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Imprese agricole & Rica/1: Cosa è la RICA  

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Strumento comunitario finalizzato a conoscere la situazione economica dell’agricoltura europea e a programmare e valutare la Politica Agricola Comunitaria (PAC) la RICA (Rete d’Informazione Contabile Agricola) è l’unica fonte armonizzata sul funzionamento e la performance delle imprese agricole. La RICA italiana comprende, oltre a conoscenze in ambito aziendale come la sua omologa Europea, anche informazioni e dati a livello territoriale per finalità scientifiche e/o di pianificazione settoriale. E’ da sempre affidata al CREA Politiche e Bioeconomia, organo di collegamento con la Commissione Europea 

L’azienda agricola è uno dei principali oggetti di intervento della Politica Agricola Comunitaria (PAC), sin dalla sua istituzione. La disponibilità di informazioni obiettive e funzionali, in particolare sui redditi delle varie tipologie aziendali e sul loro funzionamento tecnico-economico, è un elemento essenziale per una efficace politica settoriale e per il suo sviluppo. 

Già nel 1965 il Consiglio della Comunità Economica Europea1, individuò nella contabilità delle aziende agricole la fonte basilare per rispondere ai suddetti obiettivi; inoltre, stabilì che i dati da raccogliere provenissero da aziende agricole appositamente scelte secondo norme comuni e che i dati fossero presentati secondo uno schema comune e utilizzabili in ogni momento e in ogni particolare dalla Commissione europea. Fu così costituita una rete comunitaria d’informazione contabile agricola (RICA), quale strumento prioritario della Commissione per rispondere alle necessità di programmazione e di valutazione delle misure di politica agricola comune, attraverso l’analisi dei dati raccolti e la simulazione di diversi scenari di intervento. 

La RICA (RICA – Rete di Informazione Contabile Agricola – RICA – Rete di Informazione Contabile Agricola – Politiche e Bioeconomia – CREA)  è una indagine campionaria annuale, che poggia sulla partecipazione volontaria degli agricoltori e viene svolta con un’impostazione analoga in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea (in Italia a partire dal 1968); essa rappresenta in Europa l’unica fonte di dati microeconomici sull’evoluzione dei redditi e sulle dinamiche economico-strutturali delle aziende agricole, basata su principi contabili armonizzati, rispondenti cioè a definizioni identiche e presentati secondo uno schema comune. L’indagine non rappresenta tutto l’universo delle aziende agricole, ma solo quelle che, per la loro dimensione economica, possono essere considerate orientate al mercato. La metodologia adottata mira a fornire dati rappresentativi su tre dimensioni: regione, dimensione economica e tipologia di azienda agricola (ordinamento tecnico economico). 

Quali dati?

Le quasi 60.000 aziende agricole della RICA comunitaria rappresentano poco meno di 2,6 milioni di aziende dell’Unione europea e oltre il 90% della superficie agricola utilizzata (SAU) e della Produzione Standard (PS) della UE. Il campione italiano conta circa 11.000 aziende agricole ed è strutturato in modo da rappresentare le diverse tipologie produttive e dimensionali presenti sul territorio nazionale; esso garantisce una copertura del 95% della SAU, del 97% del valore della PS e del 91% delle Unità di Bestiame Adulto (UBA). 

I dati raccolti annualmente dall’indagine comunitaria alimentano un database in cui sono disponibili i risultati standard, un insieme di statistiche che vengono periodicamente prodotte e pubblicate dalla Commissione. Descrivono in notevole dettaglio la situazione economica degli agricoltori delle diverse tipologie in tutta l’Unione europea. Le variabili definite nei risultati standard sono calcolate come medie per ogni anno, per Stato membro, tipo di agricoltura e classe di dimensione economica; un analogo database è prodotto anche dalla RICA italiana

 A cosa serve? 

La RICA è utilizzata per la giustificazione degli aiuti pubblici all’agricoltura cofinanziati dall’Unione Europea e per la valutazione dell’importanza delle imprese agricole come fornitori di beni comuni. Le informazioni raccolte con la RICA consentono, inoltre, di rispondere ai fabbisogni della ricerca e dei servizi alla consulenza aziendale, attraverso una serie di variabili e indici sulle caratteristiche tecniche, economiche, patrimoniali e reddituali delle aziende agricole. 

Il quadro informativo della RICA Italiana risulta essere molto più ampio rispetto delle esigenze istituzionali dell’indagine, consentendo di realizzare analisi anche su ulteriori temi, che vanno dall’analisi dei costi di produzione, alla sostenibilità ambientale, al ruolo della famiglia agricola. 

Dalla RICA alla RISA 

La RICA, nel corso della sua storia, ha seguito l’evoluzione e lo sviluppo del settore agricolo dell’Unione europea, adeguando il proprio patrimonio informativo alle rinnovate esigenze della politica agricola comunitaria. Le sfide attuali e future impongono alla PAC di occuparsi delle tre dimensioni della sostenibilità dell’agricoltura dell’Unione, vale a dire la dimensione economica, la dimensione ambientale e la dimensione sociale. In tale prospettiva è in atto la trasformazione della RICA in una rete d’informazione sulla sostenibilità agricola (RISA), al fine di raccogliere dati sulla sostenibilità a livello di azienda agricola. La trasformazione permetterà a tale rete di dati di supportare la definizione di politiche nel settore agricolo, tenendo conto anche degli aspetti ambientali e sociali, oltre a quelli tradizionalmente considerati e riguardanti l’ambito economico. La RISA contribuirà, in tal modo, all’analisi della dimensione ambientale e sociale rafforzata della PAC, al miglioramento dei servizi di consulenza agli agricoltori e all’analisi comparativa delle prestazioni delle aziende agricole, sostenendo l’analisi dei settori agricoli negli Stati membri e nell’Unione nel suo insieme e permettendo di valutare i progressi compiuti nel settore primario, così da fornire preziosi orientamenti ai responsabili politici. 

Alfonso Scardera
CREA Centro Politiche e Bioeconomia

#lafrase Il meglio del vivere sta in un lavoro che piace e in un amore felice (Umberto Saba

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