Scopriamo il mondo inaspettato del suolo e le sue incredibili connessioni con la vita, l’ambiente e l’agricoltura. Danilo Marandola, ricercatore CREA Politiche e Bioeconomia ed esperto di suolo, racconta lo sforzo crescente da parte delle Istituzioni nazionali e comunitarie per tutelarlo.
I suoli sono fondamento della produzione alimentare e fonte di servizi ecosistemici essenziali per l’umanità. Non a caso, il ripristino e la conservazione dei suoli ricadono fra gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed è oggetto di attenzione importante da parte delle Convenzioni delle Nazioni Unite per la lotta al cambiamento climatico (UNCCC), per il contrasto alla desertificazione (UNCCD) o per la conservazione della biodiversità (UNCBD).
I suoli permettono di contrastare il cambiamento climatico e di adattarsi ai suoi effetti grazie alla importante funzione che svolgono all’interno del ciclo del carbonio. Si stima che in tutto il mondo i suoli siano riserva di decine di miliardi di tonnellate di carbonio.
Nel suolo risiede anche un quarto della biodiversità del nostro pianeta. In un singolo metro quadrato di suolo forestale si possono trovare oltre 1000 specie di invertebrati, mentre un cucchiaino da thè di suolo ospita fino a 1 miliardo di batteri.
La salute dei suoli rappresenta soprattutto la base per la produzione alimentare. Il 95% del nostro cibo viene prodotto direttamente o indirettamente sui nostri suoli. Solo per soddisfare la domanda di cibo, la produzione agricola dovrà aumentare, entro il 2050, del 60% a livello globale e quasi del 100% nei paesi in via di sviluppo. Questa è una vera sfida se si guarda al fatto che, a livello globale, il 33% del suolo è da moderatamente ad altamente degradato a causa di erosione, perdita di nutrienti, acidificazione, salinizzazione, compattazione e inquinamento chimico
La salvaguardia del suolo richiede l’intervento specifico delle politiche pubbliche. Fra queste, la Politica agricola comune (PAC) che individua nella tutela del suolo un obiettivo strategico di intervento.
Nel periodo 2014-2020, per esempio, i Programmi di sviluppo rurale (PSR) italiani hanno impegnato oltre 460 milioni a favore di agricoltori che, volontariamente, hanno deciso di adottare pratiche colturali benefiche per il suolo. Fra queste:
- pratiche di agricoltura conservativa (semina su sodo, cover crops, minime lavorazioni),
- pratiche per l’incremento della sostanza organica (sovesci, apporto di ammendanti organici),
- pratiche di inerbimento degli arboreti,
- avvicendamenti e introduzione di colture miglioratrici in rotazione.
Questo tipo di impegno sarà conservato anche dal prossimo Piano strategico nazionale (PSN) della PAC 2023-2027. Per maggiori dettagli e costanti aggiornamenti: https://www.reterurale.it/PAC_2023_27
#laFrase
così come la nostra epidermide è fondamentale per la nostra salute, allo stesso modo il suolo è fondamentale per la nostra vita sulla terra