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venerdì, 30 Maggio 2025

Dal bosco alla filiera 

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Intervista ad Alessandra Stefani, presidente Cluster Italia Foresta Legno

La filiera italiana del legno è un patrimonio straordinario del nostro Paese, un settore strategico per l’economia e l’ambiente, ma spesso poco valorizzato e ancora troppo poco conosciuto dal grande pubblico. Rappresenta, infatti, una realtà produttiva di grande valore, articolata e profondamente radicata nei territori. Dai boschi fino alla trasformazione ad alto valore aggiunto le imprese italiane sono capaci di coniugare tradizione, artigianalità, innovazione e qualità. L’Italia, infatti, eccelle nella produzione di mobili, infissi, strutture in legno e oggetti di design, che esporta in tutto il mondo.  

Ma la filiera del legno in Italia è molto più di una tradizione manifatturiera: è un sistema dinamico e in continua evoluzione, che investe in innovazione tecnologica, ricerca applicata e sostenibilità ambientale, con l’obiettivo sia di aumentare la competitività del settore – che risente ancora di una forte dipendenza dall’importazione di legname dall’estero – sia di costruire un futuro in cui il legno sia sempre più protagonista della transizione ecologica. Se ben gestita, aiuta a ridurre le emissioni di CO₂, a valorizzare le aree interne e montane, a creare occupazione locale qualificata, a promuovere un’economia circolare e sostenibile, puntando su modelli di filiera corta, gestione forestale responsabile e valorizzazione delle risorse locali. 

Dalla gestione forestale alla produzione di arredi, passando per la lavorazione del legno, la ricerca sui materiali, l’innovazione tecnologica e il design, rendere più visibile questa filiera significa non solo riconoscerne il valore economico e ambientale, ma anche costruire una narrazione nuova: il legno non è un materiale del passato, ma del futuro. Ne parliamo con Alessandra Stefani, presidente Cluster Italia Foresta Legno. 

Cos’è e cosa fa il Cluster Italia Foresta Legno che Lei presiede?  

L’ Associazione Cluster Italia Foresta Legno, nata nel luglio 2023, si propone di promuovere lo sviluppo del sistema forestale nazionale in un’ottica di sinergia con le diverse filiere nazionali e i cluster territoriali di settore per contribuire attivamente nei percorsi di ricerca e sviluppo in grado di permettere una diffusione dei migliori processi produttivi e organizzativi nei diversi settori, nonché cooperare al rafforzamento dell’intero sistema foresta legno italiano sul panorama europeo e internazionale.  

In particolare, mira a promuovere la gestione sostenibile delle foreste, garantendo che le attività forestali siano condotte in modo responsabile, rispettando l’ambiente e le comunità locali, anche al fine di assicurare la fornitura di legname di alta qualità.  Si propone di sviluppare la bioeconomia circolare, attraverso la valorizzazione di ogni parte della biomassa legnosa, dalla produzione forestale ai sottoprodotti industriali, al fine di ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse.  Per far questo, promuove l’innovazione, sostenendo la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti legnosi, incentivando la collaborazione tra le imprese del settore. Queste sono attivamente supportate per migliorare la loro competitività attraverso l’efficienza produttiva, la semplificazione burocratica e la promozione delle eccellenze italiane nel mercato nazionale e internazionale. 

Ci parli della filiera italiana del legno, una realtà importante ancora troppo poco conosciuta… 

 Una particolare attenzione è riservata alla valorizzazione del prodotto legnoso nazionale attraverso la promozione della certificazione di qualità, sostenibilità e tracciabilità.  Attualmente il sistema legno italiano si basa prevalentemente su prodotti esteri, che poi lavora in maniera mirabile, esportando in tutto il mondo prodotti finiti, tra cui  mobili e oggetti di design di cui siamo primi per fatturato. Il sistema legno italiano è poi il più efficiente in Europa e tra i primi al mondo per le capacità di riuso e riciclo. Il legno nazionale, in particolare nelle forme composite di fibre diverse, può avere nuovi e importanti mercati, ad esempio nell’edilizia, anche antisismica. 

Qual è il contributo della ricerca  (inclusa naturalmente quella del CREA) alla filiera e come potrebbe essere implementato? 

In sintesi, le azioni del Cluster sono volte a creare un sistema forestale italiano moderno, competitivo e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze della società e di contribuire alla transizione verso un’economia circolare e a basse emissioni di carbonio.  Perciò la ricerca e la sperimentazione possono fornire un contributo fondamentale. Sono in atto già numerose collaborazioni. Partirà a breve una collaborazione con il CREA Politiche e Bioeconomia volta specificatamente a raccogliere dati sul sistema legno italiano. 

https://www.italiaforestalegno.it/wp-content/uploads/2024/07/CLUSTER-ITALIA-FORESTA-LEGNO_statuto.pdf 

Micaela Conterio
Ufficio stampa CREA

Giornalista pubblicista dalla comprovata professionalità sia come addetto stampa, con particolare riguardo ai social media (relations, strategy, event e content) e al web, sia come redattrice di articoli presso diverse redazioni di testate giornalistiche nazionali. Fotografa e scrittrice per passione.

#lafrase Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi (Marcel Proust)

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