Risponde Stefania Ruggeri, Ricercatrice e nutrizionista del CREA Alimenti e Nutrizione e esperta di Agrobiodiversità e Dieta Mediterranea
L’agrobiodiversità è qualcosa di straordinario che la Natura e l’intervento dell’uomo ci hanno regalato. È la varietà di piante, di animali e di microrganismi, nostro patrimonio territoriale, geografico, culturale e alimentare, che si è sviluppata attraverso la selezione naturale e per intervento di agricoltori e allevatori che hanno scelto, selezionato, addomesticato e trasferito da zone geografiche diverse, tutte quelle specie da cui ricavare prodotti utili all’uomo.
Le ricerche scientifiche più recenti hanno dimostrato che la biodiversità ha un significato importante per nostra la salute. Variare nella dieta i cibi che consumiamo, scegliere secondo la stagionalità e le offerte dei mercati locali, sperimentare i cibi che non conosciamo, ma che fanno parte della nostra tradizione e ovviamente trattarli con cura, ci permette di assumere tutti i nutrienti e i composti bioattivi di cui abbiamo bisogno e quindi, di rafforzare la nostra salute.
Questi semplici comportamenti sono alla base della Dieta Mediterranea, il nostro modello culturale e alimentare, che rispetta e utilizza le risorse dei nostri territori e ci suggerisce che il primo atto per la nostra salute è scegliere con cura e attenzione i cibi che consumiamo.
Mangiare Mediterraneo significa quindi mantenere e promuovere l’agrobiodiversità.
Professore incaricato di Scienze e Tecnologie Alimentari e Healthy Food Design presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Roma “Tor Vergata”. Conduce studi sulla qualità nutrizionale degli alimenti e sul legame tra alimentazione, stile di vita e salute
#lafrase Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare (Andy Warhol)