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giovedì, 21 Novembre 2024

PAC per le imprese/3: tutte le opportunità in un click

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Quali opportunità la politica agricola mette a disposizione per un settore sempre più pronto alle sfide ambientali, sociali ed economiche? E quali i sostegni previsti per un sistema agro-alimentare e forestale sempre più competitivo e sostenibile? E quali misure vengono adottate per la ricerca e l’innovazione e per un lavoro agricolo e forestale di qualità e sicuro? Scopriamo insieme ad Alessandro Monteleone e Giampiero Mazzocchi, CREA Politiche e Bioeconomia, l’ampio “menu” di possibilità dal quale ciascun agricoltore può attingere per comporre il proprio “piatto” di strumenti di politica agricola a supporto della sua impresa. 

Gli strumenti ci sono, basta cercarli! 

Uno dei fattori di malcontento che circonda il mondo delle politiche agricole europee è l’apparente mancanza di strumenti di sostegno alla competitività e alla transizione ecologica del settore. Non è un caso che le recenti proteste “dei trattori”, dilagate per qualche settimana anche in Italia, abbiano messo in evidenza uno scarto profondo fra le richieste sollevate da una parte del mondo agricolo – legittimamente frustrata per una serie di motivazioni economiche congiunturali e ambientali, che vanno evidentemente al di là delle “colpe” delle politiche agricole europee – e l’effettiva disponibilità di strumenti a supporto del reddito e della cosiddetta transizione ecologica dell’agricoltura. Se, infatti, la complessità amministrativa rimane uno dei maggiori problemi per l’accesso agli strumenti di politica agricola per gli agricoltori, è anche vero che, dal punto di vista di chi è al centro dei processi di costruzione delle stesse politiche, le opportunità per le imprese agricole esistono, sono molteplici e riescono a intercettare molti dei problemi sollevati, se solamente fossero conosciute con maggiore capillarità e profondità. 

Il PSP tra complessità e trasparenza 

In questo contesto, il Piano Strategico italiano della PAC (PSP) è lo strumento programmatorio che riunisce risorse degli aiuti diretti, degli interventi settoriali e di quelli per lo sviluppo rurale (finanziati dai fondi FEAGA i primi due e FEASR il terzo, rispettivamente). Il PSP prevede nel complesso 173 interventi e risorse finanziarie per quasi 37 miliardi di euro complessivi per il periodo 2023-2027, con i quali affrontare le esigenze espresse dal territorio, puntando al potenziamento della competitività del sistema agro-alimentare e forestale in ottica sostenibile, al rafforzamento della resilienza e vitalità dei territori rurali, alla promozione del lavoro agricolo e forestale di qualità e alla sicurezza sui posti di lavoro, al sostegno alla capacità di attivare scambi di conoscenza, ricerca e innovazioni e all’ottimizzazione del sistema di governance. 

La conoscenza e la diffusione degli strumenti della Politica Agricola Comune (PAC) sono, in questo contesto, tra gli obiettivi principali della Rete Rurale Nazionale (RRN). Durante la fase di costruzione del Piano Strategico italiano della PAC 2023-2027 (PSP), la RRN ha cercato di garantire la massima trasparenza del processo, appoggiandosi a strumenti appositamente progettati. A questo si è aggiunto un continuo aggiornamento e messa a disposizione della documentazione di volta in volta prodotta dalla Rete Rurale Nazionale e dal MASAF, così come delle osservazioni ricevute dai partner e dalla Commissione Europea nella fase di revisione delle prime bozze del Piano. Nonostante le difficoltà insite in un percorso che deve necessariamente bilanciare i fabbisogni e le priorità espressi da territori, filiere e operatori diversi, questi strumenti hanno permesso di rendere il processo aperto e il più possibile partecipativo, nei limiti di una PAC e di un contesto geo-politico, che impongono obiettivi strategici non sempre o non necessariamente in grado di soddisfare le posizioni di tutte le parti. Ne è scaturito un PSP molto corposo e articolato, soprattutto a causa del numero di interventi attivabili e della necessaria integrazione di tutti gli elementi utili all’implementazione regionale/provinciale. 

Strumenti a sostegno delle imprese: dove cercarli 

Se consideriamo che il PSP si compone di più di 4.000 pagine, è evidente come tale complessità non sia certamente alla portata di tutte le imprese agricole potenzialmente interessate a utilizzare gli strumenti di sostegno previsti, soprattutto per quelle più piccole e meno strutturate, che costituiscono la vera ossatura del territorio agricolo italiano. Per agevolare la lettura del PSP, la RRN ha messo a disposizione una versione rieditata e riorganizzata per tipologie di intervento e sezioni del Piano1, sviluppando un sistema agile di navigazione del PSP, che permette di combinare le informazioni quantitative (risorse finanziarie, collegamento con gli Indicatori di Risultato e con gli Obiettivi Specifici e altro) per ottenere indicazioni utili a diverse tipologie di utenti, così come informazioni testuali sintetiche e immediate sulle opportunità fornite dal PSP.  

Sempre con questo spirito è stato sviluppato PSP Explorer, un set di strumenti online per navigare all’interno degli interventi del PSP. Esso si compone di due tool complementari: il primo2 permette di navigare, le informazioni finanziarie del PSP, riorganizzate per fondo, tipologie di interventi, interventi, indicatori di risultato, Obiettivi Specifici, e di ottenere diversi tipi di visualizzazioni per grafici e mappe. Il secondo3 permette invece di estrapolare le sintesi delle schede relative agli interventi di sviluppo rurale, grazie ad un sistema di interrogazione che permette all’utente di individuare le informazioni in maniera puntuale sulla base del fabbisogno informativo. 

Oltre al PSP Explorer, un altro strumento sicuramente utile per le imprese agricole è AgroSemplice4, il servizio della RRN che supporta le imprese agricole e agroalimentari nella ricerca delle agevolazioni più idonee a sostenere i loro progetti di sviluppo. Il servizio accompagna gli utenti, anche i meno esperti, nella ricerca e nella prima valutazione dello strumento agevolativo più adatto ai propri fabbisogni, offrendo un’informativa sulle agevolazioni previste dalla PAC, dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e da altri strumenti agevolativi ad applicazione nazionale e regionale, come il PNRR, le agevolazioni ISMEA, Invitalia, MIMIT e del sistema camerale. Inoltre, AgroSemplice effettua una ricognizione costante sui bandi pubblicati con riferimento alle agevolazioni mappate. La sezione del portale “Bandi e regimi attivi” contiene, infatti, una lista dei bandi relativi alle varie agevolazioni, che sono “aperti” al momento della ricerca. Registrandosi al portale è anche possibile selezionare le agevolazioni di interesse rispetto alle quali essere tempestivamente informati, via e-mail, in caso di uscita di un bando. 

Un altro “contenitore” di informazioni è il PSRHub5, che ospita periodicamente approfondimenti, analisi e sintesi destinati al settore produttivo agricolo. Sono ben sei i prodotti editoriali del PSRHub dedicati alle opportunità di finanziamento per le imprese agricole nel PSP 2023-2027, costruiti con l’obiettivo di massimizzare la capacità divulgativa sulle opportunità messe a disposizione del sistema produttivo. Fra questi si ricorda il documento “Il Piano Strategico della PAC (PSP) 2023-2027 per l’Italia”, una sintesi accessibile e facilmente fruibile, che permette di navigare attraverso i diversi strumenti a disposizione per le imprese agricole, espresso anche attraverso infografiche, tabelle e mappe. I successivi documenti si rivolgono ad approfondimenti su sezioni specifiche del PSP, come il benessere animale, gli eco-schemi (insieme di pratiche per la transizione ecologica del settore), gli interventi settoriali e di filiera, il sistema della consulenza e della conoscenza nel settore agricolo (AKIS – Agricultural Knowledge and Information System). 

Altra interessante iniziativa di conoscenza delle possibilità per le imprese agricole contenute nel PSP è la serie di podcast dedicati, ovvero delle puntate brevi di circa 20-25 minuti ciascuna, nelle quali vengono affrontati in maniera semplice, diretta e divulgativa i principali “blocchi” del Piano: dall’architettura verde, ovvero il gruppo di interventi che cercano di rendere la PAC una politica sempre più allineata agli obiettivi climatici e ambientali dell’Unione Europea, fino agli strumenti finanziari e accesso al credito, passando per gli strumenti per la cooperazione e progettazione integrata nelle filiere e il supporto per le aree rurali svantaggiate o con vincoli naturali. Le puntate del podcast sono ascoltabili sulle piattaforme Spreaker, Amazon Music e Google Podcast6

Si ricorda, infine, il costante e approfondito lavoro redazionale che dal 2011 porta avanti RRN Magazine, la rivista della Rete Rurale Nazionale. Obiettivo di RRN Magazine è quello di fornire approfondimenti tematici, favorire la conoscenza e agevolare il trasferimento di esperienze e innovazioni, anche allargando lo sguardo a quello che accade in contesti internazionali. Rappresenta uno spazio di confronto e riflessione, di approfondimento scientifico e di opinione sui temi di maggior rilievo del settore, sulle sue criticità e sulle sfide per il futuro. Il target al quale RRN Magazine si rivolge è diversificato. Il suo coinvolgimento riguarda il vasto pubblico di soggetti che operano o sono potenzialmente interessati all’azione della politica di sviluppo rurale, ma anche tutti quei soggetti che rappresentano da sempre un interlocutore per le istituzioni e per le attività della Rete Rurale (imprenditori, valutatori, consulenti, Istituzioni locali e territoriali, comunità scientifica e accademica, società civile, mondo associativo, Centri di ricerca, mondo produttivo ed economico, studenti). 

Conclusioni 

Questa breve rassegna di strumenti informativi a disposizione delle imprese per conoscere i contenuti e le opportunità del PSP mette in evidenza un aspetto forse poco considerato nei recenti dibattiti sulla PAC: le opportunità per migliorare il settore agricolo, per renderlo sempre più pronto alle sfide ambientali, sociali ed economiche, esistono e sono molteplici, prevedendo un ampio “menu” di possibilità dal quale ciascun agricoltore può attingere per comporre il proprio “piatto” di strumenti di politica agricola a sostegno della sua impresa. Se è certamente vero che la complessità burocratica e amministrativa a carico delle imprese è ancora ingente, è anche da riconoscere che la Commissione Europea, in collaborazione con gli Stati Membri, sta già lavorando affinché le prossime revisioni della PAC vadano incontro all’esigenza di maggiore chiarezza, flessibilità e semplicità, pur nel riconoscimento dei diversi modelli agricoli europei e della velocità e impatto dei sempre più frequenti shock ambientali, economici e geo-politici. 

Alessandro Monteleone
Dirigente di ricerca CREA Centro Politiche e Bioeconomia Consigliere di amministrazione

I suoi principali interessi di ricerca sono l’analisi e il supporto all’implementazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche agricole e di sviluppo rurale, nonché lo studio delle aree rurali. Per il CREA coordina le attività relative della Rete Rurale Nazionale, con l’ambizioso compito di mettere la ricerca a servizio della programmazione e attuazione della politica di sviluppo rurale e di valorizzare il naturale “incubatore” di innovazione rappresentato dalle aree rurali italiane

#lafrase In qualsiasi circostanza, battere un avversario è l’ultima delle mie preoccupazioni. Ciò che piuttosto mi interessa è se riesco o meno a raggiungere gli obiettivi che io stesso mi sono prefisso. In questo senso, correre su lunga distanza è uno sport perfettamente consono alla mia mentalità
(Haruki Murakami)

Giampiero Mazzocchi
CREA Centro Politiche e Bioeconomia

Mi occupo di politiche agroalimentari a livello europeo e nazionale, e di progettazione partecipata di politiche del cibo a scala locale

#lafraseMiscuit utile dulci” Frase di Orazio riportata all’interno dell’orto botanico di Palermo: richiama l’armonia della natura, che riesce a combinare con esattezza la bellezza e l’utilità. Mi piace citarla perché ci ricorda che, come esseri umani, possiamo contemplare la natura e coglierne alcuni elementi essenziali, per meglio indirizzare il nostro agire

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