali italiane.

#laFrase
In qualsiasi circostanza, battere un avversario è l’ultima delle mie preoccupazioni. Ciò che piuttosto mi interessa è se riesco o meno a raggiungere gli obiettivi che io stesso mi sono prefisso. In questo senso, correre su lunga distanza è uno sport perfettamente consono alla mia mentalità.
Haruki Murakami

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