Si sente parlare molto in giro della sostenibilità, ma quanto effettivamente poi il tema è affrontato davvero sui media generalisti? E come viene percepita dal pubblico? Scopriamo insieme ai nostri esperti Marco Vassallo e Giuliano Gabrieli (Ufficio di Statistica del CREA Politiche e Bioeconomia) fino a che punto la sostenibilità in generale e nell’agroalimentare siano affrontati nei social e quale sentiment(o) suscitano
La ricerca effettuata: il metodo
L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di valutare l’opinione di alcuni media[1], considerati generalisti, sul tema della sostenibilità nel settore agroalimentare e possibilmente individuare anche le sue dimensioni – ambientale, economica, etica e sociale – estrapolando quanto è stato riportato dai loro profili Twitter dal 01 gennaio al 30 aprile 2022.
L’ampia accezione del concetto di sostenibilità nell’agroalimentare coinvolge diversi ambiti, che risultano strettamente connessi tra di loro quali, ad esempio: l’inquinamento, la salvaguardia del suolo, i cambiamenti climatici, gli ecosistemi, la biodiversità per poi interagire con ambiti sociali e possibilmente economici. Pertanto, si è cercato di contestualizzare il fenomeno sostenibilità in due contesti di riferimento, uno a carattere più generale, con chiavi di ricerca di primo livello, quali: “sostenibilità”, “sostenibile”, “sostenibili”, “salvaguardia”, “inquinamento”, “biodiversità”; ed un altro più specifico riguardante il settore agroalimentare, al quale sono state aggiunte, oltre alle prime, delle chiavi di secondo livello[2] quali: “agricola”, “agricole”, “agricoli”, “agricoltori”, “agricoltura”, “agro”, “allevamenti”, “allevamento”, “ambientale”, “ambientali”, “ambiente”, “animali”, “cambiamento”, “clima”, “climatico”, “climatici”, “colture”, “ecosistema”, “ecosistemi”, “green”, “rurale”, “scioglimento”, “sociale”, “temperatura” e “temperature”.
[1] 70 profili tra cui 42 televisioni, 24 quotidiani, 4 settimanali italiani.
[2] Chiavi di ricerca quale economica ed etica sono state escluse poiché ha portato ad estrazione di tweet troppo fuori contesto.
Risultati descrittivi preliminari
Nelle seguenti tabelle 1a e 1b vengono riportate rispettivamente le distribuzioni del numero di profili Twitter e di tweet suddivisi per tipologia di media e per sostenibilità generale e specifica (i.e., agroalimentare). Dalla tabella 1a emerge che 50 profili (71,4% sul totale di 70) hanno pubblicato tweet riguardo la sostenibilità in generale nel periodo considerato, in prevalenza televisioni (52%) e quotidiani (44%). La numerosità scende a 29 profili (41,4% sul totale di 70), quando si parla di sostenibilità nell’agroalimentare ed anche in questo caso in prevalenza sono le televisioni (58,6%) ed i quotidiani (37,9%).
Andando ad osservare in tabella 1b il numero di tutti i tweet pubblicati nel periodo considerato (i.e., Gennaio-Aprile 2022) otteniamo che su un totale di 108.137 tweet solo 447 (circa lo 0,41%), restano focalizzati sulla sostenibilità in generale e 128 (circa lo 0,11%) su quella focalizzata sull’agroalimentare. I profili Twitter delle televisioni sono sempre il media dove si pubblica di più riguardo a questi argomenti.
Questo primo risultato descrittivo mostra come il tema della sostenibilità in generale e, ancor di più, per la sostenibilità agroalimentare rappresenta un argomento abbastanza marginale rispetto alle tematiche trattate dai media italiani considerati generalisti almeno in questi primi quattro mesi del 2022.
In figura 1 si riporta un’analisi cluster sui tweet del periodo considerato, condotta attraverso il metodo ALCESTE, implementato all’interno del software IRaMuTeQ[3] version 0.7 alpha 2, dove è possibile visualizzare quale profilo di media ha trattato maggiormente le due tematiche. Il carattere più grande è indicatore di maggior frequenza da parte di quel media nel trattare la tematica in esame. La sostenibilità in generale è stata maggiormente discussa dai media appartenenti al cluster di colore rosso, mentre quella più specifica dell’agroalimentare dai media del cluster blu. I media appartenenti agli altri due cluster hanno trattato le due tematiche in maniera minore con qualche piccola eccezione per Avvenire, RadioScienza, RestartRai e Focus che si trovano in prossimità delle due tematiche.
Risultati dell’analisi del sentimento
In figura 2 sono riportati i valori percentuali dei tweet classificati come positivi e negativi (non vi sono neutrali) per tematica ottenuti con la risorsa MAL[4] e sua implementazione W-MAL che tiene maggiormente conto sia del contesto di riferimento e del social media utilizzato (i.e., Twitter).
I punteggi sia positivi che negativi per la sostenibilità in generale che nell’agroalimentare essenzialmente si equivalgono con punteggi positivi sempre maggiori dei negativi. La sostenibilità è di fatto una tematica positiva che non lascia spazio all’indifferenza: non è stato trovato, infatti, alcun tweet neutrale.
[3] IRaMuTeQ – Interfaccia R per testo multidimensionale e analisi di questionari: http://www.iramuteq.org/
[4] Lessico affettivo morfosintattico (i.e., elenco di parole – forme o lemmi – associate ad uno o più punteggi numerici o categoriali. Attraverso l’utilizzo dei lessici affettivi è possibile quindi avere dei punteggi positivi, negativi o neutrali – intorno allo zero – alle parole che compongono un testo) chiamato MAL (Morphologically-inflected Affective Lexicon) e sua recente implementazione specifica per Twitter chiamata W-MAL (Weighted-MAL), sviluppati entrambi dal CREA-PB e dal Dipartimento di Informatica della Università di Torino nel 2019 e 2020.
Di seguito vengono mostrati degli esempi di tweet[5] positivi e negativi estratti per tematica dal W-MAL.
Sostenibilità in generale, esempi di tweet positivi:
- servono nuove regole inquinamento criptovalute soluzioni proposte ora manca sostenibilità economica ecco serve regolamentazione globale
- sostenibilità sociale può fare italia rappresenta grande sfida società contemporanea banco prova cruciale costruzione domani
- carburanti alternativi etere serbatoio nuova soluzione sostenibile
Sostenibilità in generale, esempi di tweet negativi:
- disastrosi effetti guerra comparti industriali frutto sbagliate decisioni passate bassi compensi lavoratori scelte sostenibilità ambientale difficili concretizzare
- raggiungere sostenibilità servono nuovi sistemi misurazione tempo stringe passare parole fatti imprese enti pubblici finanza devono saper valutare quantificare impatto progetti investimenti
- sbagliato sospendere misure ue tutela biodiversità
- credo europa debba fare piano solo energetico materie_prime dipendere altri paesi mantenendo sostenibilità fatto finora governo momento può fare interventi spot pietro paganini economista
Sostenibilità nell’Agroalimentare, esempi di tweet positivi:
- vuole rendere sostenibile filiera tabacco italia azienda rilancia sviluppo tecnologie soluzioni innovative applicabili coltivazione raccolta prima trasformazione materie_prime
- grande impianto acquaponico d europa italia quattro giovani imprenditori unico obiettivo creare modello agricolo totalmente sostenibile the circle coltiva migliori varietà vegetali senza generare alcuno scarto
- rosolina rovigo agricoltura sostenibile centro po tramontana polo sperimentale ortofloricolo presenta ricerche imprenditori settore prese siccità alti costi energia materie_prime
Sostenibilità nell’Agroalimentare, esempi di tweet negativi:
- soltanto questione drammatica alleviamo animali sottovalutazione rispetto inquinamento prodotto allevamenti_intensivi bisogna produrre meno carne inquina fa male
- quando sostenibilità prodotto solo facciata consumo suolo danno agricoltura parliamo chiara righi fino maggio milano lisa casali ospite fiera sabato camilla francisci ascolta
- aria irrespirabile campi contaminati acqua imbevibile conseguenze inquinamento ambientale paesaggio produttivo nord italia bonifiche mai avvenute contaminazioni racconta immagini qualcosa invisibile
[5] Il linguaggio di Twitter è spesso molto sintetico e veloce, pieno di simboli e link tipici del social media, quindi i tweet estratti possono riportare delle imprecisioni lessicali e grammaticali poiché il testo è stato ripulito da queste simbologie per una più immediata lettura.
Considerazioni conclusive
La sostenibilità in generale è un concetto percepito come positivo, di cui si parla, ma che forse non è ancora ben compreso del tutto dai media perché è un concetto che è ancora difficile da misurare (vedi tweet con accezione negativa). Il problema dell’inquinamento ambientale, soprattutto energetico, sembra essere l’insostenibilità più dibattuta, denunciata per essere risolta, dai media generalisti insieme al dubbio riguardante la sostenibilità delle criptovalute in ambito economico. La sostenibilità sociale è anche spesso menzionata, inevitabilmente collegata a comportamenti e stili di vita sostenibili.
La sostenibilità nell’agroalimentare passa attraverso l’innovazione per l’impiego sostenibile delle materie prime a salvaguardia dei territori, della biodiversità e quindi dello scarto, attraverso la denuncia contro gli allevamenti intensivi e alla promozione di prodotti sostenibili quando magari non lo sono.
Quello che accomuna questo concetto di sostenibilità in genere e specifico per l’agroalimentare è comunque una voglia di essere sostenibili, di adoperarsi in una direzione della sostenibilità soprattutto ambientale, ma poi, di conseguenza, anche economica e sociale. La dimensione etica non sembra per ora rientrare con efficacia forse perché la stessa parola “sostenibilità” sottende lo sposare un’etica di fondo. Questo connubio sostenibilità ed etica richiede però di maggiori approfondimenti in futuro.
Ha una lunga esperienza nei metodi statistici multivariati a struttura latente applicati allo studio di modelli decisionali nell’agroalimentare. Recentemente la sua attività di ricerca si è focalizzata nell’analisi automatica del linguaggio naturale in Agricoltura
#lafrase If you change nothing, nothing will change (Tony Robbins)
Statistico di formazione, master in “Data Science”, data analyst con esperienza in big data, tecniche di campionamento, text-mining e sentiment analysis. Membro dell’Ufficio di Statistica dell’Ente
#lafrase Il web ci ha insegnato il potere dell’“effetto di rete”: quando connettete le persone e le idee, esse crescono (Chris Anderson)