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domenica, 1 Giugno 2025

Monitorare le foreste italiane: l’inventario e la carta forestale 

Della stessa Rubrica

Inventario forestale e carta forestale: i “selfie” dei nostri boschi 

Il monitoraggio scientifico delle foreste costituisce una priorità riconosciuta e consolidata a livello internazionale nonché un passaggio fondamentale per la loro tutela. Infatti, per prendersi cura di questi veri e propri ecosistemi, bisogna disporre di solide conoscenze e di dati costantemente aggiornati.  Proprio quest’anno segna la nascita del quarto Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) realizzato dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (CUFA) dell’Arma dei Carabinieri con il supporto scientifico che CREA Foreste e Legno fornisce da ben 40 anni.

Introduzione 

Il monitoraggio delle foreste è oramai una priorità riconosciuta e consolidata a livello internazionale. La recente proposta di Regolamento (UE) del Parlamento Europeo e del Consiglio punta, infatti, a creare un vero e proprio quadro di monitoraggio per valutare la resilienza delle foreste europee, ribadisce la rilevanza degli ecosistemi forestali e fornisce indicazioni su come osservare quanto essi siano in salute e come essi reagiscano ai cambiamenti climatici, con lo scopo prioritario di tutelarli. 

Non solo, si ribadisce con forza che le foreste non sono solo alberi, ma veri e propri ecosistemi che offrono tantissimi servizi fondamentali: assorbono CO₂, proteggono la biodiversità, aiutano a contrastare eventi meteorologici estremi e migliorano la qualità della vita. E, per prendersene cura, serve una base solida e aggiornata di conoscenze, dove il monitoraggio scientifico diventa un punto di partenza imprescindibile.  

E in Italia? Il Testo Unico in materia di foreste e filiere forestali (TUFF, D.Lgs. 34/2018) definisce chiaramente l’importanza di conoscere e monitorare il nostro patrimonio boschivo, conoscenza che può essere perseguita attraverso strumenti moderni come il nuovo Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI) e la Carta Forestale d’Italia (CFI2020): due risorse innovative e fondamentali per costruire un futuro in cui le foreste italiane siano davvero protagoniste della transizione ecologica. 

L’Inventario Forestale Nazionale Italiano 

Il 2025 segna l’avvio del nuovo Inventario Forestale Nazionale Italiano (IFNI), il quarto nella storia del nostro Paese, realizzato dal Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari (CUFA) dell’Arma dei Carabinieri, grazie alle attività di supporto scientifico e tecnico fornite, oramai da 40 anni, dal CREA Foreste e Legno (CREA FL). 

L’attuale inventario introduce due importanti novità rispetto al precedente (INFC, 2015):  

1) l’adozione di un approccio continuo e permanente, con rilievi e statistiche aggiornati annualmente in un ciclo quinquennale

 2) un nuovo disegno campionario, articolato in due fasi anziché tre.  

Inoltre, tra le più importanti innovazioni introdotte:  

  • l’impiego più esteso di dati telerilevati per la produzione non solo di stime, ma anche di mappe degli attributi rilevati (Figura 1);
Figura 1 – Integrazione tra dati a terra e dati telerilevati per la mappatura delle variabili forestali.  
  • la georeferenziazione di tutti gli alberi con diametro superiore a 9,5 cm nell’area di saggio principale;  
  • la realizzazione di punti di campionamento permanenti;  
  • il rilievo di attributi mai rilevati fino ad ora come flora erbacea, licheni e microhabitat, in linea con gli standard europei di monitoraggio e reportistica. 

Il nuovo programma inventariale, che fornirà i primi risultati e prodotti fra pochi mesi, presenta dunque significative novità in termini di aggiornamento e miglioramento dei prodotti forniti, unendo l’esperienza accumulata nei precedenti tre cicli di rilevazione con soluzioni più moderne, innovative ed efficaci. Il tutto pensato per lavorare in modo complementare con altre fonti di dati, come ad esempio la Carta Forestale d’Italia (CFI2020), offrendo così una visione ancora più completa e utile delle nostre foreste. 

La Carta Forestale d’Italia 

La recente CFI2020 realizzata dal CREA FL, è una dettagliata e funzionale rappresentazione vettoriale, consultabile all’interno del Sistema Informativo Nazionale delle Foreste e del Settore Forestale (SINFor) (Pecchi et al., 2024), derivante dall’aggiornamento e mosaicatura di carte tematiche, regionali e locali, che permette di visualizzare, a scala 1:10.000, la superficie forestale italiana distinta secondo le definizioni di bosco previste a fini normativi (definizione TUFF ed eventuali definizioni regionali, se presenti) e per fini statistici (definizione FAO in coerenza con quanto previsto da IFNI) (Figura 2). 

Figura 2 – Esempio di visualizzazione multi-definizione di bosco nella CFI2020.

Con CFI2020, per la prima volta dai tempi della vecchia Carta della Milizia Forestale del 1936 (Ferretti et al., 2018), è stata realizzata una mappa digitale e georeferenziata su scala nazionale che raccoglie, armonizza e rende fruibili tutte le informazioni cartografiche sulle foreste italiane ad oggi disponibili. Grazie a questo strato informativo è infatti possibile avere una visione completa e aggiornata dello stato dei nostri boschi, una sorta di fotografia che ci rivela come la superficie forestale nazionale abbia ampiamente superato i 10 milioni di ettari, confermando il trend di crescita degli ultimi anni, già evidenziato da altre fonti (es. Gasperini et al., 2022). 

Conclusioni 

Con IFNI e CFI2020 avremo a disposizione dati aggiornati e preziosi per monitorare, proteggere e gestire al meglio i boschi italiani. Queste informazioni ci aiuteranno non solo ad utilizzare i boschi in maniera sostenibile, ma anche a valorizzare tutti i benefici che le foreste ci offrono, sia materiali che immateriali. 

La rilevanza di dati geografici espliciti, come quelli forniti da questi due prodotti, risiede:  

1) nella possibilità di integrarli con altri strati informativi come aree protette, vincolate e/o di particolare interesse ambientale, oppure locali e/o di dettaglio, come i piani di gestione e assestamento forestale;  

2) nell’occasione di poter creare ulteriori prodotti, cartografici e non, coerenti, precisi e georeferenziati;  

3) nella facilità di accesso alle informazioni prodotte e nella sicurezza della qualità del dato

Questi vantaggi sono a supporto non soltanto dei portatori di interesse o della comunità scientifica, ma anche del grande pubblico: tutti dobbiamo essere parte attiva nel monitoraggio e nella tutela dei boschi italiani. Perché le foreste non sono solo degli ecosistemi, sono anche cultura, economia, storia e identità del nostro Paese. 

Bibliografia citata 

Ferretti F, Sboarina C, Tattoni C, Vitti A, Zatelli P, Geri F, Pompei E, Ciolli M (2018). The 1936 Italian Kingdom Forest Map reviewed: a dataset for landscape and ecological research. Ann. Silvic. Res., 42: 3-19. https://doi.org/10.12899/asr-1411 

Gasparini P, Di Cosmo L, Floris A, De Laurentis D (eds.) (2022). Italian National Forest Inventory – Methods and Results of the Third Survey – Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio – Metodi e Risultati della Terza Indagine. Springer. 598 pp. https://doi.org/10.1007/978-3-030-98678-0 

Pecchi M, D’Amico G, Mattioli W, Sossai M, Petrucci D, Romano R (2024). Towards open data sharing initiatives in the forestry sector: the example of the Italian National Forestry Information System (SINFor). Forest Policy and Economics, 169, 103320. https://doi.org/10.1016/j.forpol.2024.103320 

#CREABREAK #innovazione2020: scopriamo l’#InventarioForestaleNazionale in #roadshow #ForesteLegno

Mattioli Walter
Primo Ricercatore CREA Centro Foreste e Legno

Cultore della materia in Assestamento Forestale, Dendrometria, Selvicoltura, Geomatica e Inventari Forestali, è autore di circa 100 pubblicazioni scientifiche e tecniche dove si occupa principalmente di monitoraggio forestale ed inventariazione delle risorse forestali tramite l’utilizzo di applicazioni GIS e telerilevamento.  

#lafrase Hai contato quanti alberi ci sono nel tuo bosco?Come? Contare gli alberi? Solo una grande mente può farlo! (Lev Tolstoj – “Anna Karenina”)

 

 

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