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mercoledì, 1 Ottobre 2025

Riso: TEA per la sostenibilità 

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Il riso è il fiore all’occhiello dell’agricoltura italiana, ma la filiera è messa alla prova da siccità sempre più gravi e patologie come il brusone. Per garantire produzioni stabili e sostenibili, la ricerca accelera grazie alle TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita). Il CREA è protagonista con progetti come BIOTECH-SUSRICE e TEA4IT, che puntano a varietà più resistenti alla carenza d’acqua, con radici più profonde e resilienti. Il futuro del riso italiano passa dall’innovazione genetica e da una nuova generazione di piante capaci di affrontare il clima che cambia.

Il riso è una coltura fondamentale per l’Italia, che ne è il principale produttore europeo, nonché uno dei simboli del Made in Italy. Disporre di varietà produttive e resilienti è, quindi, cruciale per garantire la sicurezza alimentare nel prossimo futuro e sostenere una filiera strategica per l’economia nazionale. Negli ultimi anni, tuttavia, la risicoltura italiana ha dovuto affrontare sfide sempre più complesse. Il 2022, ad esempio, è stato un vero e proprio annus horribilis: il prolungato periodo di siccità estiva ha causato una riduzione della produzione di risone superiore al 30%. A ciò si aggiunge la minaccia persistente del brusone, la principale patologia del riso coltivato, che in annate sfavorevoli rischia di compromette resa e qualità delle coltivazioni. 

Anche per il riso come per altre colture strategiche del sistema agrifood, le TEA (Tecnologie di Evoluzione Assistita) possono rappresentare la via per aumento di produzione e sostenibilità, con miglioramenti mirati, rapidi e rispettosi dell’ambiente. 

L’Italia viaggia a forte velocità sul fronte dell’innovazione varietale tramite TEA in risicoltura. Un esempio concreto: il progetto BIOTECH-SUSRICE ed il nuovo che avanza, il progetto TEA4IT. 

Nell’ambito del progetto BIOTECH-SUSRICE, finanziato dal Masaf, il CREA ha concentrato la propria ricerca su un gene che regola la profondità radicale delle piante di riso, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza nell’assorbimento dell’acqua e, quindi, la capacità di adattamento agli stress idrici. Lo studio ha coinvolto due varietà italiane sviluppate dal CREA, Vialone Nano e Roma, selezionate per il loro valore agronomico e commerciale. Le prime verifiche sui materiali ottenuti tramite le TEA sono promettenti: le piante mutate nel gene che regola l’architettura radicale rientrano nella categoria NGT1 individuata dalla Commissione Europea nella bozza legislativa che ne regolamenterà la coltivazione, cioè portano minime modifiche alla sequenza, che potrebbero essere avvenute anche a seguito di una mutazione spontanea. Le TEA realizzate mostrano una maggiore capacità di esplorazione del suolo, un miglior accesso alle risorse idriche e, quindi, una potenziale maggiore resistenza agli stress ambientali. Nell’ambito di un nuovo finanziamento voluto dal Ministero vigilante, il progetto TEA4IT, i materiali genetici così ottenuti saranno soggetti ad ulteriori caratterizzazioni per valutarne la rispondenza ai requisiti per la sperimentazione in campo, con l’obiettivo di accelerare l’introduzione di varietà di riso più resilienti, sostenibili e adatte alle sfide climatiche future. 

Nicola Pecchioni
Direttore CREA Centro Cerealicoltura e Colture Industriali

Specializzazione in Biotecnologie Vegetali, laurea in Scienze Agrarie. Direttore Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali del CREA e docente Università di Modena e Reggio Emilia. Valutatore di progetti nazionali e internazionali, di prodotti della ricerca, VQR 2011-2014, membro commissione esperti PNR 2021-27. Supervisiona progetti europei, nazionali e regionali del suo Centro. Genetista e plant breeder .

#lafrase La conoscenza è un oceano profondo che non si colma, ma nel quale c’è uno spazio immenso di studio per tutti

Patrizia Vaccino
Prima ricercatrice CREA-Cerealicoltura e Colture Industriali

Le principali tematiche di studio sono la caratterizzazione genetica e qualitativa di frumento tenero e riso, il miglioramento genetico con metodi tradizionali ed avanzati, lo studio dei loci codificanti per le proteine di riserva dei frumenti. 

#lafrase L’ignoranza afferma o nega rotondamente; la scienza dubita (Voltaire)

Laura Bassolino
Ricercatrice del CREA Centro Cerealicoltura e Colture Industriali

Ha esperienza in biologia vegetale e molecolare per studi di genomica funzionale in colture orticole e industriali.

#lafrase Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose (Lucrezio, De Rerum natura) 

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