Il riso subisce numerosi attacchi da diversi patogeni, scopriamo quali.
I Patogeni Batterici Xanthomonas oryzae patovar, oryzae (Xcc) e patovar oryzicola (Xoc) (Swings et al., 1990), sono organismi strettamente correlati e per entrambi il riso è l’ospite principale. Sono entrambi regolamentati come patogeni da quarantena dall’Unione Europea che li include fra i “pest” non presenti nel territorio dell’UE.
Anche se Xcc e Xoc appartengono alla stessa specie e condividono caratteristiche genotipiche comuni, differiscono sorprendentemente nel modo in cui penetrano nella pianta ospite del riso e nei sintomi che inducono, portando a due diverse malattie caratterizzate da sintomi specifici: Xoo causa “bacterial leaf blight” (BLB) e Xoc causa “bacterial leaf streak” (BLS).
I sintomi sono distinguibili nella fase iniziale di sviluppo della malattia, ma successivamente può essere molto difficoltoso riconoscerli, specialmente quando entrambi i batteri colpiscono la stessa pianta o lo stesso areale. Inoltre, sintomi simili a BLB sono stati recentemente descritti in associazione ad altri Batteri afferenti ai generi Pantoea e Sphingomonas. L’EFSA ha stabilito che la principale fonte per la disseminazione di entrambi i batteri è rappresentata dal seme. Infatti, la trasmissibilità per seme è confermata per Xoc e, sebbene controversa per Xcc, la sua associazione ai semi è sufficientemente frequente da considerarlo un possibile “pathway” di ingresso anche per questa patovar (ceppo batterico n.d.r.). Entrambi i batteri sono endemici in Asia, Australia ed in Africa. Xcc segnalato per la prima volta in Giappone ha diminuito la sua incidenza progressivamente a partire dalla metà degli anni ’70, mentre Xoc è epidemico in Cina. Considerato il rischio di introduzione negli Stati membri dell’Unione Europea e la scarsa esperienza degli stessi, recentemente l’UE ha stabilito di attenzionare questi patogeni da un punto di vista diagnostico, nell’ambito del progetto EURL, affinché i Laboratori Nazionali di Riferimento degli Stati membri siano adeguatamente pronti ad una eventuale intercettazione.
Laureata in Scienze Biologiche, lavora presso il CREA dal 1992 e si occupa di patologia vegetale con particolare riferimento allo studio delle malattie delle piante indotte da batteri fitopatogeni.
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