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mercoledì, 1 Ottobre 2025

Piante come biofabbriche/5: canapa

Della stessa Rubrica

La Cannabis sativa L. è una delle piante più straordinarie del regno vegetale: una vera biofabbrica naturale capace di produrre oltre 150 fitocannabinoidi, insieme a terpeni e flavonoidi dalle importanti proprietà benefiche. Oltre alle fibre e ai semi ricchi di nutrienti, la canapa offre un patrimonio di molecole bioattive utili in ambito medico, cosmetico, nutraceutico e agricolo. Il CREA- Cerealicoltura e colture Industriali, da anni impegnato nella ricerca su questa pianta, studia i geni responsabili della sintesi di queste sostanze, aprendo la strada a nuove varietà con un elevato valore industriale e terapeutico. 

La Cannabis sativa L. è una delle specie più ricche in fitochimici della terra, una vera e propria biofabbrica naturale di molecole bioattive utili per la salute umana, l’agricoltura, e l’ambiente

Lo sapevi che… : 

L’idea di usare la canapa come “biofabbrica verde” è sostenuta anche dal fatto che questa pianta cresce rapidamente, migliora la struttura del suolo e assorbe grandi quantità di CO₂, rendendola un alleato prezioso contro il cambiamento climatico

Oltre a fibre resistenti e semi ricchi di proteine e acidi grassi essenziali, la canapa produce numerosi composti naturali cosiddetti “metaboliti secondari” – in particolare fitocannabinoidi, terpeni e flavonoidi – che svolgono funzioni fondamentali nella interazione ecologica fra la pianta stessa e l’ambiente che la circonda.  

Le molecole “speciali” della canapa: i fitocannabinoidi 

I fitocannabinoidi sono la principale classe di composti della canapa di interesse per applicazioni mediche e farmaceutiche. Sono prodotti e accumulati all’interno di strutture microscopiche e specializzate della pianta, i tricomi ghiandolari .

Figura 1. Particolare di una infiorescenza di canapa con le foglie rivestite di tricomi ghiandolari che conferiscono un aspetto biancastro, simile alla brina.  

Sono le molecole più abbondanti in canapa, e possono raggiungere fino al 25-30% del peso secco dell’infiorescenza, caratteristica unica di questa specie. Si conoscono ad oggi circa 150 diversi fitocannabinoidi, fra cui i più conosciuti e abbondanti sono quattro: l’acido tetraidrocannabinolico (THCA), acido cannabigerolico (CBGA), l’acido cannabidiolico (CBDA) e l’acido cannabicromenico (CBCA) . Queste molecole, in particolare il THC e il CBD, derivati rispettivamente dal THCA e dal CBDA, sono utilizzati in ambito farmaceutico per il trattamento del dolore cronico e per migliorare il benessere dei pazienti durante le terapie oncologiche. Il CBD trova applicazione anche in ambito cosmetico e veterinario grazie alle sue proprietà antiinfiammatorie.  

Terpeni e flavonoidi 

I terpeni sono i costituenti principali dell’olio essenziale della canapa e ne definiscono l’aroma. Anche queste molecole sono prodotte e accumulate nei tricomi ghiandolari. In canapa se ne conoscono più di 100, ma sono soprattutto il b-cariofillene e il b -mircene a definirne l’inconfondibile odore. Queste molecole sono utilizzate per lo sviluppo di prodotti cosmetici o nutraceutici, singolarmente o miscelate fra di loro per esercitare in modo sinergico azioni benefiche sul nostro organismo. Infatti, ogni singolo composto ha differenti proprietà benefiche; il b-mircene per esempio è noto per il suo effetto rilassante e ansiolitico e può essere utilizzato per il miglioramento della qualità del sonno. 

I flavonoidi sono altri tipi di composti organici vegetali che comprendono i pigmenti vegetali più importanti per attirare gli impollinatori, assicurando il successo riproduttivo della specie.

Figura 2. Infiorescenza di canapa industriale di colore viola, per accumulo di antociani, una classe di flavonidi. 

In canapa sono stati ancora poco studiati, ma ad oggi sono stati identificati circa 150 diversi composti, noti per una vasta gamma di proprietà biologiche per la salute umana, e utili per lo sviluppo di prodotti cosmetici e nutraceutici. Fra questi la canapa è ricchissima in keracianina, una antocianina con proprietà antiossidanti e antitumorali di grande interesse per diverse applicazioni farmaceutiche e industriali  

Il ruolo della ricerca pubblica:  

Il CREA-Cerealicoltura e colture Industriali ha una lunga storia di ricerca sulle molecole bioattive della canapa e dei geni responsabili della loro sintesi, riconosciuta a livello internazionale. Nell’ambito di diversi progetti, le varietà industriali e mediche del CREA sono state caratterizzate per la loro capacità di produrre molecole bioattive e per identificare i geni responsabili del loro accumulo. Questi risultati aprono la strada allo sviluppo di nuove varietà selezionate per composizione in molecole bioattive, con caratteristiche interessanti per varie applicazioni industriali.  

Roberta Paris
Ricercatrice del CREA Centro Cerealicoltura e Colture Industriali

#lafrase Non disprezzate la sensibilità di nessuno. La sensibilità è il genio di ciascuno di noi (C. Baudelaire)

Laura Bassolino
Ricercatrice del CREA Centro Cerealicoltura e Colture Industriali

#lafrase Non saranno la luce e il chiarore del sole a farci uscire dalle tenebre, ma la conoscenza delle cose (Lucrezio, De Rerum natura) 

Anna Moschella  
Biologa, CTER, da oltre 30 anni nell’Ente

Ho contribuito alle molteplici attività che si sono susseguite in questi anni, maturando competenze di chimica analitica, biologia molecolare e colture in vitro. 

#lafrase “Se ti accorgi che non stai né acquisendo conoscenze né contribuendo alle attività, alzati e spostati in un luogo in cui puoi essere più utile.” (Legge dei due piedi Open Space Technology) 

Federica Nicoletti 
Collaboratore Tecnico VI livello del CREA Centro Cerealicoltura e Colture Industriali 

#lafrase qualunque decisione tu abbia preso per il tuo futuro, sei autorizzato, e direi incoraggiato, a sottoporla ad un continuo esame, pronto a cambiarla, se non risponde più ai tuoi desideri. (Rita Levi Montalcini) 

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