Boschi da difendere/5: Lotta Biologica alla Cocciniglia tartaruga  

Cosa si intende per lotta biologica classica? Come può essere applicata a Toumeyella parvicornis, la Cocciniglia tartaruga, che minaccia le foreste di pino a livello mondiale e nazionale? Scopriamo l’attività che il CREA Difesa e Certificazione sta implementando per contrastare la diffusione di questo insetto dannoso e per riequilibrare i sistemi agricoli e gli ecosistemi forestali, devastati dagli attacchi di questi organismi. 

Le problematiche causate dall’introduzione accidentale di organismi Alieni fitofagi, Insetti in primo luogo, nocivi alle piante, richiedono in vari casi il ricorso alla strategia di controllo che prende il nome di “Lotta Biologica Classica”, basata sull’individuazione di Antagonisti Naturali (Agenti di Controllo Biologico) nei territori di origine delle specie dannose e loro successiva introduzione per limitare i danni determinati alle colture e permettere un riequilibrio dei sistemi agricoli e degli ecosistemi forestali, devastati dagli attacchi di questi organismi indicati con il termine “Pest”, che fa immediatamente capire la loro pericolosità. 

L’Insetto di origini americane che attacca i Pini, Toumeyella parvicornis, nota con il nome comune di Cocciniglia tartaruga, rappresenta una minaccia crescente per le foreste di Pino a livello mondiale e infestazioni gravi di questa Cocciniglia invasiva sono presenti da tempo nelle Isole Caraibiche di Turks e Caicos (TCI) e recentemente anche in Europa (Italia, Francia e Albania). 

Nel breve periodo gli interventi endoterapici realizzati impiegando prodotti a base di Abamectina, principio attivo estratto da un batterio del terreno, hanno mostrato di permettere il temporaneo contenimento dei danni causati dalla Cocciniglia in aree urbane o periurbane, riducendone le popolazioni a livelli numerici sopportabili. L’endoterapia non è, però, utilizzabile in contesti forestali, nei quali agli impatti ambientali si sommerebbero costi insostenibili. 

La salvezza del Pino domestico – sia nelle aree urbane e nei contesti di particolare valore paesaggistico e naturale sia nelle formazioni boscate formate da questa conifera lungo le coste italiane – non potrà infatti prescindere da interventi di riequilibrio degli ecosistemi alterati dalla Cocciniglia tartaruga, la cui diffusione epidemica è stata resa possibile soprattutto dalla mancanza di efficaci antagonisti naturali indigeni in grado di attaccare questo nuovo aggressore e controllarne le popolazioni. 

Il CREA Difesa e Certificazione, in qualità di Istituto Nazionale di Riferimento per la Protezione delle Piante (INRPP), ha avviato dal 2023 un impegnativo progetto internazionale di studi, che ha portato i ricercatori italiani nel continente americano a ricercare, nell’areale originario e naturale e in ambienti di ulteriore diffusione dell’Insetto dannoso, i suoi predatori e parassitoidi più efficaci nel controllo naturale. 

Al riguardo indagini entomologiche condotte nelle Isole Turks e Caicos, hanno permesso l’individuazione di un Insetto utile predatore, il Coleottero Coccinellide Thalassa montezumae attivo come agente di controllo biologico. Considerati i promettenti risultati ottenuti sia dagli studi sul campo sia dai test di predazione in ambiente confinato nei territori di origine, il predatore è stato importato in condizioni di sicurezza in Italia, dove è stata condotta una attenta valutazione del suo potenziale di biocontrollo del Pest e dell’impatto su altri organismi presenti negli ambienti di pineta. 

Le attività del CREA, finanziate dal MASAF, sono finalizzate su mandato del Comitato Fitosanitario Nazionale e in collaborazione con i Servizi Fitosanitari Regionali, ad avviare nel 2025 nelle aree più colpite dall’Insetto delle Regioni Lazio, Campania e Toscana, previa approvazione del MASE, un Programma Nazionale di “Lotta Biologica” alla Cocciniglia tartaruga del Pino. 

Il Progetto di controllo prevede già dall’anno in corso l’allevamento e la produzione di nuclei dell’Agente di Controllo Biologico e la loro liberazione nelle Pinete colpite, seguito da complesse attività di monitoraggio degli effetti sulla Cocciniglia per valutarne l’azione di contrasto della Cocciniglia, con l’auspicio di ottenerne uno stabile insediamento nelle Pinete italiane e una progressiva diffusione naturale a partire dalle stazioni di prima introduzione. 

Laureata in Scienze Naturali con un Dottorato in Biologia Evoluzionistica ed Ecologia. Lavora al CREA dal 2019 e si occupa di controllo biologico con particolare riferimento allo studio di antagonisti naturali di specie dannose in ambiente agroforestale.

Entomologo, ricercatore in difesa fitosanitaria delle piante.

Zoologo, esperto in specie aliene invasive e controllo biologico.

#lafrase Eureka, Ho trovato! (Archimede) 

Entomologo, ricercatore in difesa fitosanitaria delle piante