La diffusione dei coleotteri Xileborini, causata dall’introduzione accidentale per via commerciale, può avere effetti devastanti sulle colture, aggravata dalla simbiosi con funghi patogeni. I ricercatori illustrano i casi di rinvenimento più recenti e suggeriscono le strategie fitosanitarie di controllo più efficaci, anche in via preventiva, vigilando sui flussi commerciali di piante legnose provenienti da Paesi a forte rischio, al fine di limitare al massimo le possibilità di importazione di specie dannose nel territorio europeo.
I Coleotteri Xileborini sono piccoli insetti che si nutrono di legno e rappresentano un numeroso gruppo di specie diffuse in tutte le foreste del mondo, con una biodiversità più elevata nelle regioni tropicali e subtropicali.
Rivestono una grande importanza, ecologica e fitosanitaria, in quanto le loro infestazioni, soprattutto nelle aree di nuova introduzione, possono avere effetti distruttivi.
Uno degli aspetti di maggior interesse della loro bioecologia sia sul piano evolutivo che fitosanitario è rappresentato dall’associazione con funghi che, con questi insetti, instaurano forti legami definiti simbiosi con reciproci vantaggi. Alcuni di questi funghi sono noti per manifestare una più o meno forte patogenicità nei confronti delle piante ospiti degli insetti con cui si rinvengono.
La bioecologia di questi coleotteri e, in particolare, la loro strategia riproduttiva caratterizzata da consanguineità estrema, la cosiddetta “poliginia consanguinea”, li rende molto adatti alla colonizzazione di nuovi territori, anche nel caso vengano importati pochi esemplari o, perfino, una sola femmina vergine. In quest’ultimo caso, infatti, la femmina può generare solo maschi che, completato lo sviluppo, si accoppieranno con la madre e potranno dare avvio alla colonizzazione di nuovi territori. Questa particolare modalità riproduttiva fa sì che questi coleotteri rappresentino una delle principali minacce fitosanitarie a livello mondiale.
Ad esempio Euwallacea fornicatus e Xyleborus glabratus, originari dell’estremo Oriente, stanno minacciando gravemente la produzione dell’avocado in Florida e in Israele; altre specie quali Xylosandrus crassiusculus, X. compactus e X. germanus, anch’esse originarie del Sud-Est asiatico, stanno divenendo le specie numericamente dominanti rispetto a quelle della fauna autoctona in tutto il sud-est degli Stati Uniti e dell’Europa mediterranea, compresa l’Italia peninsulare e isole maggiori.
Altra caratteristica che rende gli Xyleborini insetti ad elevato rischio di insediamento in nuovi territori è la larga polifagia di molte specie e la conseguente elevata probabilità di incontrare piante idonee al loro sviluppo e a diffondere eventuali patogeni associati su piante suscettibili.
Le cause più frequenti di importazione accidentale di scolitidi della tribù Xyleborini, spesso insieme ad altri coleotteri xilofagi appartenenti allo stesso e ad altri gruppi, derivano dall’importazione di legname grezzo o piante per uso ornamentale infestati. Sono infatti frequenti anche nel nostro Paese nei punti d’ingresso frontalieri (porti, aeroporti, dogane ecc.) le intercettazioni di questi coleotteri in materiali legnosi.
Nel 2020 Euwallacea fornicatus è stata segnalata e successivamente eradicata nella serra dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano (BZ) come in altre serre con piante tropicali in Germania e Polonia, in conseguenza del commercio di piante legnose ornamentali.
Recentemente, nel 2024 è stato segnalato il ritrovamento, per la prima volta nel territorio UE, di Euwallacea similis, specie da quarantena rinvenuta in provincia di Parma su una pianta di Ficus macrophylla di grandi dimensioni, importata per fini ornamentali. Dopo i rilievi del CREA, la pianta è stata prontamente abbattuta e distrutta dal Servizio Fitosanitario.
Non è facile prevedere quali potranno essere le conseguenze determinate dall’introduzione di queste specie, perché spesso perfino specie poco aggressive negli ambienti di origine, possono diventare estremamente dannose nelle aree di nuova introduzione, anche a causa dei funghi che veicolano, come già osservato per Euwallacea fornicatus e Xyleborus glabratus.
È, pertanto, di vitale importanza adottare le più efficaci e moderne strategie fitosanitarie di controllo nei riguardi di questi fitofagi ed in primis realizzare un efficace controllo preventivo dei flussi commerciali di piante legnose e legname grezzo provenienti da Paesi a forte rischio, al fine di limitare al massimo le possibilità di importazione di specie dannose nel territorio europeo e particolarmente in Italia, il cui territorio per la ricca biodiversità e la variabilità del clima presenta habitat favorevoli per specie originarie di ambienti tropicali.
Bibliografia
Pennacchio F., Santini L., Francardi V., 2012 – Bioecological notes on Xylosandrus compactus (Eichhoff) (Coleoptera Curculionidae Scolytinae), a species recently recorded into Italy. – REDIA, 95: 67-77.
Toccafondi P., Vitale S., Rizzo D., Luongo L., Binazzi F., Garaguso I., Benvenuti C., Mercuri I., Resta E., Pennacchio F. – First report in Europe of Euwallacea similis (Ferrari) (Coleoptera Curculionidae Scolytinae Xyleborini) REDIA, 108, 2025: 83-89 http://dx.doi.org/10.19263/REDIA-108.25.09

CREA Centro Foreste e Legno
Lavora attualmente presso il Centro di Ricerca per la Protezione e la Certificazione delle Piante (Italia) (CREA-DC), Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agricola in qualità di Primo Tecnologo part time. Svolge attività di ricerca in Entomologia in particolare su insetti forestali xilofagi di interesse fitosanitario.
#lafrase L’umorismo va distinto dall’ironia. Quando si fa dell’ironia si ride degli altri. Quando si fa dell’umorismo si ride con gli altri
(Carlo M. Cipolla)

Tecnologo CREA Centro Foreste e Legno
Laureato in Scienze Naturali con Master in Biologia e Controllo dei Vettori e Dottorato internazionale in Scienze degli insetti e Biotecnologie. Si occupa di difesa, tassonomia ed ecologia di organismi nocivi in ambiente forestale.

CREA Centro Foreste e Legno

Direttore CREA Centro Difesa e Certificazione
Entomologo, ricercatore in difesa fitosanitaria delle piante.