Eccellenze Rurali racconta le esperienze di buon utilizzo dei fondi comunitari a sostegno dello sviluppo rurale, racconta, cioè, le storie di quell’agricoltura che cambia e si (r)innova, con l’intento di promuovere esempi positivi e una diversa cultura del fare impresa in campo. Il tutto all’interno di uno scenario quotidiano e reale fatto di aziende agricole, di scelte imprenditoriali coraggiose in cui l’attività economica e produttiva si intreccia con la vita sociale e il contesto territoriale.
Il progetto Eccellenze Rurali nasce nel 2008 nell’ambito del Programma di Rete Rurale Nazionale 2007-2013, che accompagna e integra le attività legate allo sviluppo delle aree rurali nei periodi programmazione della Politica Agricola Comunitaria (PAC) e mira a creare e a rafforzare la rete di soggetti coinvolti, tra cui i beneficiari del sostegno offerto dal FEASR. Il Centro CREA Politiche e Bioeconomia è titolare, insieme ad altri enti attuatori, di questo programma.
Con l’obiettivo di dimostrare come i finanziamenti pubblici in agricoltura possano essere una leva di sviluppo per molti imprenditori, il progetto diffonde informazioni sul sostegno offerto dalla PAC all’agricoltura italiana, alle sue eccellenze e al territorio. In particolare, propone il racconto di esperienze di imprese o di progetti, di storie e scelte di vita di beneficiari che, grazie ai finanziamenti pubblici, hanno realizzato le loro idee, dando luce a nuove iniziative o apportando miglioramenti alle loro attività e/o ai territori.
Tuttavia, l’intento del progetto è plurimo: oltre alla divulgazione delle esperienze positive realizzate grazie all’utilizzo di fondi pubblici, tra cui quello della PAC, Eccellenze rurali intende promuovere la trasferibilità delle stesse, allo scopo di stimolare la cooperazione tra imprese e soggetti territoriali e non agricoli.
L’analisi delle esperienze, presentate nella forma di casi studio, mostra l’entusiasmo dei beneficiari (imprenditori agricoli e no), che hanno fruito delle occasioni offerte dalla politica ed evidenzia che, laddove il processo di programmazione delle azioni e di ascolto dei bisogni del territorio funziona bene, il cofinanziamento della Politica di sviluppo rurale (PSR) rappresenta un’importante leva di sviluppo per le aziende e i territori.
Alle radici del progetto c’è anche la necessità di contrastare la narrazione negativa di un’agricoltura, spesso sotto i riflettori per l’emersione di truffe, contraffazioni, sfruttamento del lavoro. Eccellenze rurali studia e racconta l’Italia agricola e rurale dove imprenditori agricoli, enti locali, centri di ricerca, consorzi di bonifica, associazioni e GAL sono impegnati a garantire, grazie al sostegno della politica agricola, l’esistenza di un’agricoltura innovativa, sostenibile e inclusiva nei territori di loro riferimento.
Nei suoi 15 anni di attività il progetto ha permesso ai ricercatori del Centro di rilevare e portare all’attenzione una serie di cambiamenti nel settore agricolo che sfuggono alle statistiche, ma che permettono di comprendere come sta cambiando l’agricoltura italiana e la fisionomia del nuovo agricoltore.
Digitale e tecnologico, sostenibile nell’uso delle risorse naturali e degli input chimici, sempre più propenso a diversificare l’attività aziendale e a valorizzare il territorio in cui opera diffondendone la conoscenza. È il profilo dell’imprenditore agricolo che emerge dalla lettura delle esperienze approfondite.
Eccellenze rurali mette in luce la presenza di giovani, spesso provenienti da contesti e settori diversi da quello agricolo, che per scelta hanno deciso di investire in agricoltura, scommettendo su un’attività e uno stile di vita fino a pochi anni fa considerato non attrattivo. Sono giovani con un bagaglio di competenze e relazioni acquisite nel corso dei loro studi e di esperienze professionali pregresse, che contribuiscono allo sviluppo delle loro aziende o di progettualità che, in alcuni casi, li rendono leader nei territori o nei settori in cui operano, arricchendo la stessa agricoltura e lo stesso territorio.
Eccellenze rurali permette di mantenere un rapporto diretto e continuativo con le esperienze aziendali e con gli imprenditori, soprattutto con i più giovani che si prestano alle sperimentazioni, al confronto con il mondo della ricerca e sono sempre più sensibili alle istanze ambientali. Si tratta di imprenditori che utilizzano gli strumenti di una PAC che li indirizza sempre più verso contenuti che contemplano sostenibilità, biodiversità, attenzione alla salute dei consumatori, etica e qualità del lavoro.
Questo è dunque il senso di eccellenze rurali: raccontare esperienze, passioni, idee imprenditoriali e visioni di sviluppo e la maniera in cui sono state sostenute, stimolate e incentivate dalle azioni di politica di sviluppo rurale.
Ad oggi sono 183 le Eccellenze rurali raccolte e documentate.
Le esperienze di buon utilizzo dei fondi comunitari a sostegno dello sviluppo rurale sono documentate con video, testi di approfondimento e immagini su www.reterurale.it/eccellenze
I suoi principali campi di approfondimento riguardano le analisi delle dinamiche economiche e sociali e l’impatto delle politiche di sviluppo sul territorio. Analizza gli aspetti socioeconomici e territoriali legati all’agricoltura, le relazioni tra agro-biodiversità e cultura locale, i percorsi di sviluppo e valorizzazione di microfiliere e di produzioni tradizionali, le dinamiche di cambiamento dei paradigmi dei sistemi agricoli, i fabbisogni di intervento e l’intervento delle politiche.
#lafrase Prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore (Italo Calvino, Lezioni americane, 1988)
Imprenditoria giovanile e femminile, multifunzionalità e diversificazione delle aziende agricole, turismo rurale.