L’innovazione varietale in campo floricolo passa attraverso un costante lavoro di miglioramento genetico per produrre varietà ornamentali con elevati standard di qualità, resistenza a fattori ambientali e a possibili parassiti e malattie. Un tale investimento richiede forme di tutela della proprietà intellettuale e organismi internazionali e nazionali dedicati. Lo scorso settembre 2024 la Sede di Sanremo è stata accredita come Ufficio Esaminatore CPVO per nuove varietà di Anemone e Ranuncolo, il primo in Italia per le specie ornamentali, a riconoscimento dei suoi elevati standard di qualità operativa nelle attività di ricerca e di servizio.
Il campo della floricoltura, rispetto ad altri settori della produzione agricola, è caratterizzato da continua e rapida evoluzione e, molto più di altri settori agricoli, segue le mode e i gusti del momento. Il rinnovamento varietale, di conseguenza, procede ad un ritmo più rapido che in altri settori produttivi. Il fiore ornamentale è, inoltre, un materiale estremamente deperibile, spesso soggetto a trasporti su grande distanza; infine, l’attrattiva prevalente per questi materiali è di tipo visivo, quindi, è richiesta una eccellente qualità estetica con l’assenza di difetti e lesioni da patogeni.
Nuove varietà di fiori
Tutti questi presupposti implicano un intenso, costante e costoso lavoro di miglioramento genetico nelle aziende specializzate, per produrre varietà ornamentali con elevati standard di qualità in termini di colori, forme, profumo, conservabilità, resistenza a fattori ambientali (ad esempio i cambiamenti climatici) e a possibili parassiti e malattie. Il percorso che porta alla commercializzazione di una varietà vegetale dura diversi anni; inoltre – nonostante l’uso crescente delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) permetta di velocizzare ed efficientare il protocollo di lavoro – la selezione parte da grandi numeri di individui e solo una parte ridotta dei programmi di breeding si conclude con l’introduzione di una varietà sul mercato.
Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA)
Un insieme di tecniche avanzate di tipo molecolare, con lo scopo di favorire la creazione, lo studio e la selezione della variabilità genetica. La peculiarità di queste tecniche è che esse riproducono gli stessi meccanismi naturali che portano allo sviluppo di nuove specie e varietà, ma in tempi molto più rapidi e in modo mirato. Esempi di queste tecniche sono la selezione mediante marcatori molecolari, l’embriogenesi somatica, la mutagenesi fisica e chimica, il genome editing.
Un tale investimento di risorse (finanziarie e umane) richiede forme di tutela della proprietà intellettuale (affinché il lavoro dell’ibridatore venga riconosciuto) e la garanzia della redditività degli investimenti iniziali, anche nelle fasi successive alla commercializzazione.
Esistono, a questo scopo, sistemi di privative a livello nazionale, che tutelano nuove varietà in un singolo Paese. A livello più generale sono stati, poi, istituiti organismi internazionali, che prevedono procedure strutturate e comuni fra gli Stati aderenti, a tutela della proprietà intellettuale per le nuove varietà vegetali.
La proprietà intellettuale
L’organizzazione che opera su scala globale è l’UPOV (International Union for the Protection of New Varieties of Plants).
UPOV
Unione per la Protezione delle nuove Varietà Vegetali
Organizzazione intergovernativa con sede a Ginevra, formalizzata con una Convenzione Internazionale adottata nel 1961, e revisionata nel 1972, 1978 e 1991. La Convenzione ha lo scopo di offrire e promuovere un sistema efficiente di protezione delle varietà vegetali, e incoraggiare lo sviluppo di nuove varietà. In particolare, essa pone le basi ai membri per favorire il miglioramento genetico in campo vegetale, garantendo agli ibridatori una proprietà intellettuale sui loro prodotti: il diritto del breeder. La convenzione è stata formalizzata da 18 Stati Fondatori e una Organizzazione e comprende attualmente 79 membri a livello globale.
A livello europeo, i principii e le direttive promosse dall’UPOV sono stati recepiti dal CPVO (Community Plant Variety Office, in italiano UCVV, Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali).
CPVO
Community Plant Variety Office, in italiano UCVV, Ufficio Comunitario delle Varietà Vegetali
Agenzia auto-finanziata dell’Unione Europea per la gestione del sistema dei diritti comunitari sulle varietà vegetali, in attuazione della Convenzione UPOV sulle nuove varietà. Ha sede ad Angers, è stata istituita dal Regolamento Comunitario 2100/94 ed è attiva dal 1995; copre i 27 stati membri dell’Unione e il suo scopo è fornire e gestire un sistema di privative vegetali a costi accessibili e offrire supporto tecnico e assistenza ai costitutori per l’esercizio dei loro diritti.
Il riconoscimento di una privativa varietale su un dato materiale implica che questo non possa essere propagato per scopi commerciali senza l’autorizzazione del costitutore, per una durata generalmente pari a 20 anni (mentre per varietà di specie arboree e per la vite questo periodo può arrivare a 25 anni).
Affinché una nuova varietà possa essere protetta all’interno del sistema UPOV e CPVO, questa deve rispondere a requisiti specifici, primo fra tutti la novità, cioè non deve essere stata precedentemente distribuita nei Paesi aderenti. In secondo luogo, devono essere soddisfatti i cosiddetti criteri DUS (dall’acronimo inglese Distinctness, Uniformity and Stability: Distinzione, Uniformità, Stabilità).
Criteri DUS
Sono i requisiti che una varietà candidata deve soddisfare per poter ottenere presso UPOV e CPVO il riconoscimento del diritto dell’ibridatore alla protezione varietale. Questi comprendono la Distinguibilità (ovvero la possibilità di distinguere la varietà candidata dalle varietà già registrate o in generale da quelle di comune conoscenza), l’Uniformità (cioè l’assenza o un numero relativamente basso di individui che si discostano, per caratteristiche osservabili, dalla descrizione stabilita dal costitutore) e la Stabilità (ovvero la possibilità di propagare il materiale uguale a se stesso, senza variazione delle caratteristiche rilevabili).
La rispondenza del materiale vegetale a tali criteri viene verificata presso appositi Uffici Esaminatori, che lavorano secondo standard di qualità ben definiti, accreditati dal CPVO mediante specifiche procedure di audit. Il percorso operativo per la valutazione delle caratteristiche di una varietà candidata prevede il ricevimento del materiale di propagazione da parte del costitutore, la coltivazione e la verifica dei requisiti richiesti per la registrazione secondo linee guida standard (Protocolli Tecnici) – predefinite dal CPVO, dall’UPOV oppure da protocolli nazionali che devono comunque essere approvati dalle autorità competenti (Fig. 1).
La sede di Sanremo
La Sede di Sanremo del Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del CREA ha ottenuto a settembre 2024 l’accreditamento come Ufficio Esaminatore da parte del CPVO per nuove varietà di Anemone e Ranuncolo, diventando il quarto ufficio con questa funzione nell’ambito della rete dei centri di Ricerca CREA e soprattutto il primo Ufficio Esaminatore CPVO in Italia dedicato alle specie ornamentali (Fig. 2 e 3). L’Anemone e il Ranuncolo, le prime due specie su cui il nuovo Ufficio Esaminatore focalizza le sue attività di valutazione, vantano una lunga tradizione di selezione e produzione nel Ponente Ligure, con diverse aziende che in questo areale si occupano (in modo prevalente e non) del loro miglioramento genetico e/o produzione.
La Sede ha iniziato le sue attività con questa nuova veste nell’autunno 2024 e ospiterà i colleghi europei nella Riunione Annuale del Gruppo di Esperti del CPVO sulle Specie Ornamentali, in occasione della celebrazione del Centenario della fondazione della Stazione Sperimentale di Floricoltura da parte di Mario Calvino ed Eva Mameli.
L’accreditamento della Sede di Sanremo come Ufficio Esaminatore CPVO riconosce elevati standard di qualità operativa nelle attività di ricerca e servizi; auspichiamo, dunque, che questa possa diventare un punto di riferimento per la certificazione di nuovi ritrovati vegetali e uno stimolo al potenziamento del settore nel territorio e anche oltre, soprattutto dal punto di vista dell’innovazione varietale.
Ricercatore di III Livello, con esperienza nel campo della Genetica e Biologia Molecolare Vegetale, e attualmente in attività nel settore della conservazione delle Biodiversità agricola e naturale.
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Technical Liaison Officer per l’Ufficio Esaminatore di Sanremo, Ufficio Affari istituzionali e relazioni internazionali, con background di caratterizzazione, gestione e utilizzo delle risorse genetiche vegetali in ambito europeo.