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domenica, 1 Giugno 2025

Boschi da difendere/4 : il Nematode del pino 

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Organismo dannoso per il pino, il Bursaphelenchus xylophilus è un nematode molto pericoloso, molto diffuso in Asia, Stati Uniti, Canada, Messico ed Europa, ma non ancora individuato in Italia.  Il monitoraggio costante su tutto il territorio italiano è fondamentale per individuarne l’eventuale presenza in bosco e sui materiali legnosi d’importazione. Scopriamo cosa sta facendo il CREA Difesa e Certificazione. 

Bursaphelenchus xylophilus, noto come agente del deperimento rapido dei pini, è originario del Nord America. È stato introdotto all’inizio del XX secolo nell’isola di Kyushu, in Giappone, tramite l’importazione di legname infestato, da dove si è successivamente diffuso in altri Paesi asiatici. Attualmente è presente in Asia, negli Stati Uniti, in Canada e in Messico. In Europa è stato segnalato per la prima volta nel 1999, con la sua comparsa in Portogallo; alla fine del 2008 è stato rilevato anche in Spagna e, l’anno successivo, nell’isola di Madeira. Fortunatamente, ad oggi non sono stati rilevati focolai in Italia. 

A causa della sua pericolosità fitosanitaria, considerato anche l’ampio numero di conifere ospiti (può attaccare oltre 40 specie di Pinus oltre ad altre conifere eccetto Thuja spp.), B. xylophilus è stato incluso dall’ Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante (EPPO) nell’elenco degli organismi di quarantena e fa parte, inoltre, dell’elenco degli organismi nocivi prioritari (Regolamento delegato UE 2019/170).  

Portogallo. Pineta attaccata da Bursaphelenchus xylophilus

In natura B. xylophilus viene trasportato su nuovi ospiti vegetali attraverso insetti vettori del genere Monochamus. Occasionalmente, anche altri insetti Cerambicidi o altri Coleotteri possono trasportare larve del nematode, ma non ci sono prove che questi insetti abbiano un ruolo come vettori nella diffusione del nematode. 

Il trasporto passivo è noto per essere la principale via di dispersione su grandi distanze di molti nematodi fitoparassiti. Nel caso di questo Nematode e i suoi vettori, infatti, sono stati intercettati in diverse occasioni nel commercio internazionale di legname, di prodotti in legno e, in particolare, di imballaggi a base di conifere o cortecce per pacciamatura. Pertanto, il rischio di ulteriori diffusioni internazionali è elevato. 

E in Italia? 

L’Italia è considerata un Paese a elevato rischio di introduzione di Bursaphelenchus xylophilus, in quanto presenta diverse condizioni favorevoli alla sua rapida diffusione in caso di introduzione accidentale. Sebbene la superficie forestale nazionale sia costituita prevalentemente da formazioni pure di latifoglie e i boschi puri o misti di conifere rappresentino poco più del 10%, la presenza di specie ospiti potenziali del nematode, come Pinus pinaster, Pinus nigra e Pinus sylvestris, risulta comunque significativa (Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio, INFC 2015). Inoltre, i coleotteri cerambicidi del Monochamus galloprovincialis, considerati i principali vettori del nematode, sono ampiamente distribuiti in diverse regioni italiane caratterizzate da un clima favorevole allo sviluppo del patogeno. 

Prelievo di campioni di legno di Pino per il Monitoraggio del nematode del Pino

Per questi motivi è molto importante effettuare annualmente monitoraggi su tutto il territorio italiano, mirati ad accertarne l’eventuale presenza in bosco e sui materiali legnosi d’importazione. 

L’attività del CREA-Difesa e Certificazione 

In questo contesto, il CREA-DC è da anni impegnato in un’attenta attività di monitoraggio delle aree boscate e dei vivai, con l’obiettivo di individuare tempestivamente l’eventuale presenza di questo organismo nocivo. Un rilevamento precoce è, infatti, fondamentale per attivare misure di contenimento o, ove possibile, strategie di eradicazione nelle fasi iniziali dell’infestazione, aumentando così le probabilità di successo. 

Parallelamente, il CREA-DC, in qualità di Laboratorio Nazionale di Riferimento per l’area della Nematologia, svolge un ruolo centrale nel supportare la rete laboratoristica nazionale. Questo include la validazione di metodi diagnostici specifici per la specie in questione, nonché l’organizzazione di test di confronto interlaboratorio per valutare le capacità tecniche e la efficienza analitica dei laboratori ufficiali dei Servizi fitosanitari regionali. 

FOCUS: Cosa sono i Nematodi? 

I nematodi sono piccoli organismi vermiformi considerati tra gli animali più abbondanti sulla Terra. Si possono trovare in tutti gli ambienti terresti, principalmente nel suolo e nelle acque. I nematodi dannosi ai vegetali generalmente vivono nel terreno ed entrano nella pianta attraverso le radici, oppure si trovano all’interno della parte aerea delle piante e possono passare da una pianta malata a una sana trasportati da insetti vettori. 

Giulia Torrini
Tecnologa, CREA Centro Difesa e Certificazione, sede di Firenze

Responsabile del Laboratorio Nazionale di Riferimento per la Nematologia, lavora nel campo della diagnosi dei nematodi fitoparassiti e nel controllo degli insetti dannosi alle colture agrarie mediante l’utilizzo di nematodi entomopatogeni.

#lafrase Nematologa di professione e per passione

Leonardo Marianelli
Primo Ricercatore, CREA Centro Difesa e Certificazione

Entomologo 

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