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martedì, 2 Luglio 2024

PAC per le imprese/1: Gli ambiti di intervento e gli investimenti 

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Dal sostegno al reddito al ricambio generazionale, dalla transizione ecologica alla gestione del rischio, dalla modernizzazione alla competitività, di quali benefici potranno godere le aziende agricole grazie al Piano Strategico della PAC? Scopriamolo insieme ai ricercatori del CREA Politiche e Bioeconomia Stefano Angeli, Raffaele Maria De Franco e Giampiero Mazzocchi.

Nell’ambito del complesso degli obiettivi perseguiti, il Piano Strategico della PAC 2023-2027 (PSP), con una dotazione finanziaria complessiva di circa 37 miliardi di euro, mira a creare un settore agricolo più resiliente, sostenibile e competitivo, fornendo opportunità concrete per le aziende italiane, attraverso un sostegno diretto nei seguenti ambiti: 

Sostegno al reddito: Il PSP mira a distribuire in modo più equo, efficace ed efficiente il sostegno al reddito per gli agricoltori attraverso gli aiuti diretti alle aziende agricole (8,5 miliardi di euro), il sostegno redistributivo verso le aziende più piccole (1,7 miliardi di euro) e il sostegno accoppiato a determinate produzioni agricole (2,6 miliardi). A tali risorse si aggiungono le indennità compensative al reddito per le aziende situate in zone di montagna e in altre zone con svantaggi naturali (1,5 miliardi di euro)

Ricambio generazionale: Il piano promuove il ricambio generazionale, incentivando i giovani a entrare nel settore agricolo, principalmente attraverso una integrazione del sostegno al reddito (352 milioni di euro) e il pagamento di un premio forfettario per l’avviamento delle nuove aziende agricole create da giovani (713 milioni di euro). 

Transizione ecologica: Il PSP sostiene la transizione verso un’agricoltura sostenibile, principalmente attraverso il sostegno all’adozione volontaria, da parte delle aziende agricole, di pratiche agronomiche favorevoli all’ambiente, tra cui gli eco-schemi (4,4 miliardi di euro) gli interventi agroambientali e l’agricoltura biologica (4,3 miliardi di euro), ma anche attraverso la promozione della bioeconomia, dell’economia circolare e la riduzione degli sprechi alimentari. 

Gestione del rischio: Il PSP offre strumenti per gestire i rischi legati alle attività agricole, come le condizioni meteorologiche avverse o le fluttuazioni dei prezzi attraverso incentivi per l’adesione alle assicurazioni private e il sostegno a fondi di mutualità tra aziende agricole (2,8 miliardi di euro)

Modernizzazione e AKIS: Il piano supporta la modernizzazione delle aziende agricole attraverso l’innovazione e la condivisione di conoscenze (AKIS) fornendo, tra l’altro, sostegno ad interventi di formazione, consulenza e di cooperazione tra imprese e altri soggetti  (490 milioni di euro). 

Nel PSP assume un ruolo di particolare rilievo il sostegno alla competitività delle aziende agricole, fornito principalmente attraverso un sostegno agli investimenti, ovvero il pagamento di un contributo pubblico a fondo perduto alle imprese agricole per coprire una parte delle spese sostenute per la realizzazione di investimenti aziendali. Va rilevato che per determinati interventi produttivi aziendali, alcune Regioni/Province Autonome hanno predisposto (ed altre stanno predisponendo) forme di sostegno alternative e/o complementari rispetto al contributo a fondo perduto. Ciò avviene attraverso gli strumenti finanziari (es. fondi di garanzia per i prestiti contratti dalle aziende agricole), che, grazie ad un effetto moltiplicatore insito nella natura di tali strumenti, consentirà di ampliare la platea dei beneficiari raggiungendo così un maggior numero di aziende agricole. 

È opportuno sottolineare che una quota rilevante di risorse pubbliche per tali investimenti proviene dagli interventi di sviluppo rurale previsti nell’ambito del PSP, finanziati congiuntamente dall’Unione europea (fondo FEASR), dallo Stato italiano (fondo di Rotazione) e dalle Regioni/Province Autonome. Tra questi, i principali interventi legati alla competitività delle aziende agricole sono i seguenti: 

SRD01 – Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole: finanzia investimenti legati al ciclo produttivo agricolo, come quelli per la valorizzazione del capitale fondiario, per incrementare le prestazioni climatico-ambientali dell’azienda, per il miglioramento delle caratteristiche dei prodotti e la differenziazione della produzione in base alle esigenze di mercato, per l’introduzione di innovazioni tecniche e gestionali tramite tecnologia digitale, e per la valorizzazione delle produzioni agricole aziendali attraverso lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli aziendali. Risorse pubbliche: 1.800 milioni di euro. 

SRD02 – Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale: supporta investimenti produttivi che migliorino le performance climatico-ambientali delle aziende agricole e il benessere animale negli allevamenti. Include investimenti per mitigare i cambiamenti climatici, tutelare le risorse naturali, efficientare i sistemi irrigui e migliorare il benessere animale. Risorse pubbliche: 352 milioni di euro. 

SRD03 – Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole: finanzia investimenti in attività extra-agricole, come quelle agrituristiche, per la diversificazione aziendale che favoriscano la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali. Risorse pubbliche: 272 milioni di euro. 

SRD06 Investimenti per la prevenzione e il ripristino del potenziale produttivo agricolo: investimenti mirati a incentivare sistemi di prevenzione attivi per mantenere adeguati livelli produttivi e proteggere le produzioni agricole maggiormente esposte a danni biotici e avversità climatiche (es. reti antigrandine, sistemi antigelo ecc.) e investimenti per il ripristino del potenziale produttivo a seguito di eventi atmosferici e calamità naturali. Risorse pubbliche: 115 milioni di euro. 

In aggiunta, le aziende agricole possono beneficiare di una serie di investimenti non produttivi: si tratta di investimenti non direttamente legati alla produzione agricola, ma che contribuiscono al benessere ambientale, alla diversificazione e allo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, oppure di investimenti infrastrutturali, non direttamente effettuati da aziende agricole, ma che possono avere ricadute positive su quest’ultime, anche in termini di produttività. Tra questi si segnalano: 

SRD04 Investimenti non produttivi agricoli con finalità ambientale: sostiene investimenti con una diretta caratterizzazione ambientale quali il ripristino e il miglioramento della biodiversità, la realizzazione di elementi naturaliformi dell’agroecosistema, la tutela degli elementi tradizionali del paesaggio rurale e il miglioramento della coesistenza tra l’agricoltura, gli allevamenti e la fauna selvatica. Risorse pubbliche: 147 milioni di euro. 

SRD07 Investimenti in infrastrutture per l’agricoltura e per lo sviluppo socio-economico delle aree rurali: investimenti che realizzano, adeguano o ampliano le infrastrutture di base a servizio delle imprese agricole e rurali, delle comunità rurali e dell’intera società, tra cui reti viarie e idriche, infrastrutture informatiche e servizi digitali e infrastrutture irrigue extra-aziendali, che comportano un aumento netto della superficie irrigata. Risorse pubbliche: 276 milioni di euro. 

SRD08 Investimenti in infrastrutture con finalità ambientali: investimenti per realizzare, adeguare e/o ampliare infrastrutture a servizio delle imprese rurali (agricole e non) e della popolazione tra cui viabilità forestale e silvo-pastorale; produzione di energia (elettrica e/o termica) da fonti rinnovabili ad uso collettivo, infrastrutture irrigue e di bonifica. Risorse pubbliche: 130 milioni di euro. 

In aggiunta agli interventi finanziati attraverso le risorse dello sviluppo rurale, il PSP prevede un sostegno aggiuntivo, finanziato con risorse FEAGA (Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia), per i seguenti comparti produttivi rientranti nei c.d. interventi settoriali: vitivinicolo, ortofrutticolo, olivicolo-oleario, apistico e pataticolo. Il complesso delle risorse dedicate a tali settori ammonta a più di 3 miliardi di euro

In conclusione, l’ampia varietà di interventi prevista dal PSP di cui, direttamente o indirettamente, beneficeranno le aziende agricole, rende evidente l’esigenza di riuscire a sfruttare al meglio, con efficienza ed efficacia, l’ampia dote finanziaria proveniente da Bruxelles. Se a tali risorse si aggiungono quelle previste per il settore agricolo nell’ambito del PNRR e quelle relative alla coda della programmazione dello sviluppo rurale 2014-2022, è evidente l’eccezionale congiuntura di mezzi e risorse a diposizione per il settore stesso, che pone l’Italia di fronte ad una sfida storica, capace di incidere positivamente e dare risposte a lungo termine alle sfide che il settore agricolo è chiamato ad affrontare. Per tale motivo è fondamentale agire sia sulla capacità delle pubbliche amministrazioni di operare con trasparenza ed efficienza sia sulla capacità delle aziende agricole di avere accesso al sostegno pubblico. 

Stefano Angeli
Primio tecnologo di ricerca CREA Centro Politiche e Bioeconomia

#lafrase L’aforisma non coincide mai con la verità; o è una mezza verità o una verità e mezza” (Karl Krauss: Detti e contraddetti) L’aforisma, la frase celebre, l’epigramma possono indurre alla riflessione ed essere fonte di ispirazione. Tuttavia, possono facilmente diventare sentenze, frasi fatte, affermazioni di principio indimostrate e indimostrabili. L’esatto contrario di quanto prevede il metodo scientifico. Andrebbero sempre accompagnatati dalla seguente avvertenza “Nuoce gravemente alla conoscenza: se ne raccomanda l’uso a soli fini ricreativi”. P.S. Evidentemente quanto sopra vale anche per il citato aforisma di Kraus pertanto…

Raffaele de Franco
Tecnologo di ricerca CREA Centro Politiche e Bioeconomia

#lafrase La mente scientifica non fornisce tanto le risposte giuste quanto le giuste domande” (Claude Lévi-Strauss) Se si inizia un lavoro ponendosi le giuste domande si è già a metà dell’opera

Giampiero Mazzocchi
Tecnologo di ricerca CREA Centro Politiche e Bioeconomia

Mi occupo di politiche agroalimentari a livello europeo e nazionale, e di progettazione partecipata di politiche del cibo a scala locale

#lafraseMiscuit utile dulci”. Frase di Orazio riportata all’interno dell’orto botanico di Palermo: richiama l’armonia della natura, che riesce a combinare con esattezza la bellezza e l’utilità. Mi piace citarla perché ci ricorda che, come esseri umani, possiamo contemplare la natura e coglierne alcuni elementi essenziali, per meglio indirizzare il nostro agire

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