Da quasi vent’anni l’Osservatorio Foreste del CREA Politiche e Bio-economia, nell’ambito delle attività previste dalla Rete Rurale Nazionale, accompagna il progressivo riconoscimento delle potenzialità del bosco come risorsa ambientale, economica e socio-culturale, sia nelle scelte decisionali che nella revisione delle politiche e delle strategie settoriali e di sviluppo locale, raccogliendo gli orientamenti che sono via via individuati in ambito nazionale, europeo e internazionale in materia forestale.
Il programma Rete Rurale Nazionale (RRN), sostenuto dal Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (FEASR), ha l’obiettivo di supportare e accompagnare l’attuazione in Italia della Politica Agricola Comune (PAC), che rappresenta la principale fonte finanziaria per lo sviluppo del sistema agricolo e forestale nazionale.

In questo contesto, il Centro Politiche e Bio-economia coordina le attività della RRN e garantisce un costante collegamento tra il Ministero dell’agricoltura (MASAF), le Regioni e le altre istituzioni locali coinvolte nella implementazione delle politiche per lo sviluppo rurale a livello territoriale.
Con particolare riferimento al settore forestale, nel 2007 è nato l’Osservatorio Foreste, in seno all’allora Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), oggi Centro di Politiche e Bio-economia del CREA. Un piccolo nucleo di ricercatori e tecnologi esperti in materia forestale, che con tenacia e passione, hanno portando avanti azioni di sistema volte a migliorare non solo la capacity building delle amministrazioni coinvolte nell’attuazione della PAC, ma anche attività di animazione e informazione nei confronti dei portatori di interesse e della società, sui temi strategici inerenti alla tutela del patrimonio forestale e allo sviluppo sostenibile degli ambiti produttivi e socio-culturali legati al bosco.
Nel corso degli anni le politiche europee in materia forestale e per lo sviluppo rurale si sono evolute, il ruolo del bosco e del settore forestale si è arricchito e le sue funzioni sono profondamente cambiate assumendo un valore strategico nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, del Green Deal europeo, delle strategie europee di decarbonizzazione, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

Quel piccolo nucleo di ricercatori e tecnologi iniziale si è progressivamente ampliato, arricchendosi di competenze e professionalità nuove, anche grazie alla stretta collaborazione con il Centro Foreste e Legno del CREA: realizza studi, documenti di approfondimento, riviste tematiche, linee guida e banche dati; organizza eventi divulgativi e study-visit, e produce video e opuscoli informativi.
L’Osservatorio Foreste ha lavorato nel tempo fornendo supporto tecnico-scientifico al Ministero e alle Amministrazioni regionali, attraverso un costante coinvolgimento e confronto con gli stakeholder, con il mondo accademico e della ricerca, e con la società civile. Il suo ruolo non è cambiato e l’impegno principale rimane quello di supportare l’attuazione delle politiche forestali nazionali e regionali in materia di sviluppo economico, tutela dell’ambiente, decarbonizzazione e adattamento al cambiamento climatico, in coerenza con gli impegni internazionali sottoscritti dal Governo nazionale e con le direttive europee.

Negli ultimi anni l’Osservatorio, in collaborazione con il Centro Foreste e Legno, ha contribuito a far crescere nel nostro Paese l’attenzione politica e sociale alla materia forestale e il suo lavoro si è concentrato nel supportare la Direzione generale dell’economia montana e delle foreste del MASAF, per costruire un nuovo impianto normativo e strategico di intervento. Ha partecipato attivamente alla redazione del D.lgs. 3 aprile 2018, n. 34, contenente il “Testo Unico in materia di Foreste e Filiere forestali (TUFF)”, con cui viene disposto il quadro nazionale in materia di selvicoltura e filiere forestali che definisce gli indirizzi normativi unitari per le Regioni, le Provincie autonome e i Ministeri competenti. Ha inoltre coordinato i gruppi di lavoro che hanno portato alla redazione degli undici decreti attuativi del TUFF, tra cui la nuova Strategia Forestale Nazionale (SFN) – approvata con Decreto Interministeriale n. 677064 del 24 dicembre 2021: uno strumento di indirizzo e coordinamento volto ad assicurare la tutela e la gestione razionale del nostro patrimonio forestale, e uno sviluppo sostenibile del settore e delle sue filiere produttive, ambientali e socio-culturali, dando così piena attuazione agli impegni assunti dall’Italia a livello internazionale ed europeo.
Sito web: www.reterurale.it/foreste

Ricercatore, Centro Politiche e Bioeconomia
Laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso l’Università degli Studi di Torino. Corresponsabile dell’Osservatorio Foreste del Centro Politiche e Bioeconomia de CREA, esperto in sviluppo sostenibile, economia e politica forestale, ha collaborato alla redazione del Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (d.lgs. n. 34 del 2018), della Strategia Forestale Nazionale (SFN), ed è oggi responsabile del progetto Sistema informativo nazionale delle foreste e delle filiere forestali (SINFor), curatore di sei volumi tecnico-scientifici e autore di oltre 120 articoli su riviste nazionali e internazionali. Attualmente è referente tecnico scientifico per la Direzione foreste ed economia montana del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
#lafrase Il rapporto millenario tra uomo e bosco si è sempre basato su un equilibrio delicato che, ora più che mai, deve ricostruirsi su una nuova cultura di conoscenze scientifiche e competenze operative.