Un corso di alta formazione all’avanguardia per preparare giovani tecnici della viticoltura e accompagnarli all’assunzione a tempo indeterminato. Una nuova generazione formata per utilizzare tutte le più avanzate conoscenze per una viticoltura sempre più sostenibile e d’eccellenza.
Si è svolta a Roma, presso il Dicastero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), la premiazione dei dieci giovani, che hanno compiuto e terminato il primo Corso di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) di “Tecnico specializzato in pratiche innovative ed ecosostenibili per la gestione dell’agroecosistema vigneto”.
Partner d’eccezione dell’iniziativa, voluta fortemente dal Presidente del CREA Carlo Gaudio e proposta dal Centro di Ricerca di Viticoltura ed Enologia alla Regione Veneto, è l’I.S.I.S.S. Cerletti di Conegliano, la più antica e prestigiosa Scuola Enologica d’Italia, fondata nel 1876.
“I giovani stanno riscoprendo l’agricoltura e l’agricoltura sta scoprendo che i giovani gestiscono meglio degli altri questo settore, perché sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie per rendere più sostenibile e competitivo questo asset primario della nostra Nazione. Il Governo Meloni punta su diritti e formazione affinché il sistema agroalimentare possa essere più attrattivo per le nuove generazioni. È stato per me un onore consegnare gli attestati del corso in Pratiche innovative ed ecosostenibili per la gestione dei vigneti a tanti ragazzi. Sono loro il futuro del comparto e dell’Italia”. Così Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (MASAF), alla consegna degli attestati agli studenti dell’innovativo Corso di Tecnico specializzato in pratiche innovative ed ecosostenibili per la gestione dell’agroecosistema vigneto (IFTS), svoltasi a Roma, presso il Masaf, alla presenza di Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione della Regione Veneto, Carlo Gaudio, presidente CREA, Patrizio Giacomo La Pietra, Sottosegretario MASAF e Luca De Carlo, presidente Commissione Agricoltura del Senato.
Partner dell’iniziativa, voluta fortemente dal Presidente del CREA prof. Carlo Gaudio e proposta dal CREA Viticoltura ed Enologia alla Regione Veneto, è l’I.S.I.S.S. Cerletti di Conegliano, la più antica e prestigiosa Scuola Enologica d’Italia, fondata nel 1876.
Il Corso, istituito nel quadro del Programma Operativo Regionale e cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, si è tenuto nelle sedi dell’I.S.I.S.S. “Cerletti” di Conegliano e del CREA Viticoltura di Susegana (TV), ed è nato dalla necessità di formare giovani neo diplomati con conoscenze che non compaiono (ancora) sui libri di scuola, ma sono frutto delle principali innovazioni in viticoltura: dal miglioramento genetico alle biotecnologie verdi ecosostenibili, dalla viticoltura di precisione alla robotica, dell’interazione del sistema pianta-microrganismi-suoli alla zonazione (terroir). Tematiche imprescindibili, che aiutano a comprendere la reale pratica in campagna dove la patologia si fonde con la fisiologia della pianta, i microrganismi lavorano taluni in concorrenza altri in convivenza con la pianta, la genetica costituisce la forza della pianta nelle sue interazioni con l’ambiente, inteso come suolo, clima e altri esseri viventi.
Il CREA è l’unico Ente in grado di trasferire competenze specifiche alle imprese, ma anche ai futuri imprenditori, mediante corsi pratici e immediati per favorire l’introduzione nel mondo del lavoro.
Infatti, gli studenti – sempre grazie al CREA – sono stati istruiti in ben 800 ore di lezione, delle quali 400 svolte in attività di tirocinio presso aziende del settore viticolo: hanno aderito in 30 tra le più rinomate, dal Trentino al Friuli. Le docenze delle 400 ore di lezione frontale sono state svolte da ricercatori del CREA (100 ore), da Docenti dell’I.S.I.S.S.”Cerletti” (100 ore), da Consulenti Tecnici del settore privato, da Imprenditori del settore vitivinicolo e da Esperti dei Consorzi di Tutela indicati dal CREA (200 ore). Per le attività di tirocinio c’è stato l’affiancamento di un tutor aziendale.
Il Corso – avviato nel mese di giugno 2022 e concluso a gennaio 2023 – ha permesso di proporsi ad aziende viticole con un un Certificato di specializzazione tecnica superiore, 4° livello EQF, che riconosca di: applicare tecniche produttive che armonizzino gli aspetti qualitativi, la sostenibilità e l’innovazione in viticoltura; interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative all’impianto e alla coltivazione della vite, integrandole con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Inoltre, il Corso ha approfondito tematiche trasversali che aggiungono valore all’attività d’impresa: salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; gestione della logistica e del processo di approvvigionamento del materiale di propagazione, materie prime, materiali e attrezzature, valutando il livello delle scorte e garantendo la gestione ottimale dei rapporti con i diversi fornitori; capacità analitiche e di problem solving; gestione delle risorse umane e psicologia dei gruppi di lavoro (anche culturalmente diversi), al fine di gestire le relazioni per ottimizzare i processi produttivi nell’ambito delle attività di routine.
Dieci gli studenti (nove diplomati e un laureato) che hanno concluso il percorso, sette maschi e tre femmine, provenienti dal Veneto, ma anche da regioni limitrofe, uno da Roma e una studentessa giapponese. Praticamente tutti assunti.
E questo è stato solo il primo step di un percorso di alta formazione che intende essere sempre più di eccellenza. Infatti, un accordo pluriennale è stato siglato tra CREA e ISISS Cerletti, in virtù del quale i ricercatori dell’Ente si impegnano a formare i docenti dell’Istituto scolastico, ad insegnare alle classi Seste del corso di enotecnico e alla messa a punto di ulteriori IFTS.
“Corsi di istruzione e formazione tecnica superiore come questo, voluto da noi fortemente – ha affermato il prof. Carlo Gaudio, presidente CREA nel corso della cerimonia di premiazione dei dieci giovani – rappresentano un pilastro nella nostra attività di trasferimento delle conoscenze della ricerca scientifica e ci permettono di abbandonare lo slogan BRA, braccia rubate all’agricoltura, per adottarne uno più al passo coi tempi, CDA: cervelli dedicati all’agricoltura, per giovani con alta formazione, addetti all’attività agroalimentare del domani, altamente professionalizzati e molto richiesti dalle aziende ”.
Anche Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Pari opportunità della Regione Veneto, che ha creduto fortemente in questa iniziativa ha ribadito che “questo percorso IFTS si struttura, in un rapporto fecondo, con il mondo produttivo. Abbiamo sempre investito sull’istruzione professionale e tecnica, e sulla verticalizzazione di questi percorsi. E la Regione Veneto, quindi, è la prima per numero di giovani occupati: abbiamo la percentuale più bassa di NEET – ragazzi che non studiano, non hanno un lavoro e non sono impegnati in percorsi formativi – grazie alle scelte che abbiamo fatto”.
Anche il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Luca De Carlo, ha guardato all’agricoltura del futuro, ma soprattutto ai ragazzi: “…Siete lo strumento ideale con il quale vogliamo continuare a perpetrare la nostra tradizione, la nostra innovazione: dovremo essere quelli che producono di più e meglio, grazie anche alla ricerca del CREA. E voi siete la generazione che dovrà farcela, perché la tradizione continui ad essere la linfa vitale di questa Nazione “.
Giornalista Pubblicista
#lafrase Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza (Antonio Gramsci L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919)