Per vincere la sfida del cambiamento climatico e favorire la resilienza dell’olivicoltura a patogeni alieni, primo tra tutti la Xylella fastidiosa (Xf), il CREA scende in campo con 7 dei suoi centri di ricerca. L’obiettivo è quello di valorizzare, con sperimentazioni innovative, le preziose risorse genetiche autoctone italiane, in particolare in Puglia, nella zona infetta, promuovendo, al contempo, lo sviluppo di aziende competitive sul fronte della qualità e delle tecnologie avanzate. Scopriamo con la sua coordinatrice, Elena Santilli, il progetto Novixgen
Il progetto NOVIXGEN (Nuove prospettive di sviluppo per l’Olivicoltura italiana attraverso la valorizzazione della biodiversità e la selezione di materiale GENetico d’olivo tollerante/resistente a XYlella fastidiosa e azioni mirate a prevenire il possibile impatto sulla Viticoltura), avviato nel gennaio 2023 e coordinato dal CREA, con il suo Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura (CREA-OFA), ha visto il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dell’Università degli Studi del Salento, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dell’Istituto di Genomica Applicata (IGA) e di 7 centri di ricerca del CREA (Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura – CREA-OFA, Agricoltura e Ambiente – CREA-AA, Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari – CREA-IT, Difesa e Certificazione – CREA-DC, Foreste e Legno – CREA-FL, Genomica e Bioinformatica – CREA-GB, Viticoltura ed Enologia – CREA-VE) e si avvale anche di un accordo di collaborazione con il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia. Il progetto prevede, inoltre, il coinvolgimento di Organizzazione di produttori (Op), associazioni di categoria (CIA, Confagricoltura, Coldiretti, etc.) e produttori del settore olivicolo-oleario e viti-vinicolo per massimizzarne la diffusione e le ricadute sul territorio pugliese.
Il progetto, finanziato dal MASAF è di durata triennale ed è complementare alle attività già avviate con i progetti SALVAOLIVI (MASAF) E GEN4OLIVE (HORIZON 2020) per ciò che riguarda la valorizzazione della biodiversità olivicola e la selezione di germoplasma tollerante/resistente a Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53 per il rilancio della competitività del settore e per il mantenimento di un elevato grado di biodiversità nei moderni e innovativi impianti olivicoli.
Novixgen ha come obiettivo primario valorizzare le risorse genetiche autoctone italiane, in particolare pugliesi, mediante la selezione di germoplasma tollerante/resistente a Xylella fastidiosa subsp. pauca ST53, nel quadro di azioni mirate anche alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico, a favorire la resilienza del germoplasma olivicolo e sviluppare aziende del settore moderne, competitive e tecnologicamente avanzate.
Saranno realizzati nell’Azienda Podere Sant’Anna di Monteroni di Lecce del CREA, nel territorio colpito da Xylella, oliveti sperimentali sia in pieno campo (come un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto”)
sia in apposite strutture protette per impedire l’ingresso di insetti che trasportano la malattia (screenhouse), oltre a portare avanti ricerche di tipo tradizionale. L’approccio scelto è finalizzato alla raccolta della maggior quantità possibile di informazioni genetiche e fenotipiche necessarie alla selezione di germoplasma olivicolo resistente a Xylella nel medio-lungo periodo. Durante il triennio la zona colpita dalla Xf verrà monitorata e campionata per selezionare materiale genetico utile per gli studi sulla resistenza genetica (foto 3). Da questi studi si attendono, nuove conoscenze sui meccanismi di interazione ospite-patogeno.
Si intende, in particolare, offrire agli operatori del mondo agricolo nuove varietà tolleranti/resistenti a Xylella fastidiosa da aggiungere alle sole due varietà tolleranti (leccino e FS17) attualmente autorizzate dalla Regione Puglia per la realizzazione di nuovi impianti, anche per ridurre l’impatto ambientale nell’areale salentino determinato dai trattamenti fitosanitari obbligatori. Il territorio pugliese si è mostrato comunque ricco in termini di diversità genetica della specie (foto in alto) e diverse risorse genetiche con tratti di interesse per la tolleranza/resistenza a Xf sono presenti sul territorio, soprattutto nell’area infetta soggetta ad elevata pressione selettiva. Nell’ambito del progetto Novixgen, tali risorse sono in corso di individuazione e campionamento e verranno catalogate, descritte, analizzate e propagate per costituire facilities finalizzate alla conservazione della biodiversità e al monitoraggio della resistenza genetica nel lungo periodo.
A quanto sopra si affianca uno specifico studio sulla viticoltura, anch’essa interessata da Xylella fastidiosa, per indagare i meccanismi di resistenza al patogeno in Vitis vinifera, identificare i microrganismi potenzialmente utili al contrasto della malattia e migliorare la resilienza della filiera viticola, in un’ottica di espansione del patogeno e di prevenzione di future limitazioni e danni dovuti a Xf.
Patologa molecolare con esperienza nella diagnosi e nello studio di vari sistemi ospite-patogeno di fungi e batteri patogeni delle piante, in particolare dell’olivo
#lafrase Meravigliarsi di tutto è il primo passo della ragione verso la scoperta (Louis Pasteur)