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venerdì, 31 Gennaio 2025

Talenti in fiore con Fiormenti 

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L’eccellenza del florovivaismo ligure ha bisogno di nuove energie e giovani talenti per mantenersi vitale e competitiva sui mercati internazionali. E proprio da una specifica richiesta del Tavolo della Floricoltura, nasce Fiormenti, iniziativa per sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori sulle opportunità di lavoro offerte dal settore e sul territorio. Ce la racconta Barbara Ruffoni, responsabile della sede del CREA Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo.  

Foto 1 – Locandina evento Fiormenti, Villa Ormond Sarnremo, 26 Aprile 2023 

“C’è un grande prato verde dove nascono speranze. Che si chiamano ragazzi, quello è il grande prato dell’amore”. Una delle più note canzoni del Gianni nazionale è dedicata ai giovani, che rappresentano “tutte le promesse, tutte le speranze per un mondo d’amore”. Sono loro gli eredi di generazioni di passione per i fiori, a cui va tramandato un autentico patrimonio, perché “Quando avrai le mani stanche e tutto lascerai. Per le cose belle ti ringrazieranno [..]”. Sono proprio i ragazzi, insieme ai fiori di Sanremo, l’eccellenza ligure e i protagonisti dell’iniziativa Fiormenti.  

Dal 2022, il Tavolo della Floricoltura è diventato un appuntamento fisso tra Comune di Sanremo - con l’Assessorato a Floricoltura e Mercato dei Fiori – e CREA, Istituto Regionale per la Floricoltura – IRF, associazioni di categoria (Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Ancef), e Distretto Florovivaistico della Liguria: un’occasione importante per portare avanti un confronto periodico sulle diverse necessità del settore florovivaistico.  

Foto 2 – Fiormenti, Villa Ormond Sanremo, 26 Aprile 2023  

Da tale confronto è nata l’iniziativa Fiormenti, per far prendere agli studenti consapevolezza dell’esistenza di un settore florovivaistico, che è una filiera di enorme rilevanza economica per la Liguria e in particolare per il Ponente, in grado di unire una tradizione secolare a un presente florido fatto di opportunità di lavoro. 

Ne parliamo con Barbara Ruffoni, responsabile della sede del CREA Orticoltura e Florovivaismo di Sanremo e coordinatrice della componente relativa alla ricerca e alla sperimentazione di Fiormenti. 

In che cosa consiste l’attività? 

Foto 3 – Barbara Ruffoni 

È un momento di incontro con i ragazzi delle scuole, nato in seguito ad una richiesta giunta direttamente dagli operatori del settore florovivaistico, che ha caratterizzato la storia del nostro territorio, ed è ancora oggi strategico per l’economia del Ponente ligure. I diversi attori del Distretto hanno necessità di nuove figure professionali da inserire nella filiera, per innovarsi e poter essere competitivi a livello internazionale: e con questa iniziativa si intende informare i ragazzi sui potenziali sbocchi professionali in questo ambito. 

A chi si rivolge? 

Le opportunità della filiera floricola possono essere interessanti per i giovani di tutti i cicli di istruzione. Hanno già partecipato alcune classi dell’Istituto Floricoltura Ruffini-Aicardi, del Liceo Cassini, dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri C. Colombo e quest’anno si prevede una terza edizione.  

L’iniziativa si configura anche come attività di orientamento, mirata a ottimizzare la scelta universitaria e limitare l’abbandono degli studi. Nell’ambito di Fiormenti, gli studenti comprendono che il settore florovivaistico apre le porte a una varietà di professioni, ognuna con le proprie sfide e soddisfazioni in diverse aree. Le più interessanti sono citate nel video Lavorare in floricoltura: un’opportunità da cogliere in Liguria realizzato dal Distretto Florovivaistico della Liguria appositamente per l’occasione. 

In particolare, per il settore ricerca e sperimentazione i ragazzi hanno a disposizione due tipologie di inquadramento: uno presso il settore privato che opera nelle ibridazioni e nel miglioramento genetico e l’altro presso istituti di ricerca pubblica, strutture regionali e università. I giovani possono affrontare studi universitari nelle facoltà di agraria, biotecnologie, economia, per prepararsi a svolgere ricerche con approcci integrati e multidisciplinari per il breeding, la valorizzazione della biodiversità, l’innovazione agronomica e la difesa ecocompatibile di specie coltivate in pieno campo e sotto serra, orticole, aromatiche, floricole – ornamentali, per l’arredo urbano e delle produzioni vivaistiche.  

Molto importante è l’uso della digitalizzazione nelle coltivazioni, che permette di monitorare l’attività da remoto e prevedere sistemi di controllo, soprattutto in relazione alle patologie. La naturale propensione dei giovani all’utilizzo di tecnologie informatiche aiuta sicuramente ad avvicinarli alle pratiche agronomiche di precisione, che oggi necessitano di un minore impegno fisico. Questo è proprio il punto di transizione da un’agricoltura tradizionale – condotta dai nonni – a quella innovativa che possono svolgere le nuove generazioni. Sia l’insegnamento che la ricerca in agricoltura sono, quindi, due possibili sbocchi che i giovani possono valutare.

Quali sono le ricadute attese? 

Foto 4 – L’evento Fiormenti al Festival Orientamenti, con docenti e Tavolo della Floricoltura del Comune di Sanremo (Genova, 16 Novembre 2023) 

Una riflessione comune è che questo tessuto produttivo necessiterebbe di una buona percentuale di lavoratori nei vari settori, le aziende segnalano continuamente la carenza di giovani, sono sempre più numerosi i ragazzi, tra i 18 e i 39 anni di età, che decidono di varcare i confini nazionali per motivi di studio e lavoro, senza farvi ritorno.  

Questa attività di orientamento è mirata affinché i nostri giovani trovino la giusta motivazione per rimanere nel territorio, contribuendo al suo sviluppo, con un ruolo e una collocazione anche di alto livello, economicamente remunerativa

Qual è il ruolo del CREA 

Quello alla floricoltura è approccio trasversale che abbraccia tre ambiti di intervento, riflesso della multidisciplinarietà del partenariato: ibridazione, coltivazione, logistica.  

La ricerca e la sperimentazione si inseriscono in tale contesto, accompagnando le esigenze dei settori produttivi, attraverso progetti di ricerca svolti in collaborazione oppure ideando nuove soluzioni che vengono poi trasferite alle aziende, rappresentando un elemento chiave per la competitività dell’intera filiera, dalla produzione sino al consumo finale.  

In assenza di facoltà di agraria in Liguria, il CREA è, inoltre, un punto di riferimento regionale per le attività agricole legate alla floricoltura, anche attraverso l’attivazione di stage e tirocini universitari per italiani e stranieri ed è operativo nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO).  

L’apprendimento proposto è aperto, integrato, esperienziale, cooperativo, tra pari. L’importanza strategica della ricerca e della formazione in floricoltura – che unisce idealmente diverse generazioni di floricoltori – implica, infatti, la diffusione di una conoscenza di qualità, accessibile e attendibile, per garantire che il fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana possa crescere sui mercati nazionali e internazionali, contando su energie nuove per affrontare le sfide più importanti. 

Ci sono altri precedenti di collaborazione tra il CREA di Sanremo e il mondo della floricoltura? 

Il CREA è parte del Distretto Florovivaistico della Liguria, istituito per promuovere questo settore, e collabora alle attività di divulgazione attraverso Flornews Liguria, il giornale online specializzato in floricoltura. 

Giuseppina Crisponi
Tecnologo CREA Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia

Giornalista Pubblicista

#lafrase Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza (Antonio Gramsci L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919)

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