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domenica, 1 Giugno 2025

Il Sistema Italia & i boschi/1 : MASAF 

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Le foreste coprono oltre un terzo del territorio italiano, rappresentano una risorsa cruciale per l’ambiente, l’economia e la coesione territoriale e – oltre a fornire benefici ecologici fondamentali come l’assorbimento di CO₂, la protezione del suolo e la conservazione della biodiversità – sono un volano per l’economia locale, grazie alla produzione di legno, ai prodotti del sottobosco e all’ecoturismo. 

Dalla Strategia Forestale Nazionale (SFN) agli strumenti innovativi – il SINFor, Sistema informativo nazionale delle foreste e delle filiere forestali, e la Carta Forestale Italiana in primis – l’impegno del MASAF per rilanciare e valorizzare il settore rappresenta un cambio di passo importante: da spazio dimenticato a motore di sviluppo sostenibile al centro delle politiche ambientali, economiche e territoriali del Paese nonchè pilastro della transizione ecologica, in grado di favorire la creazione di valore economico e occupazione e di tutelare il patrimonio naturale, contribuendo concretamente alla lotta contro il cambiamento climatico. 

Ne parliamo con Emilio Gatto, Direttore Direzione Generale Foreste ed Economia Montana del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF). 

Perché le foreste sono affidate al Masaf e cosa fa il Ministero per le foreste italiane? 

Le foreste rappresentano non solo una componente molto importante del capitale naturale del nostro Paese da custodire e tutelare, ma anche un bene patrimoniale di interesse pubblico, che deve essere gestito e valorizzato per garantire la fornitura di tutte quelle esternalità di carattere materiale e immateriale – oggi più note come servizi ecosistemici – di fondamentale rilevanza per la società. 

Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste svolge un ruolo di indirizzo politico e operativo per le amministrazioni regionali e provinciali, che hanno le competenze territoriali in materia, e i ministeri competenti nella tutela ambientale e paesaggistica. Con un’azione partecipata e condivisa promuove e sostiene la gestione sostenibile del patrimonio forestale di proprietà pubblica e privata, nonché lo sviluppo delle filiere produttive, ambientali e socioeconomiche che dal bosco possono nascere, generando imprenditoria e occupazione, in particolare per le aree rurali e interne del Paese. 

La sua azione si concretizza, in primo luogo, nel continuo confronto con l’UE per la definizione degli indirizzi e degli impegni in materia di foreste e filiere forestali e, in secondo luogo, con una costante azione di coordinamento delle politiche di interesse forestale, attraverso l’attiva collaborazione con le istituzioni nazionali e territoriali competenti in materia, per definire programmi e interventi volti alla salvaguardia e alla valorizzazione del settore.  

Che patrimonio forestale gestisce il Masaf e quali sono i punti forti e le priorità della sua politica? 

In realtà il Masaf non ha un proprio patrimonio forestale da gestire. Nella sua azione politica e strategica fornisce piuttosto gli indirizzi di gestione e valorizzazione per tutto il patrimonio forestale nazionale, sia esso di proprietà privata o pubblica, del demanio dello stato e delle regioni, perseguendo l’obiettivo di valorizzare il ruolo della selvicoltura. 

Ci può parlare di un progetto o di una iniziativa su cui sta lavorando e a cui tiene particolarmente? 

I progetti condotti dal Ministero sono numerosi. Uno dei più importanti è quello relativo al Sistema informativo nazionale delle foreste e delle filiere forestali (SINFor), portato avanti proprio in collaborazione con il CREA. 

SINFor è uno “strumento” innovativo, nato nel 2023, che vede il coinvolgimento di numerosi soggetti pubblici e privati (ISTAT, ISPRA, Regioni e Provincie autonome, università, rappresentanti di settore, associazioni di categorie, ecc.).  

Si compone di una banca dati di oltre 140 indicatori aggiornata annualmente nonché della prima Carta Forestale d’Italia. Il suo scopo è quello di colmare un enorme vuoto conoscitivo su tutta la superficie nazionale coperta attualmente da boschi (pari a ben il 37%) e sulle oltre le 7.000 imprese e i 4.000 mila addetti che lavorano e vivono del bosco e del legno. È uno strumento nato per arricchire e stabilizzare un patrimonio di conoscenze quantitative e qualitative fondamentale per tutto il settore, anche in relazione ai profondi cambiamenti climatici e socioeconomici che stiamo attualmente sperimentando. 

I dati e le informazioni che si raccolgono grazie al SINFor sono di importanza capitale e consentono di disporre, a livello nazionale e regionale, di tutte quelle informazioni sulla cui base soltanto è possibile costruire efficaci strategie di intervento settoriale.

Micaela Conterio
Ufficio stampa CREA

Giornalista pubblicista dalla comprovata professionalità sia come addetto stampa, con particolare riguardo ai social media (relations, strategy, event e content) e al web, sia come redattrice di articoli presso diverse redazioni di testate giornalistiche nazionali. Fotografa e scrittrice per passione.

#lafrase Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi (Marcel Proust)

Emilio Gatto
Direttore Direzione Generale Foreste ed Economia Montana MASAF 

Ha iniziato la sua carriera lavorativa presso l’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) dove ha svolto l’attività di ricercatore occupandosi di politica agricola comune, con particolare riferimento alla programmazione e alla valutazione delle politiche di sviluppo rurale. Da numerosi anni è dirigente del Masaf dove ha diretto differenti direzioni generali in tutti i Dipartimenti (Direzione generale della prevenzione e del contrasto alle frodi agroalimentari, DG ad interim della Pesca, DG della qualità agroalimentare e dell’ippica, DG dello sviluppo rurale).   

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