L’Italia, crocevia dei traffici commerciali tra Africa, Europa e Asia, è esposta alla minaccia crescente di organismi nocivi alieni che mettono a rischio la biodiversità boschiva, colturale e paesaggistica. I ricercatori illustrano la strategia messa a punto dall’Unione europea e sottolineano il ruolo di supporto scientifico svolto dal CREA Difesa e Certificazione, Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante, nell’ambito del Servizio Fitosanitario Nazionale.
In un mondo sempre più globalizzato, l’Italia, crocevia naturale tra Africa, Europa e Asia, rappresenta da tempo un hub strategico per gli scambi commerciali, inclusi quelli di materiale vegetale e legnoso. Tuttavia, questo intenso traffico, unito al clima mite e alla ricca biodiversità, la espone a una minaccia crescente: l’introduzione di organismi nocivi alieni, veri e propri nemici invisibili che mettono a rischio boschi, coltivazioni e paesaggi naturali.
La situazione è talmente seria che l’Unione Europea è intervenuta con misure restrittive e piani di sorveglianza rigorosi (Regolamenti UE 2019/2072 e 2016/2031), fondando la propria strategia su tre azioni chiave:
- individuare precocemente il pericolo (c.d. early warning);
- intercettare tempestivamente l’intruso (c.d. early detection) e intervenire immediatamente per la sua eliminazione;
- e, se questo non fosse più possibile, per contenerne la diffusione (c.d. eradicazione).

L’obiettivo è uno: salvaguardare un patrimonio ambientale e produttivo che rischia di essere irrimediabilmente compromesso.
Non si tratta di una minaccia ipotetica. Le foreste italiane – che coprono circa il 40% del territorio – subiscono da decenni l’impatto devastante di questi “ospiti indesiderati”, soprattutto insetti e funghi, la cui diffusione è favorita dalle loro piccole dimensioni e dalla capacità di nascondersi nelle piantine commercializzate, come dei veri e propri “autostoppisti” lungo le vie di comunicazione. Basta citare il Cancro del castagno (Cryphonectria parasitica), che ha stravolto i castagneti storici, o la Grafiosi dell’olmo, che ha sterminato il 100% degli olmi adulti. Tra gli invasori più temuti anche il Tarlo asiatico (Anoplophora glabripennis e A. chinensis), capace di uccidere molte specie arboree, e il Nematode del pino (Bursaphelenchus xylophilus), originario del Nord America, che dal 1999 ha devastato e continua a devastare buona parte dei soprassuoli a conifera di Portogallo e Spagna. Particolarmente drammatica è la storia del fungo responsabile del “cancro colorato del platano” (Ceratocystis platani), arrivato in Italia alla fine della Seconda guerra mondiale. Il primo focolaio scoppiò a Caserta, distruggendo i monumentali platani che decoravano il viale d’accesso alla Reggia.
Oggi, il fronte della difesa è affidato al Servizio Fitosanitario Nazionale, coordinato dal MASAF e articolato in 21 Servizi Fitosanitari Regionali, con il supporto scientifico dell’Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante, individuato con D.lgs n.19 del 2021 nel CREA Difesa e Certificazione. Un lavoro essenziale, che garantisce il monitoraggio e la sorveglianza del territorio nazionale per fermare la prossima minaccia fitosanitaria prima che sia troppo tardi.
Si ringraziano Paolo D’Amaro, Gianluca Dell’Unto, Emilia Innocenti Degli, Valentina Nicotera, Silvia Rosati, coinvolti nell’attività condotta dal CREA-DC a supporto dei Programmi fitosanitari nazionali.

Ricercatrice CREA Centro Difesa e Certificazione
Entomologa che si occupa di monitoraggio legato alla conservazione della biodiversità in ambito forestale, e agricolo in risposta alla Regolamentazione Europea.
#lafrase Dobbiamo preservare ogni frammento di biodiversità perché è inestimabile, imparando a usarlo e giungendo a capire che cosa significhi per l’umanità (E.O. Wilson)

Tecnologo, CREA Centro Difesa e Certificazione
Laureata in sociologia rurale, lavora dal 1990 all’INEA, in seguito CREA-Politiche e Bioeconomia, sulle pubblicazioni istituzionali, occupandosi di temi come la qualità dei prodotti agroalimentari e l’agricoltura biologica
#lafrase La conoscenza è il seme della virtù, che cresce e fiorisce nel cuore dell’uomo (Platone)

Tecnologo, CREA Centro Difesa e Certificazione
Sono state svolte le funzioni correlate al Programma di Monitoraggio denominato PESTFUND.
Contatti con i Servizi Fitosanitari Regionali
#lafrase Se torturi i dati abbastanza a lungo, confesseranno (Ronald H. Coase)

Collaboratore tecnico, CREA Centro Difesa e Certificazione
L’esperienza nella gestione dei processi e nella gestione dei dati è la caratteristica principale della mia conoscenza
#lafrase Nihil difficile volenti

Collaboratore tecnico, CREA Centro Difesa e Certificazione
Appassionato dell’informatica come strumento utile a supporto dell’attività lavorativa, ha trasformato la sua passione nel suo lavoro.
#lafrase Chi non progetta la sicurezza, programma il fallimento (Kevin Mitnick)

Ricercatore, CREA Centro Difesa e Certificazione
Entomologo

Dirigente di ricerca, CREA Centro Difesa e Certificazione
Agronomo laureato presso l’Università di Perugia. Specializzato in Virologia vegetale, attualmente coordinatore dei programmi fitosanitari nazionali per la sorveglianza degli organismi nocivi delle piante, ai sensi delle normative europee.
#lafrase Sii meno curioso della gente, e più curioso delle idee (Marie Curie)