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venerdì, 31 Gennaio 2025

Il principe Ranuncolo/1: quando la ricerca crea il prodotto

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Un fiore semplice, che viene da lontano e che è sbocciato letteralmente, cambiando pelle, grazie alla passione e alla lungimiranza della famiglia Brea, una delle protagoniste della floricoltura sanremese.

L’autore & il CREA

Beatrice Anfossi, Communication & Marketing Specialist e giornalista pubblicista, unisce alla sua professionalità un’esperienza diretta nel campo della floricoltura e dell’ibridazione, grazie alla tradizione familiare. L’azienda della famiglia Brea, infatti, collabora da sempre con il Centro CREA di Sanremo, consolidando un legame storico con l’innovazione e la ricerca nel settore florovivaistico.

La denominazione scientifica, proposta dal biologo e scrittore svedese Carl von Linné nel 1753, indica una pianta erbacea rizomatosa appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, che comprende 59 generi e circa 2500 specie, diffusa nel bacino del Mediterraneo orientale, dalle isole greche al Turkestan. Introdotta nell’Europa occidentale dalla Turchia dal botanico Carolus Clusius all’inizio del XVI secolo, la specie si è poi diffusa in Sud Africa, nord America (California), Israele e Giappone.  

Plinio il Vecchio (Como, 23 d. C – Stabia, 79) ci informa che il nome generico Ranunculus deriva dal greco batrachion, poi latinizzato, e significa piccola rana, in quanto molte specie di questo genere prediligono le zone umide, ombrose e paludose, habitat naturale degli anfibi.

La carta di identità del ranuncolo 

Il ranuncolo (Ranunculus asiaticus L.) è un’apprezzata pianta ornamentale utilizzata per la vendita del fiore reciso e per la produzione di piante in vaso o da giardino. Negli ultimi anni, questa specie floricola ha assunto importanza nel mercato nazionale ed internazionale grazie all’aumento della disponibilità varietale, sia per le forme (dal fiore semplice a quello doppio) sia per i colori, sia per l’estensione del periodo di presenza sul mercato. È una specie ben adattata per la crescita nel clima mediterraneo. Secondo il suo ciclo biologico naturale, infatti, fiorisce nel periodo primaverile a seguito di uno sviluppo vegetativo che avviene nella stagione invernale. Gli organi di conservazione (rizomi) e diffusione (semi), formatisi in primavera, drenano le risorse nutritive della pianta che, con il sopraggiungere della stagione calda estiva, entra in dormienza, in uno stato di disidratazione molto spinto (meno del 15% di acqua).

Francobollo raffigurante Ranunculus asiaticus, emesso da Canada Post Corporation, l’amministrazione postale canadese. Fonte: Canada Post Corporation, 2023 https://www.canadapost-postescanada.ca/cpc/en/personal/collectibles/stamp-stories/2023-03-01-ranunculus

L’evoluzione del ranuncolo come lo conosciamo oggi si intreccia con la storia della famiglia Brea, una delle protagoniste della floricoltura sanremese. Tre generazioni di ibridatori hanno lavorato con dedizione e lungimiranza, concentrandosi prima sui garofani e poi sui ranuncoli, ottenuti grazie a un lungo e ostinato lavoro di ricerca e innovazione. 

Ranuncolo Centro Verde – Ranuncoli con caratteristico “cuore verde“ ottenuti in tonalità separate per riproduzione da seme. Colori: Arancio Giallo Rosa Bianco Rosso, Fonte: https://www.brea.it/ranuncolo/

Fu Ezio Brea, in particolare, ad avere l’intuizione che avrebbe cambiato il destino di questo fiore. Fin da bambino, frequentando l’azienda di Quinto Mansuino (uno dei padri della scuola degli ibridatori sanremesi, ndr), aveva avuto la fortuna di osservare da vicino una varietà straordinaria di fiori provenienti da tutto il mondo. Tra questi c’era anche il ranuncolo, che all’epoca si presentava in una forma “molto semplice, quasi approssimativa”.  

Il ranuncolo, nella sua versione californiana, era infatti originario della Turchia ed era stato rielaborato negli Stati Uniti. In parallelo, esisteva una versione olandese soprannominata Barbaroux, che veniva coltivata lungo la riviera di Ponente. Fu proprio Mansuino a suggerire a Ezio di lavorare sul Barbaroux come base per ottenere nuove forme doppie e più piene, dall’aspetto più elegante e adatto al mercato floricolo. Tuttavia, il Barbaroux presentava un problema significativo: una scarsa produzione di semi, che ne limitava la moltiplicazione. 

Linea Musica (Ranuncolo da seme) Bianco, Giallo, Arancio chiaro, Arancio scuro, Rosa Chiaro, Rosa scuro, Nero, Crema, Striato giallo, Striato rosa, Striato Bianco, Viola, Fuxia, Malva (MIlka) Fonte: https://www.brea.it/ranuncolo/

Con l’ostinazione e la passione tipiche di un vero innovatore, Ezio Brea si dedicò a superare questo ostacolo. Ibridando il ranuncolo californiano con il Barbaroux come “madre”, riuscì a creare forme più piene e simmetriche, gettando le basi per un miglioramento genetico senza precedenti.  

Passione, esperienza e tecnica: per innovare e migliorare 

Negli anni Ottanta, arrivarono i primi bulbi commercializzati e, poco dopo, l’intuizione che avrebbe rivoluzionato il settore: la moltiplicazione in vitro. Questa tecnica, annoverata tra le biotecnologie vegetali permette di moltiplicare asetticamente piante selezionate, mantenendone geneticamente le caratteristiche. Si producono così i cloni che danno garanzie di qualità, sanità e uniformità, che è il carattere che più viene richiesto nella floricoltura. La ricerca della micropropagazione del Ranuncolo è stata affrontata dagli istituti di ricerca liguri con l’appoggio della Regione Liguria che ha intravisto le potenzialità della specie. 

Foto: Linea ranuncoli Elegance® Fonte: https://www.bianchericreazioni.it/linea-elegance 

Il ranuncolo, da fiore semplice e poco conosciuto, divenne così un simbolo di eleganza e versatilità, apprezzato in tutto il mondo. Oggi, l’Azienda Brea, guidata dalle figlie di Ezio, Manuela e Marina, continua a essere un punto di riferimento nel settore insieme alla Biancheri Creazioni, la prima azienda di creazione di ranuncoli a proteggere con brevetti vegetali le proprie varietà. I bulbi di ranuncolo, esportati a livello globale, rappresentano, infatti, una vera eccellenza del Ponente Ligure e un esempio di come passione e ricerca possano trasformare un fiore in un’opera d’arte naturale.  

Festival di Sanremo 2018: il ranuncolo simbolo contro la violenza sulle donne 

All’apertura del Festival di Sanremo 2018, dal palco dell’Ariston parte l’impegno collettivo contro la violenza sulle donne, che assume l’effigie delicata di un ranuncolo bianco e rosa, associato dall’allora sindaco di Sanremo e floricoltore, Alberto Biancheri, all’hastag #IoSonoQui, in omaggio alla canzone omonima di Baglioni che prometteva «Non posso ucciderti mai più». Simbolo di una città, di un nuovo movimento e della lunga tradizione delle famiglie Brea e Biancheri, vocata a realizzare nuove varietà: la «rivoluzione del ranuncolo» fa della Riviera dei Fiori un punto di riferimento proiettato nel mondo. 

A cura di G. Crisponi   

Spilla-ranuncolo indossata da Michelle Hunziker all’apertura della 68esima edizione del Festival di Sanremo, condivisa sui social Fonte: Account instagram di Michelle Hunzinker https://www.instagram.com/p/Be04HiIjAJv/?utm_source=ig_embed

Beatrice Anfossi 
Giornalista pubblicista e consulente di comunicazione

Nipote di Ezio e figlia di Manuela Brea, la passione per i fiori le scorre nelle vene.

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