Cosa succede quando l’educazione ambientale esce dall’aula tradizionale e si addentra nella foresta? La gestione sostenibile delle risorse boschive passa attraverso la conoscenza e lo sviluppo di competenze e valori condivisi per consentire a tutti di contribuire alla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi. Ed è soprattutto a partire dai banchi di scuola che si può riprendere l’originaria connessione tra uomo e bosco e lasciare che la Natura sia maestra. Ecco le iniziative e gli strumenti educativi promossi dal CREA Foreste e Legno, a tutela dei boschi di oggi e di domani.

«Al solido terreno della Natura si affida la Mente che costruisce per sempre; convinta che lì, solo lì, possa porre fondamenta sicure».
Questi versi del poeta William Wordsworth, apparse sulla copertina del primo numero di “Nature”, il 4 novembre 1869, sono una dichiarazione d’intenti anche per il CREA che – sposando l’approccio pedagogico dell’Outdoor education – indica la strada dell’educazione in foresta, dalla scuola dell’infanzia all’università, per riprendere l’originaria connessione tra uomo e bosco e lasciare che la Natura sia maestra. Ecco le attività dei nostri ricercatori.
L’asilo nel bosco
L’esperienza “Asilo nel bosco” è frutto di un accordo siglato nel 2018 tra il CREA e il Municipio XIII Roma Aurelio per la realizzazione, in via sperimentale, di percorsi di educazione ambientale rivolta alla Scuola dell’Infanzia “Luna Sapiente”, nel quartiere Casalotti.
Le visite si svolgono presso l’Azienda “Ovile” del Centro Foreste e Legno di Roma, che ospita formazioni forestali di varie specie – pini, eucalipti, pioppi – all’interno del Monumento Naturale “Parco della Cellulosa”.

In un contesto peri-urbano, si trova uno spazio a misura di bambino dove le attività di maggiore successo, effettuate su richiesta degli insegnanti, sono quelle pratiche: messa a dimora di piantine forestali, trapianti, semina ed irrigazione, e osservazione del laborioso mondo delle api, attraverso approcci ludici e sensoriali.
Aule in open air: la ricerca esplorativa per la scuola primaria
Nell’ambito del Progetto IDEAr, il CREA Foreste e Legno di Arezzo ha realizzato, durante questa primavera, laboratori ed escursioni all’aperto per far conoscere agli allievi della Scuola Maria Consolatrice le potenzialità degli spazi esterni, naturali e urbani, del territorio aretino.
“Carta, semi e biodiversità!” ha coinvolto i ragazzi della quarta elementare, entusiasti all’idea di manipolare la pasta di cellulosa per creare una “carta piantabile” – unendo semi di piante erbacee – e vedere in futuro germinare i fiori.

Pestelli alla mano, quelli della terza si sono, invece, cimentati nella “Estrazione della clorofilla dalle foglie e nella cromatografia” per identificare, tramite i colori, i diversi componenti: oltre alla clorofilla (verdi), i carotenoidi (gialli/arancioni) e altri pigmenti.
Durante l’incontro “Piccoli vivaisti crescono”, i bimbi della prima hanno collocato la loro pianta nell’orto del CREA, sperimentando come prendersene cura.
“L’erosione del suolo e il ruolo della vegetazione” ha interessato le classi quarte che, grazie a piccoli “carotaggi”, hanno scrutato come è costituito il terreno e come la vegetazione, grazie alle radici e alla struttura epigea, lo protegga da dilavamento e disgregazione.
L’insegnamento su “Alberi diversi e diversi ecosistemi, gli anni di un albero” ha consentito ai ragazzi della terza di stimare l’età dell’albero e le condizioni climatiche del passato che ne hanno influenzato la crescita.

Nel viaggio tra “Storia, arte e biodiversità”, nuovi esploratori della IV e V hanno scoperto la bellezza dell’area archeologico-naturalistica di Castelsecco (AR).
L’appuntamento dedicato ad “Alberi e animali” ha permesso alle classi della Scuola primaria Angelo Tavanti di Policiano (AR) di ascoltare e riconoscere i versi di alcune specie di uccelli – rapaci, anseriformi e strigidi; identificare le impronte degli animali e verificare che gli ungulati (cinghiali e caprioli), i mustelidi
(tassi e martore) e i predatori (volpi e lupi) abitano il bosco, ma possono muoversi con circospezione anche intorno alla città.

Alleanze territoriali: la scienza partecipata e l’università
Il progetto IDEAr, presentato agli studenti del corso in Science dell’Educazione e della Formazione dell’Università di Siena con sede ad Arezzo, prevede il censimento delle specie urbane animali e vegetali della città con “Biodiversità Arezzo” su iNaturalist; il monitoraggio delle farfalle con il Butterfly Monitoring Scheme; lo studio delle formiche urbane con l’adesione al progetto School of Ants. Una occasione per condividere il valore educativo e sociale della scienza partecipata, coinvolgendoli per le future azioni di studio della biodiversità aretina!
Al CREA, la foresta fa scuola
Integrare l’educazione ambientale a tutti i livelli – dall’asilo all’università – sviluppando le conoscenze, le competenze e i valori condivisi per formare nuove generazioni in grado di gestire le foreste in modo sostenibile.

Un’immersione nella complessità degli ecosistemi forestali, quella proposta dal CREA Foreste e Legno attraverso l’approccio olistico dell’Outdoor education, che si basa sull’apprendimento esperienziale e la pedagogia dei luoghi e coinvolge i diversi ambiti di crescita: dal punto di vista pedagogico, concepisce l’ambiente naturale come luogo e oggetto di studio, consente agli allievi di guardare il mondo con gli occhi di uno scienziato, favorisce la comprensione dell’interdipendenza tra sistemi ecologici; secondo la prospettiva psicologica, a contatto con la natura i giovani imparano a misurarsi con l’incertezza e la novità, potenziando il senso di autostima e fiducia; tocca gli aspetti affettivi, interpersonali e sociali, influenzando positivamente le capacità comunicative e la cooperazione; ha effetti fisico-comportamentali, visto che giocare con la terra favorisce le abilità motorie, il lavoro di squadra e la crescita personale.

Tecnologo CREA Politiche e Bioeconomia
Giornalista pubblicista.
#lafrase Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza (Antonio Gramsci L’Ordine Nuovo, primo maggio 1919)